Basta, non studio più l’italiano!

Picture of LERNILANGO

LERNILANGO

La scorsa settimana due miei studenti mi hanno detto di voler mollare, di non voler più studiare l’italiano perché non vedevano dei risultati. In questo podcast cerco di spiegare perché non si riesce a migliorare raccontando la mia esperienza di studio della lingua inglese.

Lingua italiana insieme
Lingua italiana insieme
Basta, non studio più l'italiano!
Loading
/

Trascrizione

Trascrizione

Ciao, ciao, ciao caro studiante e cara studiante e bentornato e bentornata nel nostro appuntamento mensile con il podcast di LerniLango, un podcast creato per te, per supportarti nel tuo percorso di apprendimento della lingua italiana. Per sapere come utilizzare il podcast per studiare l’italiano e per sapere come inserire il podcast nel tuo programma di studio, ho creato un episodio del podcast intitolato Il podcast di LerniLango: come e perché utilizzarlo, all’interno di questo episodio troverai tutte le informazioni che ti servono per inserire appunto questo potentissimo strumento didattico, e cioè il podcast, all’interno del tuo programma di studio della lingua italiana.

Detto questo, data questa piccola informazione di servizio passiamo subito a vedere di cosa parlerà l’episodio del podcast di questo mese.

Iniziamo dicendo che il podcast di questo mese appartiene alla categoria imparare ad imparare e cioè la categoria del podcast di LerniLango dedicata alle strategie di apprendimento linguistico, sì perché imparare una lingua significa anche riflettere sul metodo di studio, sulle strategie di apprendimento. Appartiene sì a questa categoria l’episodio del podcast di questo mese, ma è il primo di una serie, di una rubrica che ho deciso di intitolare diario di un’insegnante perché in questa, negli episodi di questa rubrica voglio condividere con te alcune riflessioni che faccio durante le mie lezioni di italiano con i miei studenti e le mie studentesse, quindi riflessioni proprio basate sul metodo di studio, su altri argomenti, ma riflessioni che nascono proprio dalle mie lezioni, dalla classe, classe virtuale ovviamente perché io insegno solo online, per adesso chissà se in futuro non avrò una bella classe reale, sì è uno dei miei sogni, ma comunque questi, questa nuova rubrica sarà proprio dedicata a queste mie riflessioni, riflessioni che faccio in classe mentre appunto seguo i miei studenti e vedo i loro problemi, le loro difficoltà, le loro debolezze, le loro paure eccetera eccetera. L’episodio del podcast di questo mese nasce da ciò che mi hanno detto due miei studenti la scorsa settimana, incredibile due di livello molto simile in realtà ma che studiano l’italiano per motivazioni diverse, ma entrambi hanno manifestato questa paura, questa stanchezza io direi, più che paura si trattava proprio di stanchezza, di frustrazione. La prima studentessa studia l’italiano ormai da tanto tempo, e lo studia principalmente per viaggiare, ama l’Italia e va spesso in Italia, il secondo studia l’italiano per lavoro perché appunto deve utilizzare l’italiano in questo suo nuovo progetto lavorativo. La prima studentessa ha già preso una certificazione linguistica, ha preso il cils B2, quindi un livello molto alto, il secondo no, non ancora ma sta studiando per raggiungere questo obiettivo. La prima studentessa recentemente è stata in Italia, è tornata, ci siamo rincontrate dopo tanto tempo e mi ha detto: “io voglio mollare tutto, voglio lasciare tutto, non voglio più studiare l’italiano perché mi sono stancata e mi sono stancata perché sono andata in Italia, sono stata a cena, a pranzo ora non mi ricordo di preciso, sono stata a cena con italiani madrelingua, seduti intorno ad un tavolo, io non ho capito niente, non solo non riuscivo a capire bene ma non riuscivo neanche a inserirmi all’interno della conversazione”.

