I suffissi dei nomi della lingua italiana

In questo video vi parlo dei suffissi dei nomi della lingua italiana.

Trascrizione

Ciao a tutti e a tutte benvenuti e benvenute alla lezione di oggi sui suffissi dei nomi della lingua italiana. La scorsa volta abbiamo visto i prefissi dei nomi della lingua italiana oggi invece ci concentriamo sui suffissi,

nello specifico oggi vedremo che cosa è un suffisso, quale funzione Ha un suffisso nella lingua italiana ed infine quali sono i suffissi dei nomi italiani, quali sono cioè i suffissi che possiamo utilizzare per cambiare il significato dei nomi italiani. Incominciamo: per quanto riguarda il primo punto, cioè che cosa è un suffisso, e il secondo punto cioè quale funzione ha un suffisso.

Vi invito a guardare il video della scorsa settimana ‘i prefissi dei nomi’ che trovate sul nostro canale youtube come vedete perché appunto suffissi e prefissi hanno lo stesso ruolo, hanno la stessa funzione nella lingua, e sono la stessa cosa. L’unica differenza che c’è tra suffissi e prefissi è che un prefisso va prima del nome, come potete vedere nella parola precena vedete il prefisso pre- va prima della parola cena, mentre un suffisso lo inseriamo alla fine del nome come ad esempio nella parola casetta, vedete -etta, lo vedremo tra poco, è un suffisso e va alla fine della parola. Comunque entrambi, sia prefissi che suffissi hanno la stessa funzione che è quella di modificare il significato del nome. Per quanto riguarda invece i suffissi dei nomi italiani hanno possono avere diverse funzioni: possono aumentare ad esempio la dimensione del nome o la qualità di un nome, possono attenuare il significato di un nome, possono diminuire il significato di un nome, possono peggiorare il significato di un nome ed infine vezzeggiare. Vedremo ogni punto nello specifico per capire anche meglio il significato di queste parole come ad esempio vezzeggiare. E dunque partiamo dai primi, partiamo cioè dai suffissi che aumentano il significato dei nomi.

Il primo suffisso è questo qui vedete -one -ona, se noi prendiamo la parola naso vedete prendiamo naso, a naso togliamo la -o proprio come un’operazione matematica vedete togliamo la -o e aggiungiamo -one facendo questa operazione matematica otterremo alla fine la parola nasone, è importante come potete vedere togliere l’ultima lettera della parola e poi attaccare il suffisso, non diciamo nasoone con due -o ma nasone togliendo l’ultima lettera. La parola nasone quindi naso con il suffisso -one ha il significato di grande naso, 

-one dunque come suffisso sia al maschile -one che al femminile -ona aumenta la dimensione di un nome, non solo la dimensione perché in questo caso è nasone come grande naso ma aumenta anche come dire la qualità di un nome se io infatti dico parolona non intendo una parola fisicamente grande ma una parola elevata, una parola fuori dall’uso comune, una parola di uso alto e formale ad esempio.

Andiamo avanti e vediamo adesso i suffissi che attenuano il significato del nome. Il suffisso -iccio / -iccia come potete vedere se messo all’interno della parola come malato vedete anche qui abbiamo fatto un’operazione matematica, malato togliamo la -o mettiamo -iccio e otteniamo la parola malaticcio, dunque dicevo se noi inseriamo il suffisso -iccio / -iccia nella parola in italiano attenuiamo, e attenuare significa ridurre l’intensità di qualcosa, quindi in questo caso se io dico malaticcio mi starò riferendo ad una persona un po’ malata, non molto malata ma malaticcia, quindi come potete vedere ho diminuito l’intensità del significato di questo nome. Dunque -iccio ripetiamo attenua la qualità di un nome e attenuare significa rendere meno intenso qualcosa. Passiamo adesso ai suffissi che diminuiscono e incominciamo a vedere -ino / -ina. Partiamo dal nome casa vedete anche qui stessa operazione matematica da casa togliamo -a e inseriamo -ina otteniamo la parola casina e dunque la parola casina ha il significato di piccola casa dunque il suffisso -ina diminuisce la dimensione di un nome ma non soltanto la dimensione fisica ripetiamo come prima per -one / -ona ma anche la dimensione della qualità, quindi se io dico parolina non mi sto riferendo ad una piccola parola fisicamente piccola ma a una parola di come dire di qualità ridotta una parolina ecco non di dimensione ridotta.

