Approfondimento sul passato prossimo in italiano
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
In questa lezione ti spiegherò come formare il PASSATO PROSSIMO DEI VERBI MODALI
Ciao caro e cara e bentornato e bentornata sul nostro canale o benvenuto e benvenuta se questa è la prima volta che guardi un nostro video, un video sul canale di LerniLango!
Come vedi alle mie spalle ho finalmente finito di organizzare i miei libri nella libreria e il mio studio è pronto, il mio ufficio è pronto ufficio e studio dove creo i video di LerniLango, le lezioncine di grammatica e dove soprattutto svolgo il mio bellissimo lavoro. C’è voluto un bel po’ per organizzare tutto questo ma alla fine fortunatamente ce l’abbiamo fatta, e dunque è proprio con questo nuovo background iniziamo con la lezione di questa settimana, la nostra lezione di grammatica di questa settimana, di questo mese anzi, perché come hai già letto nella presentazione dei nostri servizi – e se non l’hai letto adesso lo scoprirai – abbiamo cambiato un po’ il programma di pubblicazione e adesso pubblichiamo piccoli video settimanali di grammatica e un grande video di grammatica, e una grande video lezione di grammatica più esercizi sul nostro sito, una video lezione di grammatica grande al mese e abbiamo deciso di fare questo perché non so se lo sai ma ho finalmente pubblicato il mio metodo, il metodo P.R.E.C.I.S.I.N.A., precisina, in nove passi che ti aiuteranno a raggiungere, se lo seguirai, un livello avanzato di italiano, e alla base del mio metodo c’è la cellula vedrai quando leggerai il mio metodo alla base di questo metodo c’è la cellula cioè un mese, quattro settimane di studio che ruotano attorno ad un unico argomento grammaticale, per questo motivo abbiamo deciso io e Marcos di impostare, di pubblicare un solo video grammaticale lungo e approfondito a settimana in modo tale che tu possa utilizzare questo video approfondito come argomento di grammatica della cellula se ovviamente deciderai di seguire mio metodo P.R.E.C.I.S.I.N.A. in nove passi. Se hai già scaricato il mio metodo sai di cosa parlo, se ancora non hai scaricato il mio metodo beh ti consiglio di andare sul nostro sito lernilango.com e nella sezione home, nella home del sito vedrai come scaricare il mio metodo, la mia guida P.R.E.C.I.S.I.N.A. in nove passi che ti aiuteranno se lo seguirai a raggiungere un livello avanzato di italiano.
Bene, detto questo, fatta questa premessa, iniziamo subito con l’argomento grammaticale di questo mese, la lezioncina grammaticale di questo mese.
Per questo mese ho deciso di spiegare in modo più approfondito come formare il passato prossimo di un verbo quando abbiamo i verbi modali, questo argomento non è complesso assolutamente, non è difficile da capire, ma è un argomento, come tanti altri della lingua italiana, che ha varie sfaccettature, varie sfumature, quindi nella lezione di oggi noi cercheremo di vedere tutte queste sfumature in modo tale che tu ti sentirai più sicuro e sicura ad utilizzare questa struttura linguistica italiana. Nello specifico vedremo nella lezione di oggi: 1. quali sono i verbi modali, 2. faremo un brevissimo accenno ai modali con i tempi semplici, 3. vedremo appunto come formare il passato prossimo quando abbiamo verbi modali e 4. vedremo brevemente il passato prossimo dei verbi modali con i verbi riflessivi.
E dunque mettiamoci al lavoro, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo con la nostra lezione di grammatica del mese, prendi carta e penna, mettiti comodo o comoda e incomincia ad ascoltare questa lezioncina. Io prima di iniziare faccio un bel sorso al mio caffè, italiano, nella mia tazza con bassotto ovviamente, il bassotto come ben sai è una costante della mia vita, e dunque bando alle ciance e iniziamo subito con questa bella lezione di grammatica di questo mese!
Primo punto molto semplice, quali sono i verdi modali? Vediamo.. dimmelo…ti ascolto…sì volere, sì potere, sì dovere. Esattamente, bravo e brava, i verbi modali sono volere, potere, dovere, primo punto fatto, è molto semplice.
Passiamo adesso invece al secondo punto, facciamo un breve accenno al secondo punto e cioè vediamo come si comportano i verbi modali nei tempi semplici. Ricordo, i tempi semplici dell’italiano sono i tempi formati da una sola parola e dunque il presente, l’imperfetto, il futuro semplice, il passato remoto sia nell’indicativo che nel congiuntivo, nel condizionale okay? Abbiamo i tempi semplici in tutti questi modi verbali.