Altro studente mi dice: “mi sono stancato, sembra che faccia solo passi indietro e non passi avanti, studio l’italiano da tanto tempo, mi impegno con costanza eccetera eccetera, ma comunque ancora non riesco ad arrivare dove vorrei essere, mi sento bloccato eccetera eccetera, voglio mollare tutto”.

Bene, alla base di queste due esperienze c’è la stessa frustrazione e lo stesso desiderio di mollare, di abbandonare tutto proprio per questa grande frustrazione di non riuscire ancora dopo tanto tempo ad essere dove vorrebbero con la produzione principalmente. Sono entrambi studenti molto bravi e entrambi hanno una competenza altissima della loro lingua madre, questo ovviamente non aiuta perché quando nella tua lingua madre hai una competenza molto alta passare ad una lingua straniera diventa frustrante perché tu sei consapevole di quello che sei capace di fare nella tua lingua madre, dell’alto livello linguistico che hai e vorresti nella lingua straniera avere la stessa padronanza linguistica, ma non ci riesci perché ovviamente non è un processo automatico, e quindi diventa molto più frustrante, quando ripeto sei consapevole del livello linguistico che potresti raggiungere perché ce l’hai già nella tua lingua madre, quindi passare ad una lingua straniera e sentirti come un bambino, perché questa è una cosa che mi viene ripetuta spesso, mi sento un bambino, mi sento una bambina che non riesce a esprimere i suoi pensieri, che non riesce a parlare come vorrebbe perché gli mancano appunto gli strumenti, quindi questo passaggio per chi ripeto ha una competenza altissima nella sua lingua madre è molto frustrante.

Ma procediamo in ordine, abbiamo raccontato l’esperienza di questi due studenti, ho raccontato l’esperienza di questi due studenti e io voglio arrivare al commento di questa esperienza gradualmente, e arriverò al commento di questa esperienza partendo dal racconto di una piccola storia da cui poi ricaverò una piccola morale, proprio come le storie di Esopo bellissime, storie, favole per bambini dove appunto si racconta una storiella e alla fine di questa storiella c’è sempre la morale, la famosissima morale della favola, quindi io procederò nello stesso modo. Questa storia si intitola Simona e l’inglese, Simona sono io l’inglese è la lingua inglese, ma anche l’inglese inteso come uomo inglese e cioè il mio partner, il mio compagno Alex.

Iniziamo con il racconto di questa storia.

Signori e signore, io studio l’inglese esattamente da 24 anni, ho iniziato quando avevo sei anni, dunque in prima elementare, perché in Italia si incomincia a studiare l’inglese in prima elementare, e ho continuato ogni anno della mia carriera scolastica e non a studiare la lingua inglese.

Nel 2010 quindi all’età di 17 anni sono andata per la prima volta all’estero dopo aver preso una certificazione linguistica B1, quindi ho fatto l’esame per il B1 e l’ho passato a pieni voti, nel 2010, ripeto a 17 anni, sono andata in Inghilterra per la prima volta a Oxford. Arrivo in Inghilterra, entro in un negozio, compro una cosa, alla cassa la cassiera mi chiede “would you like a receipt?”, e io rimango in silenzio, grilli nella testa, cri cri cri, non riuscivo a capire che cosa volesse quella donna da me. Le ho chiesto di ripetere la seconda volta, e ho continuato a non capire, la terza, la quarta, la quinta, lei poi si è stancata e mi ha mostrato con le dita la ricevuta io lì allora ho capito che cosa volesse dire. Stessa situazione si è presentata in tutti gli altri casi in cui ho dovuto interagire per la prima volta con madrelingua, loro parlavano e io non riuscivo a capire niente, uno perché sicuramente l’accento dei materiali didattici che io avevo studiato a scuola o per il mio corso di inglese era molto diverso rispetto all’accento britannico, ma anche perché la lingua naturale, parlata dalle persone reali è completamente diversa, non completamente ma molto diversa da quella che si studia sui libri. Eppure avevo preso una certificazione linguistica B1, non semplice, e l’avevo passata con buoni voti. Quindi? Come commentiamo questa cosa? Aggiungiamo un altro pezzo a questa piccola storia prima di arrivare al commento.

