Come formare il passato prossimo in Italiano

In questa lezione vi spiegherò formare il PASSATO PROSSIMO in Italiano.

Trascrizione

Ciao a tutti e a tutte e, come sempre, bentornati e bentornate sul nostro canale, bentornati e bentornate sul canale youtube di LerniLango.

Nella lezione di oggi parleremo di nuovo del passato prossimo in italiano e nello specifico vedremo come formare in italiano il passato prossimo. Questa non sarà una lezione sugli usi del passato prossimo e quindi non vi spiegherò come usare e quando usare il passato prossimo. Se volete sapere questo, se volete approfondire questo argomento vi consiglio di guardare un video che abbiamo pubblicato un po’ di tempo fa sul nostro canale. Il video parla appunto degli usi del passato prossimo, quindi se volete approfondire questo argomento vi consiglio di guardare questo video, pubblicato un po’ di tempo fa sul nostro canale.

Nella lezione di oggi invece vedremo come formare il passato prossimo in italiano, e nello specifico, e adesso passiamo ai contenuti della video-lezione, vedremo vari punti: nella prima parte della video-lezione vedremo appunto come formare il passato prossimo, cioè quali sono gli elementi in italiano che compongono il passato prossimo; nella seconda parte invece vedremo quando usare con il passato prossimo, in italiano, l’ausiliare essere e quando invece usare, in italiano, con il passato prossimo l’ausiliare avere; nella terza parte della video-lezione vedremo quelli che io chiamo ‘verbi furbi’, verbi che cioè sembrano essere una cosa ma in realtà sono un’altra cosa; ed infine nella quarta parte della video-lezione vedremo quei verbi che io chiamo doppia faccia, perché possono avere in italiano con il passato prossimo sia l’ausiliare essere che l’ausiliare avere in base al contesto.

E dunque incominciamo e partiamo subito a vedere il primo punto di questa video-lezione e cioè come formare il passato prossimo in italiano.

Il procedimento è molto semplice. Il passato prossimo in italiano è composto da due elementi: verbo essere o avere al presente primo elemento, e participio passato del verbo secondo elemento. Dunque, ripeto, il verbo essere e avere devono essere al presente, quindi io sono, tu sei, lui è, lei è, noi siamo, voi siete, loro sono; lo stesso per il verbo avere, io ho, tu hai, lui ha, lei ha, noi abbiamo, voi avete, loro hanno. E a sinistra mettiamo invece il secondo elemento, cioè il participio passato del verbo. Dunque se io ho il verbo amare, al passato prossimo il verbo amare diventa io ho amato: vedete, due elementi, verbo avere e participio passato del verbo amare. Come formare il participio passato dei verbi regolari. Molto semplice anche questo procedimento: quando abbiamo un verbo in -are, togliamo -are e aggiungiamo -ato, amare/amato; quando abbiamo un verbo in -ere, togliamo -ere e aggiungiamo -uto, cadere/caduto; ed infine quando abbiamo un verbo in -ire come dormire, togliamo -ire e aggiungiamo -ito, dormire/dormito. Quindi mangiare, io ho mangiato, cadere, io sono caduta, dormire, io ho dormito.

Mi chiederete: e per i verbi irregolari, come facciamo per i verbi irregolari?Purtroppo non esiste una regola, ovviamente, perché sono irregolari, quindi l’unica cosa che esiste è la vostra memoria. Per vedere le forme irregolari vi consiglio di utilizzare un sito molto utile, il sito si chiama coniugazione.it, in questo sito potete inserire la forma all’infinito del verbo e vedere tutta la coniugazione del verbo, in tutti i tempi e i modi, così all’interno di questo sito potete anche vedere se questo verbo è regolare o irregolare, e se irregolare potete vedere la forma che ha questo verbo irregolare all’interno di questo sito, ripeto coniugazione.it.

Bene, ma adesso passiamo alla parte più importante e cioè come capire quando usare il verbo essere con il passato prossimo e quando invece usare il verbo avere con il passato prossimo. In questo caso la regolina è molto semplice: usiamo il verbo avere con i verbi transitivi, usiamo invece il verbo essere con i verbi intransitivi.

