Approfondimento sul passato prossimo in italiano
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
In questa video-lezione ti spiego come formare il p. remoto dei verbi regolari e irregolari in italiano.
Nella video-lezione di questa settimana vedremo insieme come formare il passato remoto in italiano, per la video-lezione di questa settimana non ti servirà capire ma ti servirà memorizzare, e basta, sì perché quando si tratta di studiare come formare un tempo verbale in italiano, come formare il presente, il passato, l’imperfetto, il passato prossimo, il passato remoto, l’unica cosa che ti serve è la memoria e la ripetizione, non esiste altro modo, scrivere, ripetere, scrivere, ripetere, scrivere soprattutto perché quando vogliamo memorizzare l’elemento, la struttura che stiamo cercando di memorizzare deve passare attraverso il corpo con la scrittura. È un processo molto importante nell’apprendimento, nella memorizzazione, ci sono alcune cose grammaticali che dobbiamo capire come il congiuntivo, oppure come usare il passato remoto, ma altre bisogna solo memorizzarle, quindi preparati perché io oggi ti spiegherò come formare il passato remoto, ma poi il lavoro grande devi farlo tu, devi iniziare a scrivere, scrivere, scrivere e riscrivere, ripetere, ripetere, ripetere, ripetere il passato remoto in italiano. Anche quando io ero alle elementari e stavo studiando i tempi verbali della lingua italiana, la nostra maestra ci faceva fare esattamente questo, scrivevamo pagine intere con i tempi verbali italiani, pagine intere, ancora me lo ricordo, se troverò i quaderni delle elementari te li farò vedere, e poi la maestra ci faceva fare le olimpiadi di grammatica, ci diceva un verbo all’infinito e ci diceva “voglio sentire il passato remoto seconda persona singolare del verbo AVERE”, era un modo, questa gamification, cioè questo gioco diciamo, chiamiamolo così, per stimolare lo studio e la memorizzazione. Quindi quando si tratta di questo devi memorizzare.
Dunque oggi, vediamo insieme, io ho preparato un bel file per te, okay, file che sarà disponibile solo per i nostri patroni e le nostre patrone su Patreon o per gli abbonati e le abbonate al canale YouTube, quindi se non hai ancora sottoscritto un abbonamento corri subito a dare un’occhiata perché il file che ho creato è solo per gli abbonati. In questo file ho cercato di schematizzare al meglio la formazione del passato remoto, perché il passato remoto è un tempo estremamente irregolare della lingua italiana, se da un lato abbiamo dei verbi che formano il passato remoto in modo regolare, quindi noi prendiamo il verbo, impariamo le desinenze e poi di volta in volta creiamo il passato remoto di ogni verbo regolare, dall’altro lato abbiamo un gruppo eterogeneo cioè estremamente diverso di verbi che formano il passato remoto in modo irregolare, questi verbi irregolari possono però essere suddivisi in gruppi e questa suddivisione in gruppi può aiutare il processo di memorizzazione, e io ho fatto esattamente questo per te nel file che gli abbonati possono ricevere.
Ho diviso i verbi irregolari in gruppi perché anche nell’irregolarità è possibile trovare una piccola forma di regolarità. Quindi alcuni verbi irregolari che hanno specifiche caratteristiche si comportano tutti nello stesso modo, formano cioè tutti il passato remoto nello stesso modo, in questa video-lezione vedremo insieme come.
Per quanto riguarda riguarda invece COME USARE il passato remoto, non te lo spiego in questa video-lezione ma te lo spiego in un webinar che terrò live il primo febbraio 2024, anche a questo webinar potranno accedere solo gli abbonati al canale YouTube e alla nostra pagina Patreon, quindi se vuoi partecipare a questo webinar corri ad abbonarti al nostro canale.
Torniamo a noi e alla nostra video-lezione e andiamo subito, spostiamoci subito sulla mia lavagna virtuale per vedere insieme come formare il passato remoto in italiano.
Eccoci qua, benvenuto e benvenuta sulla mia lavagna virtuale, ho creato questo file in cui ho schematizzato come formare il passato remoto dei verbi regolari e irregolari, possono ricevere questo file gli abbonati e le abbonate al canale YouTube e alla nostra pagina Patreon. Detto ciò, iniziamo.