Continuo con l’inglese, continuo a studiarlo alla scuola superiore, all’università, prendo una certificazione linguistica B2 all’università, inizio a guardare film in inglese con sottotitoli in italiano, iniziò ad ascoltare più musica in inglese, inizio a studiare anche un po’ di letteratura inglese all’università e quindi mi approccio per la prima volta ai testi scritti in lingua inglese.

Anno 2013, vado per la prima volta da sola in Inghilterra, vado a Londra da sola, parto per questo viaggio avventuroso per la prima volta, devo parlare con le persone, va meglio rispetto all’esperienza precedente? Un pochino meglio, non completamente meglio, ma almeno riesco a capire quello che mi dicono, riesco a rispondere ma a stenti, non proprio in modo fluente e naturale, parlare e comunicare con qualcuno no, ancora non ci riesco. Per le attività di tutti i giorni come ordinare da mangiare, pagare alla cassa, chiedere informazioni molto semplici, riesco rispetto alla volta precedente, ma ancora non molto a comunicare. Ritorno, faccio altri viaggi il mio inglese per la sopravvivenza c’è, funziona, è attivo, riesco ad utilizzarlo, riesco a capire, a farmi capire ma per funzioni molto semplici della lingua.

2014 parto per l’Interrail con un mio amico, quindi faccio un bellissimo giro dell’Europa, un mese a contatto con l’inglese, sopravvivenza certo, l’inglese migliora, certamente, quando andiamo negli ostelli e cerchiamo di comunicare con le altre persone che sono lì, eeeh, ci riusciamo tra traduttore sul cellulare e qualche parola di inglese mista, di italiano mista a spagnolo e altre lingue riusciamo a comunicare, ancora non perfettamente. Continuo a studiare l’inglese, all’università, continuo ad ascoltare film in lingua inglese, ad ascoltare le canzoni eccetera eccetera, la mia vita procede, non ci sono tantissime occasioni per parlare l’inglese.

Arriva il 2018, l’anno di svolta per quanto riguarda l’inglese, nel 2018 infatti incontro Alex il mio partner madrelingua inglese. All’inizio è veramente una tragedia tra me e Alex perché lui non parla benissimo l’italiano, io ormai studiavo l’inglese da tantissimo tempo ma ancora non riuscivo a comunicare come volevo; quindi, all’inizio della nostra relazione è stato molto difficile conoscerci e comunicare data questo, dato questo limite linguistico.

Però, però, però, qual era la differenza tra me e Alex: io avevo alle spalle tantissimi anni di studio quindi la lingua la conoscevo, lui aveva alle spalle pochissimi anni di studio della lingua italiana, anzi era addirittura pochissimi mesi di studio della lingua italiana. Ogni giorno, e davvero ogni giorno, io ho iniziato a ascoltare un madrelingua, ho iniziato a parlare con questo madrelingua, con l’obiettivo di comunicare e di farmi capire. Da quel momento, da quel 2018, il mio inglese è migliorato tantissimo, lo parlavo ogni giorno, lo ascoltavo ogni giorno, lo scrivevo ogni giorno nei messaggi, quando stavamo insieme guardavamo i film in inglese, ascoltavamo dei video in inglese, la mia vita era circondata, la mia vita quotidiana era circondata molto più di prima dalla lingua inglese, ma cosa importante io facevo un uso attivo quotidianamente della lingua inglese, non era soltanto passivo l’input inglese che ricevevo, ma avevo, ma facevo un uso attivo della lingua ogni giorno. Perché per me è stato più semplice migliorare l’inglese rispetto ad Alex? Perché io avevo alle spalle tanti anni di studio della lingua inglese, lui invece pochi mesi di studio.