Ho parlato di questa differenza in altre lezioni, ma adesso ripetiamo che cosa significa verbo transitivo e verbo intransitivo: un verbo transitivo è un verbo che può avere un oggetto in italiano; un verbo intransitivo invece è un verbo che non può avere un oggetto in italiano, o in modo più semplice possiamo dire che un verbo transitivo è un verbo che risponde, ricordate, alla domanda Chi? Che cosa? Con un bel sì; il verbo intransitivo invece è un verbo che risponde alla domanda Chi? Che cosa? Con un bel no.

Per esempio prendiamo il verbo mangiare. Quello che dovete fare è chiedervi, cioè chiedere a voi stessi: “posso mangiare qualcosa?”. Se la risposta è sì, il verbo sarà transitivo e dunque al passato prossimo dovete usare avere, potete mangiare qualcosa? Certo, sì, quindi mangiare è transitivo, dunque passato prossimo io ho mangiato ok?

Invece prendiamo un altro verbo, un verbo intransitivo a questo punto, prendiamo il verbo andare. Posso andare qualcosa o qualcuno? No! Posso andare in un luogo, posso andare da qualcuno, vedete? Uso le preposizioni. La risposta in questo caso è no e noi dunque capiamo che il verbo andare è un verbo intransitivo e dunque al passato prossimo il verbo andare prenderà l’ausiliare essere, infatti io dico io sono andata e NON io ho andato, attenzione. Dunque ripetiamo con i verbi transitivi che rispondono sì alla domanda usiamo il verbo avere, con i verbi intransitivi che rispondono no alla domanda usiamo invece il verbo essere.

Altra piccola parentesi: quando per il passato prossimo usiamo il verbo avere come vedete la forma del participio è sempre uguale, rimane sempre uguale, quindi io dirò io ho mangiato, tu hai mangiato, lui ha mangiato, lei ha mangiato, noi abbiamo mangiato, voi avete mangiato, loro hanno mangiato, come vedete il participio è sempre uguale non cambia mai cambia solamente il verbo avere in questo caso.

Ma lo stesso non possiamo dire del passato prossimo con il verbo essere, perché quando usiamo per il passato prossimo il verbo essere il participio passato cambia in base al soggetto, quindi io sono andata, soggetto femminile, ma io sono andato, soggetto maschile, tu sei andata, soggetto femminile, tu sei andato, soggetto maschile, lui è andato, soggetto maschile, lei è andata, soggetto femminile, noi – attenzione – noi siamo andati, soggetto maschile plurale, noi siamo andate, soggetto femminile plurale, voi siete andati, soggetto maschile plurale, voi siete andate, soggetto femminile plurale, ed infine loro sono andati, soggetto maschile plurale, loro sono andate, soggetto femminile plurale. Dunque quando usiamo il verbo AVERE il participio non cambia mai, ma se usiamo il verbo ESSERE il participio cambia in base al soggetto e dunque cambia in genere, maschile o femminile, e in numero, singolare e plurale.

Passiamo adesso invece al terzo punto di questa video-lezione e cioè parliamo dei verbi furbi, cioè di quei verbi che sembrano, sembrano, attenzione, degli intransitivi e sono in realtà degli intransitivi, ma quando dobbiamo formare il passato prossimo di questi verbi dobbiamo usare l’ ausiliare avere e non l’ausiliare essere. Vi faccio un primo elenco di questi verbi furbi, un momento che ho scritto sul mio telefono, perché altrimenti mi dimentico, allora questi verbi furbi, i più comuni sono: sciare, camminare, nuotare, ridere, piangere, lavorare, correre, sudare e dormire. Come vedete questi verbi sembrano degli intransitivi e sono effettivamente degli intransitivi perché io posso piangere qualcosa? No, piango semplicemente no? è come un’azione semplicemente di piangere, non posso piangere qualcosa ok? Posso correre qualcosa? Non posso correre qualcosa, ma correre semplicemente. Oppure posso sciare qualcosa? Non posso sciare qualcosa, eppure con tutti questi verbi dobbiamo usare l’ausiliare AVERE e dunque dire io ho corso, io ho camminato, io ho pianto, io ho riso, eccetera eccetera eccetera.