Come puoi vedere ho diviso la formazione del passato remoto in uno, due, tre e quattro gruppi, nel primo gruppo possiamo vedere la formazione del passato remoto dei verbi regolari, nel secondo gruppo possiamo vedere la formazione del passato remoto dei verbi ausiliari, cioè dei verbi essere e avere, nel terzo gruppo possiamo vedere la formazione del passato remoto di alcuni verbi irregolari, verbi che come vedremo, perché poi lo spiegherò meglio, cambiano completamente la forma nel passaggio dall’infinito al passato remoto. Nel quarto gruppo infine, eccoci qui, ho inserito dei gruppi irregolari, cioè nel mare vasto dei verbi irregolari, che formano dunque il passato remoto in modo irregolare, ho cercato di individuare dei sottogruppi e dunque degli insiemi di verbi che nella loro irregolarità formano il passato remoto nello stesso modo, in questo quarto gruppo di gruppi irregolari abbiamo 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 9, e 10 sottogruppi, in questi sottogruppi vedremo ci sono verbi con caratteristiche simili, che formano dunque il passato remoto in modo simile. Ritorniamo all’inizio e commentiamo brevemente ogni gruppo perché poi, ripeto, questo file lo darò a te e tu da solo e da sola inizierai il processo di scrittura e memorizzazione, ma ascolta comunque questa video-lezione perché ti darò delle informazioni extra su ogni gruppo che non troverai nel file. E dunque iniziamo.
Qui abbiamo appunto il passato remoto dei verbi regolari, non spiego ogni gruppo, perché questa è una cosa che già sai della lingua italiana, perché nella lingua italiana abbiamo tre gruppi di verbi, i verbi in -are, in -ere e in -ire, di questo primo gruppo voglio semplicemente farti notare i verbi in -ere, la prima persona singolare, la terza persona singolare e la terza persona plurale. Come vedi in questi verbi nere possiamo formare la prima persona singolare, la terza singolare e la terza plurale in due modi diversi, temei temetti, temé temette, temerono temettero. Qual è la forma più giusta? Non esiste una forma più giusta dell’altra, alcune forme sono più diffuse perché più utilizzate, alcune forme sono più diffuse in alcune regioni piuttosto che in altre, alcune forme cioè la forma in -etti, quindi temetti, temette, temettero, è semplicemente per alcuni più facile da pronunciare, perché quando due vocali sono vicine il nostro apparato fonatorio ha più difficoltà nella pronuncia okay, quindi non esiste giusto e sbagliato, scegli quella che per te è la forma più semplice da memorizzare okay? Altra cosa che voglio dire di questi verbi regolari, attenzione anche per quanto riguarda i verbi in -ire alla differenza tra la prima persona singolare e la terza persona persona singolare: partii, capii, partì, capì, attenzione alla pronuncia ma anche alla scrittura perché questo è un errore che anche i madrelingua fanno spesso, i madrelingua scrivono la prima persona singolare dei verbi in -ire con l’accento a volte okay, quindi la scrivono come la terza singolare, quindi stai attento mi raccomando.
Del secondo gruppo, e dunque dei verbi ausiliari, voglio semplicemente farti notare questo, dove vedi la vocale sottolineata, fui, ebbi, fosti, avesti, vedi qui sulla vocale sottolineata cade l’accento del verbo okay, quindi mi raccomando alla pronuncia non è fuì o fostì, ma è fui, fosti, non è ebbì, avestì, come sento spesso, o àvesti, altra pronuncia che sento spesso, ma è ebbi, avesti, okay?
Passiamo adesso al terzo gruppo dove troviamo appunto alcuni verbi irregolari. Di questo gruppo innanzitutto ti spiego la leggenda che contiene le informazioni su come leggere queste tabelle. Il grassetto rosso, cioè, vedi, i verbi che io ho evidenziato in grassetto, questo qui, che penso sia bold in inglese, con il rosso, vedi, sono verbi che cambiano completamente forma quando passano dall’infinito al passato remoto, fare diventa feci, volere diventa volli, potere diventa potei, dovere dovetti, stare stetti, dare detti eccetera eccetera, quindi tutti i verbi che io ho evidenziato in queste tabelle con il grassetto rosso, okay, cambiano completamente la forma nel passaggio dall’infinito al passato remoto. Quando invece trovi la desinenza in rosso, quindi questa, questa si chiama desinenza dei verbi, vedi, -esti, -emmo, -este, okay, desinenza in rosso non bold, quindi non grassetto, va bene, queste persone hanno una coniugazione regolare quindi si coniugano come i verbi in -ere, in -are o in -ire eccetera eccetera, dipende, dei verbi regolari, va bene? Quindi questo è il modo in cui devi leggere questa tabella, anche per quanto riguarda questa tabell, alcuni verbi come potere, dovere, dare, hanno per la prima persona e la terza singolare, e per la terza plurale forme diverse, potei potetti, potettero poterono, dovetti dovei eccetera eccetera, anche per queste forme vale ciò che ho detto per questo gruppo okay, non c’è una forma più corretta dell’altra, sono entrambe corrette, scegli tu quale è meglio per te memorizzare, quale è più facile per te memorizzare. Anche in questo caso l’unico esercizio da fare è scrivere la coniugazione, scrivere ripetere ad alta voce e memorizzare, basta, non devi fare altro.
