Lingua italiana insieme
Cosa mi ha insegnato lo studio della lingua italiana
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Prima di essere un’insegnante di italiano sono stata anche io una studentessa di lingua italiana. Lo studio della mia madrelingua mi ha insegnato delle cose importantissime, cose che condividerò con te nell’episodio del podcast di questo mese per raccontarti, inoltre, il motivo per cui insegno.
Trascrizione
C’è una cosa un messaggio che non mi stancherò mai di ripetere, e cioè che io prima di diventare, prima di essere un’insegnante di lingua italiana sono stata una studentessa di lingua italiana, se non fossi stata una studentessa di lingua italiana molto probabilmente non sarei mai diventata un’insegnante di lingua italiana, perchĂ©, altra cosa che mi piace spesso ripetere, essere madrelingua non basta per conoscere la lingua che si parla e per insegnarla.
E non è solo questo il motivo per cui non mi stancherò mai di ripetere che sono stata una studentessa di lingua italiana prima di diventare un’insegnante, il motivo principale per cui non mi stancherò mai di ripetere che sono stata una studentessa di lingua italiana è legato al grande insegnamento che lo studio della mia madrelingua mi ha dato, studiare la mia madrelingua mi ha insegnato delle cose importantissime cose che poi sono diventate i valori fondanti del mio lavoro ma anche della mia vita. Per questo motivo nell’episodio del podcast di questo mese, del mese di ottobre, voglio raccontarti che cosa mi ha insegnato lo studio della lingua italiana, della mia madrelingua perchĂ© raccontandoti questi insegnamenti ti racconterò anche il motivo per cui insegno italiano, e per poter lavorare insieme al meglio tu e io, per poter lavorare insieme al meglio è importante condividere gli stessi valori, la condivisione degli stessi valori è una cosa fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto, quindi iniziamo con questo racconto ma dopo la sigla.
Stai ascoltando un podcast di italiano per stranieri prodotto da LerniLango, la mia scuola online per l’apprendimento della lingua italiana. Per saperne di piĂą e per leggere la trascrizione di questo episodio visita lernilango.com. Per adesso buon ascolto dell’episodio “cosa mi ha insegnato lo studio della lingua italiana”.
Ciao, io mi chiamo Simona, per chi ancora non mi conoscesse, e sono un’insegnante di lingua italiana, non insegno l’italiano ai principianti, insegno l’italiano a chi vuole raggiungere un livello avanzato, a chi vuole avere una vera padronanza della mia meravigliosa madrelingua. Come te anche io sono stata una studentessa di lingua italiana e proprio perchĂ© studiare la mia madrelingua mi ha insegnato così tanto, eccomi qui oggi a condividere con te tutti gli insegnamenti, i grandi insegnamenti, che lo studio della mia lingua mi ha dato, insegnamenti che ripeto sono diventati la base fondante della mia intera vita.
E dunque iniziamo dal primo grande insegnamento che ho ricevuto studiando la mia madrelingua: lo studio dell’italiano mi ha insegnato, ma mi ha insegnato davvero il concetto di diversitĂ . Questa che adesso vedi sullo schermo è un’immagine dell’architettura interna della lingua italiana con cui io sono entrata in contatto per la prima volta nell’ormai lontano – oh mio Dio – 2013, quindi circa 10 anni fa. Questo grafico, dunque, rappresenta l’architettura interna della lingua italiana che, come puoi vedere, è molto variegata. Studiando la mia lingua ho potuto constatare che non esiste un solo tipo di italiano, esistono tantissimi tipi e tantissime varietĂ d’italiano: l’italiano scritto, l’italiano parlato, l’italiano parlato dalle donne, dagli uomini, dagli adolescenti, dai bambini, l’italiano parlato da chi ha studiato da chi non ha studiato, l’italiano parlato in una determinata regione d’Italia, l’italiano parlato da chi ha come madrelingua il dialetto, l’italiano tecnico scientifico, l’italiano degli avvocati, dei medici, l’italiano degli sms, dei social network, eccetera eccetera eccetera. Io sono arrivata all’universitĂ pensando che esistesse un solo italiano, che l’italiano fosse questo blocco compatto che racchiudesse tutto, unico, singolare, fermo, e invece no, non è così, perchĂ© l’italiano cambia, ed entrando in contatto per la prima volta con il grafico che adesso riappare sullo schermo io ho realizzato ciò.