Quando abbiamo i modali nei tempi semplici prendiamo il verbo modale e lo rendiamo al presente, passato, futuro, imperfetto eccetera eccetera, e prendiamo il verbo che ci interessa e mettiamo questo verbo all’infinito. Io posso mangiare, io devo mangiare, io voglio mangiare, io potevo dovevo volevo mangiare, io potrò dovrò vorrò mangiare eccetera eccetera eccetera, dunque nei tempi semplici trasformiamo il modale in base al tempo presente, passato e futuro semplice eccetera eccetera, e lasciamo il verbo nella forma dell’infinito, io posso mangiare, io devo mangiare, io vorrò, io potrò eccetera eccetera eccetera, anche questo molto semplice giusto? Quindi (click) secondo punto della lezione di oggi. Passiamo adesso invece al terzo punto e dunque al cuore possiamo dire della lezione di grammatica di questo mese, e cioè vediamo come formare il passato prossimo dei verbi modali. Ricordo che il passato prossimo è un tempo composto, questo significa che è un tempo verbale formato da due parole, io ho mangiato, HO prima parola, MANGIATO seconda parola, dunque quello che sto per dirti su come formare il passato prossimo dei verbi modali non vale solo per il passato prossimo ma vale per qualsiasi altro tempo composto dell’italiano e cioè futuro anteriore per esempio o ancora il trapassato e molti altri tempi composti. Adesso ti spiegherò come formare il passato prossimo dei verbi modali ma questo che sto per dirti vale anche per tutti gli altri tempi composti, ripeto questa cosa molto importante. E dunque iniziamo subito a vedere questo argomento che so crea spesso un po’ di confusione e questo perché su questo argomento grammaticale ci sono due teorie, due regole di utilizzo: la prima è la regola grammaticale tradizionale, dunque la regola che viene dalla grammatica tradizionale, la seconda invece è la regola che viene dalla contemporanea ricerca linguistica su questo argomento. Iniziamo dalla prima regola e cioè dalla regola grammaticale tradizionale. La regola grammaticale tradizionale dice che se il verbo come mangiare per esempio al passato prossimo prende l’ausiliare avere allora anche con il modale prenderà l’ausiliare avere, se dunque il verbo mangiare al passato prossimo diventa ho mangiato, formerà il passato prossimo del modale utilizzando il verbo avere, e dunque il verbo al passato prossimo, il verbo modale al passato prossimo diventerà io ho dovuto, potuto, voluto mangiare. Al contrario, se il verbo al passato prossimo prende l’ausiliare essere come ad esempio il verbo andare, lei è andata, lui è andato, se il verbo al passato prossimo prende l’ausiliare essere anche con il modale utilizzerà il verbo essere e dunque il passato prossimo del modale del verbo andare diventerà lui è dovuto, voluto, potuto andare. Ripeto se il verbo al passato prossimo prende l’ausiliare avere anche per il modale prenderà l’ausiliare avere: io ho cantato – io ho potuto voluto, dovuto cantare; se invece il verbo prende l’ausiliare essere al passato prossimo – sono andata – anche con il modale dovrà prendere il verbo essere, io sono voluta, dovuta, potuta andare. Quindi questa è la regola grammaticale tradizionale e attenzione guarda un po’ cosa succede se prende l’ausiliare essere: così come sai che i verbi che al passato prossimo prendono l’ausiliare essere devono accordare il participio in genere e numero con il soggetto, dunque io donna sono andata, io uomo sono andato, tu donna sei andata, tu uomo sei andato eccetera eccetera, quindi vedi il participio si accorda in genere, femminile o maschile, e in numero, plurale o singolare, con il soggetto, la stessa cosa succede al verbo modale, io donna sono voluta, potuta, dovuta andare, tu uomo sei dovuto, potuto, voluto andare eccetera eccetera, e lo stesso per il plurale, voi donne siete volute potute, dovute andare, loro uomini sono dovuti, potuti, voluti andare, quindi attenzione a questo. La ricerca linguistica contemporanea però ha mostrato che in realtà a questi verbi modali al passato prossimo si comportano in modo diverso rispetto alla regola grammaticale tradizionale, infatti queste contemporanee ricerche linguistiche hanno mostrato che quando abbiamo verbi che al passato prossimo prendono l’ausiliare avere come mangiare, cantare, quindi ho cantato, ho mangiato eccetera eccetera, in questo caso, con questi verbi vale esattamente la stessa cosa della regola grammaticale tradizionale, con questi verbi, ma la ricerca linguistica contemporanea ha mostrato che con i verbi come andare, venire che al passato prossimo prendono l’ausiliare essere, la ricerca linguistica contemporanea ha mostrato che questi verbi che prendono l’ausiliare essere con il modale prendono sia essere che avere, quindi