Passiamo adesso invece al quarto gruppo, quello un po’ più interessante su cui dobbiamo dire un po’ di cose.
Prima di andare avanti con la descrizione di questi gruppi, se questo questo video e i contenuti di questo video ti sono stati utili lascia un piccolo like, ripeto è il gesto più piccolo e più grande e più importante che puoi fare per sostenere il mio lavoro. Inoltre vieni sul mio canale YouTube se non l’hai ancora fatto, iscriviti e attiva la campanella per ricevere tutte le informazioni sulle nuove pubblicazioni. Sono piccoli gesti ma che credimi mi aiutano tantissimo.
Torniamo a noi e descriviamo questo gruppo, questo quarto gruppo di verbi irregolari. Abbiamo detto che ci sono un paio di cose da dire prima di iniziare.
Cosa numero uno: io ho cercato di individuare la regolarità nell’irregolarità, quindi per esempio in questo gruppo ci sono verbi irregolari ma che si comportano in modo regolare, quindi che formano il passato remoto in modo regolare, quasi nello stesso modo, però ricorda che nella lingua ci saranno sempre delle zone grigie, quindi dei comportamenti linguistici che non possiamo spiegare, questa è una prima classificazione della conoscenza dei contenuti che ti aiuta sicuramente a memorizzare, ma non è esaustiva okay, ci saranno sempre nella lingua delle zone grigie, delle zone cioè, dei comportamenti linguistici che non possiamo spiegare, che sono quello che sono, accetta questa cosa, perché studiare una lingua significa accettare anche questo, ad un certo punto alcune cose sono quello che sono, non le possiamo spiegare. Seconda cosa importante da dire di questi gruppi è che io adesso ti faccio vedere semplicemente come formare la prima persona, va bene, quindi ti faccio osservare quello che succede alla prima persona singolare nel passaggio dall’infinito al passato remoto, ma poi tu dovrai prendere carta e penna e dovrai iniziare a scrivere la coniugazione di tutti questi verbi, la prima, la seconda, la terza singolare, la prima, la seconda, la terza persona plurale. Simona perché non l’hai scritto tu, sei veramente cattiva? No, non sono cattiva, ma devi scrivere per memorizzare, questo è un esercizio che io non devo fare per te, io so come formare il passato remoto di questi verbi, tu ancora no, quindi forza e pazienza, santa pazienza, ci vuole sempre santa pazienza, una santissima pazienza, mettiti a scrivere, più scrivi, più memorizzi, e dopo che scrivi ripeti, ripeti, ripeti, in queste attività devi essere un pappagallo, sai il pappagallo, quell’uccello che ripete? Ecco tu sei pappagallo o pappagalla, scrivere, ripetere, scrivere, ripetere all’infinito, fino a quando il tuo cervello non dirà “basta, ho capito, ho memorizzato questo maledetto passato remoto”.
Fatte queste due premesse importantissime, vediamo un po’ cosa succede in questi gruppi. Nel primo gruppo abbiamo dei verbi che prima della parte finale, dunque dell’infinito, vedi, -ere, -ere, che poi per la maggior parte vedrai sono i verbi in -ere che sono altamente irregolare, maledetti, altamente irregolari, come vedi questi verbi prima di -ere hanno queste consonanti o questi gruppi, questa coppia di consonanti, vedi, -r, -gg ,-v, di nuovo -v, vedi, -t. Allora quando prima della parte dell’infinito, -ere, trovi queste consonanti, come vedi queste consonanti si trasformano in -ss nel passaggio dall’infinito al passato remoto, dire diventa dissi, esprimere espressi, succedere successi, affiggere affissi, friggere frissi eccetera eccetera, alcuni di questi verbi come esprimere, vedi, cambiano anche la vocale che c’è prima della consonante, qui la -i diventa -e, per esempio, okay, quindi questo verbo che è irregolare in un gruppo di irregolari ha un’altra irregolarità, o ancora dire, diciamo che qui la -r non è proprio prima della parte dell’infinito, okay, ma l’ho inserito qui comunque per semplificare la memorizzazione, va bene, e all’interno di questo gruppo, vedi, i verbi che prima della consonante, che c’è prima dell’infinito, hanno questo gruppo di vocali -uo, nel passaggio dall’infinito al passato remoto questo gruppo -uo diventa -o, muovere mossi, percuotere percossi, scuotere scossi, quindi questo che ci dice? Che anche in un gruppo irregolare con una certa regolarità troviamo ulteriori irregolarità. Come si spiegano? Sicuramente i linguisti potrebbero spiegarcelo, se facciamo una ricerca troveremo la risposta, ma a volte la risposta non la troviamo, quindi accettiamolo, punto.