E dunque, dunque, dunque qual è la morale di questa favola: sicuramente non è trovare un partner italiano, beh certo c’è chi può farlo ma per chi è già sposato, già in una relazione, questa non è l’opzione migliore cari e care. Certamente aiuta avere un partner della lingua che si sta imparando ma non è questa la soluzione, la morale della favola che voglio condividere con te, e che si collega direttamente alla storia che ho raccontato dei miei due studenti, è che: possiamo fare tutti gli sforzi del mondo per studiare una lingua, ma se questa lingua non è presente attivamente nella nostra quotidianità, se non la parliamo, se non la scriviamo, questa lingua faticherà tantissimo ad emergere, proprio come dentro di me l’inglese ha faticato ad emergere fino a quando non ho dovuto poi utilizzarlo ogni giorno, scritto e parlato. Guardare film in italiano, studiare la grammatica, fare gli esercizi, ascoltare la musica, ascoltare podcast eccetera eccetera, sono tutte attività utilissime ma fino a quando la lingua non diventerà attiva, fino a quando non inizierete a fare un uso attivo quotidianamente della lingua italiana, la lingua italiana faticherà ad emergere, perché c’è dentro di voi, ed infatti queste persone che si sentono frustrate ripetono spesso la frase “capisco tutto ma non riesco a parlare”, è molto comune sentire, ripeto tra queste persone che sentono questa frustrazione di parlare l’italiano, è molto comune sentire questa frase “capisco tutto ma non riesco a parlare”, capisci tutto certamente perché stai studiando e stai studiando bene la lingua italiana, ma rimane una competenza passiva. Se non la utilizzi tutti i giorni, se non la parli tutti i giorni questa lingua, anche solo per 20 minuti al giorno, questa lingua faticherà ad emergere.

Ora starete dicendo sicuramente “ma Simona, non tutti hanno la fortuna come te di avere un fidanzato inglese, quindi di avere una persona in casa madrelingua che parli la lingua straniera che si sta imparando”, certamente non tutti hanno ciò, non tutti hanno questa cosa però tutti potete accedere a dei servizi online gratuiti che vi danno la possibilità di trovare qualcuno con cui comunicare almeno tre volte a settimana, tutti i giorni non so se è possibile perché poi ci sono anche le, c’è anche la propria vita da mandare avanti, c’è il lavoro, c’è la famiglia, ci sono gli impegni eccetera eccetera, ma ci sono delle app gratuite come per esempio tandem che vi danno la possibilità di trovare un partner linguistico, trovate qualcuno che stia imparando per esempio la vostra lingua madre e fate uno scambio linguistico. Ho avuto delle studentesse che hanno fatto un miglioramento incredibile in italiano, ma queste ragazze parlavano l’italiano ogni giorno, entrambe poi sono venute in Italia a studiare quindi avevano anche una motivazione in più, però per arrivare al punto dove entrambe sono arrivate hanno avuto un incontro linguistico, hanno avuto uno scambio linguistico con un madrelingua italiano ogni giorno, per tanti mesi, ed effettivamente vedevi in loro un miglioramento incredibile nel corso del tempo, quindi è vero che la vita è difficile, è vero che abbiamo tanti impegni, è vero che ci sono altre incombenze nella vita di tutti i giorni e che non tutti abbiamo questa possibilità, però come dico sempre signori e signore, la lingua è un muscolo, se non lo alleniamo attivamente questo muscolo rimane sempre, eeeh, floscio e non si rafforza. Quindi, quindi, io ti ricordo come sempre che se vai sul sito lernilango.com puoi scaricare gratuitamente il mio metodo di studio, il metodo P.R.E.C.I.S.I.N.A., un metodo che ha proprio l’obiettivo di inserire nella tua quotidianità l’uso attivo della lingua italiana con delle piccole attività che ti porteranno via pochissimo tempo te lo posso garantire, ma caro studiante e cara studiante se non inizierai ad utilizzare di più la lingua difficilmente il tuo italiano migliorerà, devi usarla, parlare, scrivere, parlare, scrivere che appunto sono le cose più difficili, ci sono molti servizi gratuiti online per poterlo fare, fare degli scambi linguistici, ci sono tanti gruppi di persone che cercano un partner linguistico per uno scambio, e lo potete fare gratuitamente, ci sono tantissime altre attività che potete trovare nel mio metodo di studio, il metodo P.R.E.C.I.S.I.N.A., ma anche online.

