Come usare bene in italiano i verbi piacere, sembrare, servire e interessare

In questa lezione ti spiegherò come usare bene i verbi PIACERE, SEMBRARE, SERVIRE, INTERESSARE.

Trascrizione

Ma buongiorno buongiorno, buonasera, buon pomeriggio e bentornato e bentornata, mia cara studiante e mio caro studiante, nelle nostre lezioncine di grammatica del mese, mamma mia è passato già un mese signori e signore ma quanto in fretta passa questo tempo? Cioè, mi sembra non so che ho registrato l’ultimo video lezione di grammatica la settimana scorsa praticamente. Mi sento molto mia nonna quando faccio questi discorsi sullo scorrere del tempo, tempo balordo, il tempo è balordo.

Comunque discorsi da signora anziana a parte, molto probabilmente in questa video registrazione sentirete dei rumori strani perché c’è la mia vicina qui che sta facendo fare i compiti ai suoi bambini e quindi ogni tanto grida perché giustamente i bambini la fanno impazzire, se ogni tanto sentirai delle grida ecco la causa è questa semplicemente.

Ma dunque, dunque, dunque, vediamo, mi sento molto il dottor Burns dei Simpson quando faccio così sulla mia scrivania, dicevo oggi così sono un po’ burlona, dicevo passiamo a noi e passiamo a questa video lezione di grammatica della settimana.

Faccio innanzitutto questa lezione per tutti i miei studenti anglofoni, cioè per tutti i miei studenti e le mie studentesse che parlano l’inglese, che hanno l’inglese come madrelingua perché questo che sto per insegnare, questo che sto per, di cui sto per parlare è una cosa che gli studenti che parlano l’inglese sbagliano sempre, quindi questo video è principalmente per te mio caro studente e mia cara studentessa perché adesso tutti insieme, sia i miei studenti e le mie studentesse, ma anche la grande comunità di Lernilango, di Instagram, di YouTube, adesso tutti insieme dobbiamo fare una promessa con la mano sul cuore: io dirò delle cose e tu ripeterai dopo di me queste cose, va bene? Iniziamo: prometto solennemente, vai ripeti ad alta voce…che io d’ora in avanti, ripeti…dopo aver guardato questa video lezione, ripeti…okay, non sbaglierò mai più questo argomento, sentiamo…

Perfetto, mano sul cuore questa è la promessa che ci facciamo adesso, fai finta che ti sto guardando negli occhi, d’ora in avanti dopo aver guardato questa video lezione non sbaglierò mai più questo argomento. In realtà l’errore di cui ora sto per parlarti legato appunto alla lezione, alla video lezione di grammatica del mese è un errore molto comprensibile perché questi verbi di cui ora parleremo, di cui parleremo in questa video lezione sono usati, hanno una struttura completamente diversa rispetto all’italiano, quindi è un errore assolutamente comprensibile che tutti e tutte fanno, almeno una volta questo succede, ma d’ora in avanti ripetiamo non sbaglieremo mai più!

E dunque mani in pasta vediamo, di cosa sto parlando di cosa parleremo nella video lezione di questo mese? Parleremo su come utilizzare correttamente in italiano questi quattro verbi: piacere, servire, sembrare, importare.

Questi quattro verbi hanno in italiano una struttura specifica, struttura che è diversa da quella dell’inglese, non so se è diversa anche da quelle di altre lingue, di lingue romanze, ma immagino di sì, questo me lo devi dire tu, mi devi dire se la struttura di questi verbi che adesso vedremo insieme, mi devi dire se questa struttura è diversa da come questi verbi sono utilizzati nella tua madrelingua, prenditi un po’ di tempo, riflettici alla fine della lezione e poi fammelo sapere nei commenti, va bene?

E dunque iniziamo subito a vedere la struttura di questi verbi, partiamo da un’equazione okay, partiamo da questa equazione che adesso vedi qui scritta, equazione, in realtà non so se sto usando il termine giusto perché il mio vocabolario matematico è un po’ misero se non assente quindi chiedo scusa ai matematici e ai fisici che mi stanno guardando se sto usando la parola sbagliata ma io chiamo sempre questa cosa equazione, se mi sto sbagliando vi prego correggetemi, e dunque partiamo da questa cosa che per adesso chiamiamo equazione, fino a quando poi qualcuno non mi correggerà, e dunque partiamo da questa struttura, questi quattro verbi in italiano sono utilizzati seguendo sempre, sempre, sempre, sempre, sempre questa struttura qui: a X | verbo | Y, quindi in questa struttura abbiamo abbiamo tre blocchi, il primo blocco e rappresentato da a X, il secondo blocco è rappresentato dal verbo, il terzo blocco è rappresentato da y. La struttura di questi verbi può confondere a volte perché, perché a differenza di altri verbi italiani dove il soggetto è sempre messo prima del verbo, giusto, la posizione del soggetto è sempre prima del verbo, io mangio, io vado in palestra, loro si iscrivono in palestra, loro prendono in affitto una casa per le vacanze, invento come sempre le mie frasi bruttissime, quindi normalmente nei verbi normali, chiamiamoli così okay per differenziarli da questo gruppo che oggi noi vediamo, questi verbi normali, con i verbi normali il soggetto dal punto di vista della posizione degli elementi nella frase è sempre messo prima del verbo, ma, ma, ma con questi verbi particolari che sono appunto questi che vediamo qui, questi verbi particolari possono ingannare perché il soggetto non è prima del verbo ma è appunto dopo il verbo. In questa struttura qui il soggetto del verbo che è al centro non è X ma è Y, la posizione del soggetto è sempre dopo il verbo, per questo motivo molto spesso questi verbi ingannano, quindi a X verbo Y, dove in questa struttura il soggetto è la nostra Y, è qui, non è x ma è Y. Dunque se io scrivo questa frase a Marco piacciono le mele, vedi, tu seguendo la struttura dei verbi normali noi siamo spinti a pensare che questo Marco è il soggetto del verbo giusto, perché appunto in italiano con i verbi normali il soggetto è sempre prima del verbo ma con questi verbi speciali ecco chiamiamoli così, con questi verbi speciali il soggetto è a destra del verbo e non a sinistra, è dopo il verbo e non prima del verbo quindi in questa frase il soggetto non è Marco, il nostro soggetto è le mele, ed infatti vedi il verbo piacciono non è alla terza persona singolare come sarebbe se Marco fosse il soggetto, il verbo è alla terza persona plurale proprio perché le mele, femminile plurale, è un nome plurale e dunque vuole, chiama a sé un verbo terza persona plurale e questo ragionamento vale per tutti gli altri verbi di questo gruppo, a Marco interessano le mele, a Marco servono le mele, a Marco sembra la cosa giusta da fare, vedi, con questi verbi, in tutti questi casi il soggetto dei verbi è a destra e non a sinistra, per questo motivo a volte siamo spinti a pensare che Marco o qualsiasi altro elemento che è prima del verbo, siamo spinti a pensare che quello sia il soggetto del verbo ma non è così perché con questi soggetti, con questi verbi specifici il soggetto è a destra, dopo il verbo. Quindi ricapitoliamo, partiamo da questa struttura, tutti questi verbi hanno sempre la stessa struttura, la stessa equazione, a X verbo Y, dove Y è il soggetto del verbo che è sempre dopo questi verbi particolari. E dunque allora, questo a X che cos’è? Questo a X svolge la funzione di oggetto indiretto.