Secondo gruppo: verbi che prima della parte dell’infinito, vedi, -ere, -ere, -ere, -ere, ancora ‘sti verbi maledetti in -ere, hanno o -c o -sc, nel passaggio dall’infinito al passato remoto, queste consonanti si trasformano in -cqu, nascere nacqui, piacere piacqui, nuocere nocqui, giacere giacqui, tacere tacqui, e ce ne sono altri in questo gruppo che tu sarai capace di trovare.
Terzo gruppo: verbi che hanno -sc prima dell’infinito, vedi, e anche qui -sc per questo diventa nacqui, alcuni altri come questi per esempio, conoscere crescere, -sc diventa doppia b, okay, quindi vedi irregolarità su irregolarità.
Quarto gruppo: verbi che prima della desinenza dell’infinito, -ere, hanno -ng o -gn. Nel passaggio da infinito a passato remoto diventano, queste queste consonanti, questo gruppo di consonanti diventa -ns, ungere unsi, spingere spinsi, fingere finsi eccetera eccetera, qui ne ho messi altri.
Gruppo numero cinque: prima della desinenza dell’infinito -nd, nel passaggio da infinito a passato remoto, diventa -s, attendere attesi, accendere accesi eccetera eccetera.
Sesto gruppo: -rg o -rr prima della desinenza dell’infinito diventa, nel passaggio da infinito a passato remoto, -rs, spargere sparsi, immergere immersi eccetera eccetera.
Settimo gruppo: doppia -r diventa -s, porre posi.
Ottavo gruppo: in alcuni verbi che hanno -d, -n, -n, -l, nel passaggio dall’infinito al passato remoto questa consonante prima della desinenza dell’infinito raddoppia, cadere caddi, tenere tenni, venire venni, volere volli, vedi, quindi non solo, guarda, come abbiamo visto nel primo gruppo quando c’è una -d prima dell’infinito diventa doppia -s, non sempre succede questo, a volte quando c’è una -d prima dell’infinito, okay, come qui nel caso di cadere, questa -d non diventa -s, cassi, okay, ma diventa doppia -d, quindi irregolarità su irregolarità. Cosa facciamo? Lo accettiamo, basta, non ci chiediamo perché, non cerchiamo di trovare una spiegazione, lo accettiamo e lo memorizziamo perché altrimenti cadi in un buco senza fine, dove non trovi la risposta al comportamento linguistico e allora c’è della frustrazione, e allora ti arrendi, addio italiano, io non ti studio più perché non hai senso. Molte cose nella vita non solo l’italiano non hanno senso quindi accettiamolo.
Ultimi due gruppi.
Guarda anche qui, a volte la -d prima dell’infinito della desinenza dell’infinito non diventa doppia -s, non raddoppia, ma diventa -s singola, chiudere chiusi, chiedere chiesi, vedi?
Ultimo gruppo, anche qui, la -n e la -v non diventano doppia -s come abbiamo visto nel primo gruppo ma possono anche diventare una -s semplice.
Quindi irregolarità su irregolarità, è possibile individuare un comportamento regolare ma a volte ci sono dei buchi neri, delle zone grigie a cui non possiamo dare una spiegazione, lo accettiamo e memorizziamo, punto, perché altrimenti è un circolo vizioso che porta a frustrazione, che porta ad abbandono dello studio.
Adesso, io sempre per gli abbonati e le abbonate ho creato degli esercizi per fare pratica con questo passato remoto, con la forma del passato remoto, okay, perché quando si studia un nuovo tempo verbale questa è una cosa importantissima, prima si lavora sulla forma, come si forma questo tempo verbale o come si forma questa struttura grammaticale come per esempio la forma impersonale? Quindi prima esercizi su esercizi per fissare nella memoria la forma del verbo, dopo che la forma è memorizzata e riesci ad utilizzarla in modo automatico, dopo la forma passi all’uso, come si usa, quando si usa, è sbagliato fare tutto insieme, prima la forma poi l’uso, mi raccomando, questo vale per tutto nello studio della lingua, adesso ci sono gli esercizi che sono per gli abbonati e le abbonate, io sono qui per delle domande, come sempre, e do priorità ai nostri abbonati e alle nostre abbonate, ricordo che il primo febbraio ci sarà il webinar live su come usare il passato remoto e a questo webinar possono partecipare solo gli abbonati e le abbonate, quindi forza, al lavoro, rimboccati le maniche, noi ci sentiamo la prossima settimana con una nuova video-lezione, studiare una lingua è un percorso lungo, sì, ma non impossibile, ci vuole pazienza e ci vuole costanza, ma soprattutto ci vuole tanto impegno. Forza e coraggio, alla prossima!
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
In questa video-lezione ti spiego come capire quando usare il pronome “tu” e quando usare il pronome di cortesia “Lei” in italiano.
📌In questa video-lezione ti spiego la concordanza con il condizionale presente e passato in italiano.
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