io sono andata, io sono andata può diventare sia io sono dovuta, potuta, voluta andare ma anche io ho potuto, voluto, dovuto andare, quindi con questi verbi che hanno l’ausiliare essere al passato prossimo io sono andata, io sono venuta, vedi al passato prossimo andare e venire hanno l’ausiliare essere, questi verbi con il modale si comportano in due modi, questi verbi prendono l’ausiliare essere, io sono dovuta, potuta, voluta andare, ma possono anche prendere ausiliare avere e quindi possiamo anche dire io ho dovuto, potuto, voluto andare. Dunque ricapitoliamo tutto: 1. secondo la regola grammaticale tradizionale se al passato prossimo il verbo prende avere anche con il modale prenderà avere, io ho amato – io ho dovuto, potuto, voluto amare; se al passato prossimo il verbo prende essere anche con il modale prenderà essere, io sono dovuta, potuta, voluta andare; 2. secondo invece la regola che deriva dalla ricerca linguistica contemporanea, con i verbi che al passato prossimo hanno il verbo avere il modale prenderà il verbo avere e solo il verbo avere, io ho amato – io ho dovuto, potuto, voluto amare e non potrò mai dire io sono voluta, potuta, dovuta amare NO, mai, ma con i verbi che, secondo la regola che deriva dalla moderna, dalla contemporanea ricerca linguistica, quando i verbi al passato prossimo prendono l’ausiliare essere il modale prenderà sia essere che avere, quindi io sono andata con il modale, secondo la regola ripeto che deriva dalla ricerca linguistica contemporanea, il modale potrà essere sia io sono dovuta, potuta, voluta andare che io ho voluto, potuto, dovuto andare. Io cosa preferisco? Onestamente io preferisco la regola grammaticale tradizionale semplicemente perché mi suona molto meglio, per me suona molto meglio, ma questo non significa che la regola che deriva dalle ricerche linguistiche contemporanee sia sbagliata, assolutamente, sono valide entrambe, sono giuste entrambe. Se vai sul nostro sito LerniLango.com troverai degli esercizi di grammatica che ho creato per te per poter far pratica con questo argomento che ripeto non è difficile ma come vedi ha varie sfumature, vai sul nostro sito LerniLango.com e nella sezione grammatica troverai gli esercizi collegati, legati a questo video che sto registrando. Ora, passiamo adesso invece brevemente al quarto punto di questa video lezione e cioè vediamo come formare il passato prossimo dei modali con i verbi riflessivi, in questo caso abbiamo solo una regola – grammatica tradizionale – la regola che viene dalla grammatica tradizionale. Questa regola ci dice infatti che se abbiamo un verbo riflessivo come lavarsi e vogliamo creare il passato prossimo di questo verbo con un modale, in quel caso avremo due opzioni: opzione numero uno, mi sono potuta, voluta, dovuta lavare; opzione numero due ho dovuto, potuto, voluto lavarmi. Quindi vedi bene che se metto il pronome riflessivo fuori mi sono dovuta, potuta, voluta lavare, vedi che il mi è fuori dal verbo, in questo caso userò l’ausiliare essere, attenzione il participio dovuta, potuta, voluta si accorda in genere e numero con il soggetto, io donna mi sono potuta, voluta, dovuta lavare, ma io uomo mi sono potuto, voluto, dovuto lavare; se invece secondo caso il pronome riflessivo è all’interno del verbo infinito, vedi lavarmi, il MI è intrappolato, impacchettato nell’infinito, se il pronome riflessivo è impacchettato, è all’interno dell’infinito, allora io userò l’ausiliare avere, io ho dovuto, potuto, voluto lavarmi, e in questo caso il participio non cambia rimane sempre in -o. Bene, lezioncina finita, lezione di grammatica finita ma quanto ci piace la grammatica, vero? Ci piace la grammatica, gli studenti e le studentesse di Lernilango amano la grammatica giusto? Hai detto sì? Bravo e brava se hai detto sì, perché ci piace la grammatica, ci piace tantissimo, la grammatica è importante, quindi vai sul nostro sito adesso lLernilango.com e fai gli esercizi che ho creato per te per fare pratica con questo argomento grammaticale che ripeto non è difficile, è semplicemente come hai visto ricco di sfumature. Bene, io ho finito, non ho altro da dirti, spero che questa lezione ti sia piaciuta e ti sia stata utile, noi ci sentiamo il prossimo mese con un nuovo argomento grammaticale, la prossima volta penso che sarà un po più complesso, ti ringrazio per il tuo ascolto e alla prossima!
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
In questa video-lezione ti spiego come capire quando usare il pronome “tu” e quando usare il pronome di cortesia “Lei” in italiano.
📌In questa video-lezione ti spiego la concordanza con il condizionale presente e passato in italiano.
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