Non ti spiego cos’è l’oggetto indiretto perché l’ho già fatto in un’altra video lezione che ti consiglio di guardare, video lezione che trovi sul nostro sito lernilango.com e che trovi anche sul canale YouTube. Ecco il titolo della video lezione. Se vuoi guardare questa video lezione devi solo cliccare qui. Quindi questo a X nella nostra struttura svolge il ruolo, la funzione di oggetto indiretto del verbo. E cosa possiamo mettere al posto di a X? Al posto di a X, con la funzione di oggetto indiretto del verbo, nella lingua italiana possiamo inserire tre cose, tre elementi: 1. a più nome, a Marco, ad Anna, a mia madre, ai miei amici, a Luca, al gatto, al cane, al dottore eccetera eccetera..; 2. possiamo inserire i pronomi oggetto indiretto atoni, mi, ti, gli, le, ci, vi, gli; e 3. possiamo inserire i pronomi oggetto indiretto tonici, a me, a te, a lui, a lei, a noi, a voi, a loro. Quindi nella nostra struttura qui, okay, che vediamo qui, mettiamo il verbo, mettiamo il soggetto e al posto di questo a X possiamo ogni volta che parliamo inserire una di queste tre opzioni, a più nome, pronomi oggetto indiretto atoni, pronomi oggetto indiretto tonici. Che cosa sono i pronomi oggetto indiretto tonici e atoni? Non te lo spiego adesso perché ho già fatto una video lezione su questo argomento, ho fatto una video lezione in realtà sulla differenza tra i pronomi oggetto diretto atoni e tonici okay, quindi oggetto diretto non indiretto, ma comunque i contenuti che ascolterai in quella video lezione valgono assolutamente al cento per cento anche per i pronomi oggetto indiretto tonici e atoni.

Quindi, quindi come compito ora finisci di guardare la video lezione, poi fai un passo indietro e guarda le due video lezioni che ti ho consigliato prima cioè prima video lezione, che cos’è l’oggetto indiretto in una lingua, seconda video lezione, che trovi sempre sul canale YouTube o sul nostro sito lernilango.com, seconda video lezione dove spiego la differenza tra i pronomi tonici e atoni in italiano, video lezione che puoi guardare facendo un clicchino su questo link che appare adesso.

Io ho finito adesso con la spiegazione dell’argomento di questa settimana, non era difficilissimo ma volevo fare questa video lezione da tantissimo tempo perché appunto è un errore comune, e perché dico che è un errore comune, perché molto spesso sento i miei studenti dire io piaccio le mele, io servo le mele, io interesso questa cosa, vedi questi usi di questi verbi sono sbagliati, quindi mi raccomando ogni volta che le userai tieni a mente questa struttura che abbiamo visto insieme okay, tieni a mente come puoi sostituire gli elementi di questa struttura.

Adesso vai sul nostro sito lernilango.com e fai gli esercizi legati a questo argomento e vedrai che dopo gli esercizi non sbaglierai mai più, lo spero, anche perché abbiamo fatto una promessa, mano sul cuore.

Come sempre se hai delle domande mi raccomando scrivi nei commenti e fammi sapere anche se nella tua lingua madre la struttura di questi verbi è simile all’italiano o diversa dall’italiano, sono molto curiosa di saperlo, perché sono curiosa in generale, ma mi serve anche questo, questo contenuto, mi serve conoscere questo contenuto anche quando insegno a studenti di lingue che hanno una madrelingua diversa dall’inglese e quindi per me è un modo anche per capire meglio i loro errori, quindi vi prego aiutatemi ad insegnare meglio!

Bene, bene, bene, allora grazie per il tuo ascolto e niente ci vediamo il prossimo mese con una nuova video lezione di grammatica e un nuovo argomento da studiare, alla prossima!v

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