L’imperativo di cortesia (formale) in italiano
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
In questa lezione ti parlerò di un errore linguistico che ho commesso in un mio vecchio podcast e ti spiegherò l’utilizzo giusto dell’elemento che ho usato in modo sbagliato.
Buongiorno buongiorno, buonasera o buon pomeriggio caro studiante e cara studiante e bentornato e bentornata in questa classe di italiano dove esploriamo appunto che cosa? Il meraviglioso mondo della mia amata lingua italiana. Oggi, oggi, oggi, di cosa parleremo in questa video-lezione extra della newsletter, oggi vedremo insieme la risposta, approfondiremo insieme la risposta alla sfida della scorsa settimana. La scorsa settimana ti ho inviato quattro estratti, okay, quattro frasi che io ho pronunciato in una delle vecchie video-lezioni all’interno delle quali ho utilizzato l’avverbio DOVE. Ti ho chiesto la scorsa settimana di analizzare, di capire se all’interno di queste frasi io avessi utilizzato correttamente l’avverbio DOVE. La sfida per te era appunto capire se questo utilizzo fosse corretto o no, giusto o sbagliato, in passato avevo già pubblicato un video in cui spiegavo questo utilizzo di DOVE ed infatti molti di voi e molte di voi me l’hanno ricordato, avete infatti dato la risposta giusta citando anche questo video, ma, ma, ma, c’è un ma all’interno di questi estratti, all’interno di queste frasi che io ho pronunciato, perché ci sono due utilizzi, ho utilizzato in due di queste frasi il, l’avverbio DOVE in un modo un po’ ambiguo in realtà , motivo per cui 1. ho voluto fare questa sfida, ho voluto proporti questa sfida, 2. sto facendo questa video-lezione perché non vorrei che anche tu utilizzassi DOVE come l’ho utilizzato io, vedi anche le insegnanti a volte sbagliano o comunque fanno degli usi un po’ anomali di alcune strutture linguistiche, quindi, quindi, quindi, vediamo insieme la risposta alla sfida della scorsa settimana ed analizziamo questo uso un po’ particolare che io ho fatto dell’avverbio DOVE, cerchiamo di analizzarlo insieme. Iniziamo leggendo le quattro frasi, quindi i quattro utilizzi che io ho fatto, ripeto, di questo avverbio DOVE.
Prima frase: non muoverle le mani, sottinteso, dal posto dove dovrebbero appartenere queste mani, numero uno.
Numero due: tieni le tue mani a posto, cioè dove dovrebbero stare;
Numero tre: tenere il cuore nel posto dove appartiene;
Numero quattro: ma lo tenga lì, al posto dove deve stare.
Iniziamo dalla seconda frase, tieni le tue mani a posto cioè dove dovrebbero stare, e dall’ultima, ma lo tenga lì al posto dove deve stare, cioè l’utilizzo di questo DOVE con il, con il verbo stare, come ho già spiegato, infatti ripeto, in molti avete citato questa mia lezioncina, come ho già spiegato in una lezioncina precedente, nell’italiano colloquiale e informale meno curato, di livello un po’ più basso, okay, rispetto all’italiano standard dunque, e ripeto per standard intendo sempre l’italiano corretto, va bene, quindi l’italiano che rispetta un certo standard di uso corretto della lingua, se vuoi approfondire la differenza tra italiano informale e colloquiale e italiano standard ti consiglio di ascoltare l’episodio del podcast che ho pubblicato un po’ di tempo fa e che approfondisce appunto ciò, approfondisce appunto questo tema.