Quindi parlare, scrivere, parlare, scrivere ogni giorno e soprattutto ci vuole costanza.

Mi avvio alle conclusioni e aggiungo un’altra cosa, aggiungo che adesso il mio inglese è molto migliorato capisco tutto, riesco a comunicare in qualsiasi situazione, ma io ancora sento una grande distanza tra il livello del mio inglese e il livello del mio italiano, il mio inglese rimane comunque adesso un inglese arrangiato, perché? Perché adesso non sto dedicando tempo allo studio, non sto studiando la grammatica, non sto studiando le strutture comunicative, non sto scrivendo in inglese ma mi limito a ascoltare e parlare, ascoltare e parlare, quindi posso comunicare in qualsiasi contesto sì, posso capire ormai qualsiasi cosa in qualsiasi, con qualsiasi accento sì, ma ancora il mio inglese non è al livello avanzato del mio italiano perché non sto dedicando tempo allo studio della grammatica, delle strutture linguistiche e comunicative.

Quindi, anche lì, vedi caro studiante e cara studiante? Serve tutto, non c’è un’attività che nello studio della lingua è inutile, non esiste, tutte le attività sono utili e interagiscono tra di loro, si danno forza a vicenda, l’ascolto fortifica la lettura che fortifica l’ascolto, la scrittura fortifica la comprensione che fortifica il parlato, il vocabolario fortifica la scrittura che fortifica il parlato, la grammatica eccetera eccetera, sono tutte connesse tra di loro, quindi a te mando questo messaggio, se ti senti frustrato o frustrata perché ancora non riesci a comunicare come vorresti e non riesci a capire come vorresti, soprattutto con i madrelingua, l’unica vera soluzione a ciò è la pratica costante della lingua italiana, e per pratica non intendo solo la pratica passiva ma intendo principalmente la pratica attiva, parla, scrivi in italiano, incontra madrelingua, parla con loro e soprattutto scegli madrelingua che vengono da parti diverse dell’Italia perché ciò che devi fare è abituarti a tutti gli accenti che ci sono in Italia. Se riuscirai a fare ciò vedrai veramente dei grandi miglioramenti nella tua competenza linguistica.

Bene, bene io ho terminato, come sempre se vuoi condividere con me qualche pensiero scrivimi, lascia un commento, fai tutto ciò che vuoi, io sono sempre felice di leggerti e ascoltarti.

Ti auguro una buona giornata e noi ci sentiamo il prossimo mese con un nuovo episodio del podcast di LerniLango, ciao!

Condividi questo post

Esercizi

Testa il tuo livello di ascolto in italiano!  Ascolta l'episodio e rispondi alle domande (esercizio simile alla prova di ascolto CILS)
Sorry! This part of content is hidden behind this box because it requires a higher contribution level ($3) at Patreon. Why not take this chance to increase your contribution?
Scarica gli esercizi
Sorry! This part of content is hidden behind this box because it requires a higher contribution level ($3) at Patreon. Why not take this chance to increase your contribution?

Podcast

Puoi aumentare o diminuire la velocità dell’audio:

como diminuire la velocità

Puoi cliccare sulle parole (1) per aprire la loro definizione (2):

come consultare il vocabolario
chi siamo simona

STUDIA CON ME