Strettamente legata a questo primo insegnamento è la seconda cosa che lo studio della mia lingua mi ha insegnato: studiare l’italiano mi ha dato una nuova visione del concetto di regola. Nello specifico studiando la lingua italiana io ho capito che 1. le regole sono arbitrarie, non sono assolute, non sono naturali, invecchiare è naturale, una regola non è naturale, una regola è arbitraria è cioè decisa da qualcuno, stabilita da qualcuno, e così lo sono molte regole grammaticali della lingua italiana; 2. il secondo punto legato al concetto di regola riguarda giusto e sbagliato, lo studio della mia madre lingua mi ha insegnato che regola non significa giusto, non è sinonimo di giusto, ma è sinonimo di regolare, che sono due concetti diversi, il concetto di giusto è sbagliato rientrano nella morale, il concetto di regolare invece ha semplicemente a che fare con i numeri. Un atteggiamento, un pensiero, un comportamento linguistico è regolare perchĂ© rispetto a un altro ha una frequenza maggiore, si verifica piĂą spesso, si può incontrare piĂą spesso, ma questo non significa che è giusto. Dunque, ricapitoliamo: le regole sono arbitrarie, cioè decise da qualcuno, e regola non è sinonimo di giusto ma è sinonimo di regolare, cioè di qualcosa che si verifica con regolaritĂ .
Terzo grande insegnamento che lo studio della mia madrelingua mi ha dato: studiare l’italiano mi ha aiutata a decentrarmi, mi ha aiutata a capire davvero che non sono al centro del mondo. Io sono il risultato della vita che ho fatto, del contesto in cui sono cresciuta, di tutto ciò che mi ha circondata, di fattori relativi alla mia esistenza, proprio come le varietĂ di italiano. Ogni varietà è legata a determinati fattori, è influenzata da determinati fattori, non solo lo stesso vale per la lingua che parlo ma vale anche per me come persona, e studiare l’italiano mi ha aiutata a decentrarmi, sono ciò che sono per determinati fattori e come me ci sono tanti altri che sono il risultato di altri fattori, fattori diversi dai miei semplicemente, e non migliori o peggiori.
E proprio come conseguenza di questo grande insegnamento arriva il quarto e ultimo insegnamento che lo studio dell’italiano mi ha dato: la compassione. Decentrarmi mi ha portata ad essere piĂą compassionevole. Compassione è un termine che può avere in italiano un significato positivo e negativo, io lo prendo nella sua accezione positiva di comprensione. Quando sai, quando incominci a capire che sei il risultato di determinati fattori, inizi anche a mettere maggiormente in contesto gli altri e ad essere piĂą comprensivo, piĂą compassionevole appunto, piĂą rispettoso. Quando invece non riesci a decentrarti, ma credi di essere il centro di tutto, difficilmente sviluppi la compassione.
Dunque, questi quattro grandi insegnamenti che mi ha dato lo studio della mia lingua sono anche i motivi per cui insegno italiano, lo insegno guidata da questi quattro insegnamenti e spero con tutto il mio cuore che ciò possa trasparire da, anche da solo le mie lezioni di grammatica, lo spero vivamente.
Faccio questo video anche come preghiera per chi ora sta soffrendo, per chi ora sta subendo violenze atroci e indescrivibili, per ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni, questo mio podcast è la mia preghiera personale, è la mia preghiera personale di pace, di rispetto reciproco e di compassione. Abbraccio e mando il mio amore a tutti coloro che stanno subendo gli effetti di questo capitolo bruttissimo della nostra storia e continuo a insegnare la mia lingua guidata da questi quattro valori, da questi quattro grandi insegnamenti.
Se sei arrivato o arrivata fino alla fine, io ti ringrazio per il tuo ascolto, ti abbraccio e ci sentiamo il prossimo mese con un nuovo episodio del nostro podcast, grazie e alla prossima!
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