Detto questo torniamo indietro e dicevo che, l’ho già spiegato in questa piccola lezioncina, è molto comune nell’italiano informale e colloquiale e di livello un po’ più basso utilizzare l’avverbio DOVE al posto del pronome relativo, il luogo dove sono nata // il luogo in cui sono nata, il luogo dove sono in questo momento // il luogo in cui sono in questo momento, quindi vedi? Utilizzo l’avverbio DOVE per sostituire il pronome relativo, ovviamente queste due frasi con Dove e con IN CUI significano la stessa cosa, non c’è una differenza di significato, c’è semplicemente una differenza della frase, okay, nella frase, scusami, c’è una differenza nella frase di che cosa? Di livello linguistico, “il luogo dove sono nata” è qui dal punto di vista del livello linguistico, “il luogo in cui sono nata” è qui, invece, dal punto di vista del livello linguistico. DOVE è più comune nell’italiano informale, colloquiale e parlato, IN CUI invece è molto più comune in un italiano più corretto, nell’italiano appunto standard. Ma, ma, ma, attenzione, e qui veniamo al mio utilizzo di DOVE, DOVE sostituisce il pronome relativo, attenzione, ma solo il pronome relativo di luogo IN CUI/A CUI, quindi per esempio “il luogo dove sono/in cui sono”, “la città dove vivo//la città in cui vivo”, “il paese in cui vivo”, “lo stato in cui vivo”, “il continente in cui vivo”, quindi vedi, è sempre un pronome di luogo IN CUI o A CUI, quindi stato in lungo, okay, che significa essere presente in un luogo, perché ricorda il complemento di luogo in italiano può essere di tre tipi, stato in luogo, quindi presenza ferma del corpo in un luogo, moto a luogo, cioè movimento verso luogo, okay, quindi “vado a Roma”, per esempio, ed infine origine, provenienza, vengo da Roma, okay, DOVE sostituisce solamente il pronome relativo che esprime stato in luogo, il luogo dove vivo, vedi, fermo, presente, il luogo in cui vivo, o movimento verso luogo, questa è la città dove dobbiamo arrivare, dove dobbiamo andare, vedi, in questo caso non è stato in luogo ma è movimento verso luogo, quindi il DOVE, ripeto, nell’italiano informale e colloquiale di livello più basso sostituisce il pronome relativo ma solamente quando il pronome relativo è un pronome relativo che esprime il complemento di stato in luogo, okay, e di movimento verso luogo, non di origine. Questo è il luogo dove vengono, assolutamente no, anche in quel caso dovremmo dire “questo è il luogo da dove vengo”, va bene, quindi mettiamo la preposizione DA prima, il DOVE da solo non sostituisce il complemento di provenienza.
Questo è molto importante da dire perché e qui andiamo agli altri due usi che ho fatto dell’avverbio DOVE, quando infatti ho riascoltato il video mi sono fatta tante domande ho detto “ma perché ho utilizzato DOVE In questo modo?”, non muoverle dal posto dove dovrebbero appartenere queste mani, tenere il cuore nel posto dove appartiene, mi sono fatta tante domande e ho detto “ma è giusto questo uso dell’avverbio DOVE? In questo caso DOVE è un complemento di luogo?”.
Dopo aver riflettuto abbastanza su questo argomento mi sono detta che no, in questo caso DOVE non sostituisce un complemento di luogo perché in entrambi i casi noi abbiamo il verbo appartenere okay, e il verbo appartenere non è un verbo che dopo, come per esempio il verbo ANDARE, il verbo VENIRE, il verbo STARE, il verbo VIAGGIARE eccetera eccetera, non è un verbo che come questi verbi vuole dopo un complemento di luogo, ma dopo questo verbo APPARTENERE non chiama un complemento di luogo ma chiama l’oggetto indiretto, appartenere a qualcuno, appartenere a qualcosa, okay? Questa è la mia città , le appartengo, questa è la mia famiglia le appartengo, vedi sto usando LE in questo caso che è il pronome oggetto indiretto, appartengo alla mia famiglia, appartengo alla mia città , ma alla mia famiglia, alla mia città non sono complementi di luogo, sono oggetti indiretti, quindi, quindi, quindi, quindi, quindi, quindi, perché ho usato questo DOVE? Perché ho fatto questo utilizzo?