Di questo suffisso è importante dire che vedete quando abbiamo una parola come persona che prima della vocale finale ha una -n, quando noi vogliamo aggiungere il suffisso -ino / -ina dobbiamo aggiungere al suffisso -ino / -ina una -c come in questo caso, quindi con le parole che prima della vocale finale hanno una -n togliamo la vocale finale e aggiungiamo -cina, quindi in questo caso diventerà personcina, una personcina è una piccola persona.

Rimaniamo sempre nell’ambito dei suffissi che diminuiscono e vediamo in questo caso il suffisso -etto / -etta, anche in questo caso come il precedente il suffisso -etta ha la funzione di diminuire la dimensione o la qualità di un nome vedete casa stessa operazione matematica casa meno -a più -etta casetta.

Vediamo adesso i suffissi che peggiorano il significato di un nome e partiamo da questo vedete -accio / -accia stessa operazione matematica strada meno -a più -accia uguale stradaccia. Una stradaccia è una strada brutta infatti peggiorare vedete peggiorare significa rendere peggiore la qualità di un nome, se una strada è una strada normale magari anche carina, una stradaccia è una strada con qualità negative è una brutta strada e il suffisso -accia ha proprio questo ruolo nella lingua di trasformare una parola in qualcosa di negativo.

Rimaniamo sempre nell’ambito dei suffissi che peggiorano e vediamone un altro cioè -astro / -astra. Questo caso stessa operazione nella parola poeta ad esempio togliamo -a aggiungiamo -astro e otteniamo la parola poetastro.

Un poetastro è un cattivo poeta quindi anche in questo caso il suffisso -astro / -astra ha la funzione di peggiorare la qualità di un nome.

Passiamo infine ai suffissi che vezzeggiano. Questa è una parola molto interessante penso sia nuova per voi vezzeggiare. Un suffisso che vezzeggia in italiano è questo -uccio / -uccia vedete in questo caso stessa operazione matematica tolgo -o aggiungo -uccio da cavallo ottengo la parola cavalluccio. Cavalluccio è un cavallo piccolo e carino, quindi come potete vedere vezzeggiare significa descrivere la qualità di qualcosa o di qualcuno in modo affettuoso, con affetto, quindi posso dire un cavalluccio o posso dire un bambinuccio ad esempio. Un altro suffisso che vezzeggia in italiano è questo qui -uzzo / -uzza. Partiamo dalla parola, come sempre, via: stessa operazione matematica come potete vedere da via togliamo -a e aggiungiamo -uzza e otteniamo la parola viuzza, anche in questo caso una viuzza è una via piccola e carina e anche in questo caso il suffisso -uzza vezzeggia la qualità di un nome, la qualità del nome via e cioè descrive questa qualità in modo affettuoso con affetto appunto.

Siamo arrivati alla conclusione e come sempre arriviamo alla conclusione della lezione con delle domande. La prima domanda è: come scrivere un nome con un suffisso? A differenza dei prefissi il suffisso è sempre unito alla parola dunque senza trattino come potete vedere qui non possiamo scrivere vi- e poi staccato -uzza no questa non è una forma possibile quindi quando utilizziamo i suffissi dobbiamo sempre unire i suffissi alla parola senza trattino.

La seconda domanda è: posso creare tutte le parole che voglio con i suffissi? Come sempre in teoria sì, in pratica è sempre meglio controllare il vocabolario treccani perché vi faccio vedere ci sono casi come ad esempio la parola mano no io posso dire mano il nome neutro manina una mano piccola, manona una mano grande, ma non posso dire manetta ad esempio per riferirmi ad una mano piccola perché come potete vedere la parola manetta ha un altro significato nella lingua italiana, quindi quando create un nome con un suffisso controllate sempre il vocabolario perché magari state creando una parola che ha un significato diverso nella lingua italiana quindi come in questo caso manetta non significa piccola mano ma significa come leggete leva per il comando a mano. Dunque siamo arrivati alla fine anche di questa lezione vi ringrazio per l’ascolto e ci sentiamo alla prossima.

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