Dunque arrivati a questo punto e arrivate a questo punto la domanda è: come accidenti faccio a capire se usare essere o avere a questo punto? Vi consiglio di seguire delle fasi precise. Prima fase fatevi la domanda, posso verbo qualcosa? Se la risposta è sì transitivo, se la risposta è no intransitivo, prima fase, farvi la domanda; seconda fase, scrivere il verbo in base alla risposta della domanda, quindi mangiare, posso mangiare qualcosa? Sì, transitivo, scrivete io ho mangiato, seconda fase; terza fase, controllo, andate su questo sito che vi ho detto coniugazione.it, scrivete l’infinito del verbo e controllate il passato prossimo per essere sicuri e sicure che questo verbo che avete di fronte non è un verbo furbo ok?

Quindi seguite queste tre fasi, fatevi la domanda, in base alla domanda scrivete la forma del passato prossimo ed infine controllate su coniugazione.it.

Bene adesso invece passiamo al quarto e ultimo punto di questa video-lezione e vediamo cioè insieme i verbi doppia faccia, cioè quei verbi che non si accontentano di avere un solo ausiliare ma vogliono allo stesso tempo, accettano allo stesso tempo, in base al contesto ovviamente, l’ausiliare essere e l’ausiliare avere. Questi verbi infatti sono dei verbi che in base al contesto, in base alla situazione possono agire, possono comportarsi sia come verbi transitivi che come verbi intransitivi. In questo gruppo possiamo trovare verbi come cominciare, incominciare, iniziare, possiamo trovare verbi come concludere e finire, possiamo trovare verbi come salire e scendere, verbi come cambiare o verbi come passare. Questi verbi, è solo una piccola lista ma ci sono tanti altri verbi simili, con questi verbi in base al contesto possiamo usare sia l’ausiliare essere che l’ausiliare avere.

Facciamo un esempio, prendiamo ad esempio il verbo cominciare. Se io scrivo una frase come io comincio o incomincio o inizio un nuovo libro, vedete in questa frase io inizio, incomincio, comincio qualcosa cioè un nuovo libro, quindi in questa frase il mio verbo è usato in modo transitivo, di conseguenza io userò l’ausiliare avere e il passato prossimo sarà io ho iniziato un nuovo libro, io ho incominciato un nuovo libro, io ho cominciato un nuovo libro. Ma in una frase come la scuola comincia, inizia, incomincia a settembre, vedete, in questo caso la scuola è soggetto dell’azione, la scuola comincia, inizia, incomincia e in questa frase non c’è un oggetto, quindi il verbo cominciare, iniziare e incominciare è usato in questo contesto in modo intransitivo, quindi se vogliamo formare il passato prossimo in questa frase scriveremo la scuola è iniziata, cominciata, incominciata a settembre, perché in questo specifico caso, in questo specifico contesto il verbo è usato in modo intransitivo.

Altra domanda che immagino adesso sta girando nella vostra testa, e cioè: come accidenti faccio a capire se questo verbo è un verbo doppia faccia?

In questo caso dobbiamo usare un altro strumento molto utile per imparare le lingue e cioè un vocabolario, nel nostro caso useremo il vocabolario online gratuito treccani.it e adesso vi faccio vedere che cosa cercare sul treccani.it.

Allora adesso siamo sul vocabolario online gratuito treccani.it, io ho già cercato il verbo cominciare all’interno del vocabolario online, come vedete dopo il verbo cominciare ci sono queste due piccole paroline appuntate. Queste paroline appuntate significano verbo transitivo e intransitivo, quindi il vocabolario online vi sta dicendo che questo verbo cominciare è un verbo che in italiano può essere usato sia come transitivo che come intransitivo e di conseguenza quando avete un verbo simile dovete stare attenti e attente, perché in base al contesto potete usare le due forme del passato prossimo e dunque io ho incominciato, ho cominciato un nuovo libro ma anche la scuola è cominciata.

Dunque il vocabolario in questo caso vi aiuta tantissimo.

Bene anche questa video-lezione è finita, siamo arrivati e arrivate alla fine, io come sempre vi ringrazio per il vostro ascolto e vi ricordo che se avete domande nei commenti e se volete esercitarvi su questo argomento potete andare su LerniLango.com e troverete degli esercizi a correzione automatica per praticare questo argomento variegato e meraviglioso della lingua italiana. Io vi ringrazio di nuovo per l’ascolto, vi auguro una splendida giornata e ci vediamo la prossima settimana con un nuovo video di grammatica ciao a tutti e ciao a tutte!

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