Innanzitutto non è pienamente corretto questo utilizzo, è un po’ anomalo all’interno di questa frase, quindi mi raccomando con il verbo APPARTENERE non utilizzarlo, però mi sono chiesta perché l’ho utilizzato.
Le risposte potrebbero essere due: la prima, come sai, se non lo sai adesso lo scopri, Il mio compagno è inglese quindi io nella mia vita di tutti i giorni parlo l’inglese e ormai parlo quotidianamente l’inglese da circa quattro anni, quindi è probabile che io abbia tradotto direttamente dall’inglese perché se ci pensi traducendo questa frase in inglese, al posto, metteresti WHERE, no, metteresti DOVE in questo caso, quindi è probabile che io abbia tradotto direttamente dall’inglese e questo significa che forse le due lingue, l’inglese, questa lingua straniera, sta iniziando a sistemarsi in modo strano nel mio cervello insieme alla lingua italiana e mi sta portando a fare degli utilizzi linguistici molto distanti dall’italiano, comunque non molto distanti ma diversi dall’italiano e mi capita, mi sta capitando anche in altri contesti per esempio con l’utilizzo della, con la posizione dell’aggettivo tipo “how cute is this?”, è quindi magari io dico “oh quanto carino è questo?”, e mi capita molto di utilizzare questa struttura, okay, che in italiano non è corretta, in italiano direi semplicemente “mamma mia quanto è carino”, okay, quindi potrebbe essere questa una spiegazione, o potrebbe anche essere un’influenza del mio dialetto, probabile, del mio italiano regionale, probabile, dove appunto c’è un uso molto simile di dove.
Quindi questo, questa spiegazione per dire che non ho fatto un uso pienamente corretto di questo avverbio DOVE con il verbo appartenere, in queste due frasi avrei dovuto dire così “non muoverle dal posto a cui dovrebbero appartenere queste mani”, “tenere il cuore nel posto a cui appartiene”.
Un’altra spiegazione potrebbe essere la presenza di questo nome, e cioè POSTO, dal momento che POST/DOVE sono due paroline che compaiono molto spesso insieme, quindi anche come dire, nel vocabolario di una persona, okay, sono memorizzate quasi come un’unica parola, come una coppia, okay, ferma, fissa, quindi probabile che l’utilizzo della parola POSTO mi abbia spinta ad utilizzare DOVE, quindi anche questa potrebbe essere una spiegazione, ma qualsiasi spiegazione vogliamo dare, io direi che no, con il verbo appartenere non utilizzerei DOVE, perché appartenere chiama l’oggetto indiretto e non chiama l’avverbio, il complemento di luogo, okay, ripeto DOVE sostituisce il pronome relativo, okay, di luogo, stato in luogo, movimento verso luogo, nient’altro, e per capire se abbiamo un complemento di luogo dobbiamo avere anche dei verbi, okay, che dopo chiamano un complemento di luogo, il verbo appartenere non chiama un complemento di luogo ma chiama un oggetto indiretto. Quindi, ho sbagliato, in queste frasi meglio dire “non muoverle dal posto a cui dovrebbero appartenere”, “tenere il cuore nel posto a cui appartiene”.
Bene, caro studiante e cara studiante abbiamo anche corretto questo mio errore, abbiamo anche visto questo argomento piĂą nel dettaglio e niente se hai delle domande io sono qui per te per rispondere a qualsiasi dubbio, noi ci sentiamo la prossima settimana con nuovi contenuti e nuove sfide per te e per me a quanto pare. Grazie per il tuo ascolto, alla prossima!
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
đź“ŚIn questa video-lezione ti spiego come capire quando usare il pronome “tu” e quando usare il pronome di cortesia “Lei” in italiano.
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In questa lezione ti parlerò di un errore linguistico che ho commesso in un mio vecchio podcast e ti spiegherò l’utilizzo giusto dell’elemento che ho usato in modo sbagliato.
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