L’imperativo di cortesia (formale) in italiano
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
In questa lezione vi spiegherò la differenza in italiano tra i pronomi OGGETTO DIRETTO atoni e tonici.
Ciao a tutti e a tutte e come sempre bentornati e bentornate sul nostro canale!
Nella lezione di oggi vi spiegherò la differenza in italiano tra i pronomi oggetto diretto atoni e tonici, quindi vi spiegherò qual è in italiano la differenza tra i pronomi tonici, quindi me, te, lui, lei, noi, voi, loro e i pronomi atoni dunque mi, ti, lo, la, ci, vi, li, le. In italiano infatti dire ‘lo incontro’ o ‘incontro lui’ non è la stessa cosa, non significa la stessa cosa.
Nella lezione di oggi vedremo proprio questo, vedremo cioè qual è la differenza, qual è la sfumatura di significato diversa che diamo alla frase se diciamo ‘lo incontro’ o se diciamo ‘incontro lui’.
La lezione di oggi è una lezione di grammatica avanzata, in questa lezione vi spiegherò semplicemente la differenza tra i pronomi oggetto diretto atoni e tonici e dunque non vi spiegherò che cosa sono i pronomi oggetto diretto, non vi spiegherò come usarli in italiano, non vi spiegherò queste cose ma vi parlerò semplicemente della differenza tra tonici e atoni perché questa differenza viene studiata va studiata ad un livello C1, quindi se ancora non avete studiato i pronomi oggetto diretto tonici e atoni, argomento che è questo di un livello B2, la lezione di oggi sarà un po’ difficile per voi,
Comunque farò un piccolo riassunto cioè riassumerò brevemente che cosa sono i pronomi oggetto diretto, non sarà una lezione approfondita ma farò comunque un piccolo riassunto di questo punto, ed infatti questo sarà il primo punto che vedremo oggi in questa video lezione, nel secondo punto, nella seconda parte della video lezione vi spiegherò che cosa significa pronome atono e pronome tonico ed infine nell’ultima parte parleremo della differenza tra pronomi atoni e pronomi tonici partendo da alcuni esempi.
Quindi incominciamo, mettiamoci al lavoro e partiamo da un piccolo riassunto, che cosa sono i pronomi oggetto diretto in italiano.
I pronomi oggetto diretto sono dei pronomi innanzitutto quindi come ho già avuto modo di dire in altre elezioni, ripeto sempre perché è sempre bene ripetere, meglio tanto che poco quando si parla di imparare la grammatica, quindi come pronomi i pronomi oggetto diretto sostituiscono nella frase successiva un elemento della frase precedente benissimo.
Quando i pronomi oggetto diretto nella frase successiva sostituiscono un elemento della frase precedente trasformano questo elemento sostituito nell’oggetto del verbo della seconda frase.
Quindi facciamo un esempio così vediamo più nello specifico. Allora: ‘Marco è arrivato’ frase (x), ‘e l’ho salutato’ frase (y).
Nella frase (x) vediamo che ,Marco è il soggetto del verbo è arrivato, nella frase (y) l’ho salutato il soggetto del verbo ho salutato sono io, io ho salutato, LO, apostrofato in questo caso, è il pronome oggetto diretto in questa seconda frase. Nella frase (y) il pronome oggetto diretto ha trasformato Marco nell’oggetto della frase quindi per non ripetere Marco nella frase (y) interviene nella lingua il pronome oggetto diretto che ha appunto questa funzione di sostituire l’elemento precedente per non ripetere questo elemento nella frase successiva e quindi ripetiamo per non dare alla lingua quella quella ripetitività perché altrimenti ‘ho incontrato Marco, ho salutato Marco, ho parlato con Marco’, Marco, Marco, Marco, Marco troppe volte Marco non va bene troppe volte Marco, RIPETITIVO, e qui arrivano i pronomi.
Dunque ripetiamo, la funzione del pronome oggetto diretto è di sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente e quando sostituisce il pronome l’elemento della frase precedente trasforma questo elemento nell’oggetto del verbo della frase successiva.
Se non sapete che cos’è un oggetto, se volete approfondire questo argomento vi consiglio di guardare il nostro video che abbiamo pubblicato un po’ di tempo fa intitolato ‘il soggetto e l’oggetto’.
In questa lezione sempre di grammatica avanzata spiego la differenza in italiano tra soggetto e oggetto, è una lezione di grammatica avanzata ma troverete i sottotitoli in inglese e in portoghese quindi con un po’ di sforzo tutti i livelli possono guardare questa video lezione.
Passiamo adesso invece al secondo punto della video lezione di oggi e cioè vediamo che cosa significa pronome atono e che cosa significa pronome tonico.
Semplicemente, è molto facile, un pronome tonico è un pronome con l’accento, un pronome atono è un pronome senza accento. Mi, ti, lo, la eccetera sono pronomi atoni perché non hanno l’accento, invece me, te, lui, lei eccetera sono pronomi tonici perché hanno l’accento, quindi quando pronunciamo MI vedete non ha molta forza questa parola, se invece dico ME, guardate innanzitutto come apro di più la bocca e come si sente di più l’accento in questo caso ok?Quindi la differenza è semplicemente che da un lato non abbiamo l’accento dall’altro invece abbiamo l’accento su questi pronomi.
Oltre all’accento sostanzialmente il significato di questi due pronomi è lo stesso il significato non cambia ma quando inseriamo questi pronomi all’interno della frase, la scelta di MI o ME cambia il significato, la sfumatura di significato della frase.
Dunque ripeto non hanno significati diversi, i pronomi significano la stessa cosa, la differenza è nella sfumatura di significato che danno alla frase.
Ma passiamo agli esempi così vediamo nello specifico di cosa stiamo parlando partiamo da queste due frasi: ‘Marco è arrivato e mi ha salutata’, (1), ‘Marco è arrivato e ha salutato me’, (2).
Allora la prima frase significa semplicemente che Marco è arrivato e mi ha salutata, quindi descrive l’azione fatta da Marco di arrivare in un luogo e di salutarmi semplicemente, sto descrivendo sto raccontando questa azione fatta da Marco.
Ma nella seconda frase il significato non è lo stesso non sto solo descrivendo un’azione fatta da Marco di arrivare e salutarmi, sto anche descrivendo, ma la seconda frase significa che Marco è arrivato e tra le tante persone che c’erano ha salutato proprio ME e non gli altri, ha salutato ME. Quindi vedete che quando usiamo il pronome tonico creiamo un contrasto quindi ha salutato me e non gli altri crea un contrasto tra l’oggetto, il pronome oggetto e altri elementi, quindi mentre nel primo caso stavo solo descrivendo un azione di Marco un’azione fatta da Marco nel secondo caso descrivo certamente ma creo un contrasto.
Ma facciamo adesso altri esempi immaginiamo che sto parlando con una mia amica di un’altra mia amica, dico a questa mia amica ‘guarda Chiara, oggi Alessia mi ha chiamata’: sto dicendo alla mia amica Chiara che la nostra amica Alessia mi ha semplicemente chiamata, sto descrivendo un’azione.
Ma se io dico a chiara Chiara ‘oggi Alessia ha chiamato me’, non sto semplicemente dicendo a Chiara che Alessia mi ha chiamata, ma le sto dicendo che sono sorpresa che ha chiamato proprio me perché di solito magari chiama Chiara e non chiama me, quindi vedete anche in questo caso sto creando un contrasto non sto semplicemente descrivendo un azione ma creo un contrasto.
Ma facciamo un altro esempio con l’imperativo e con il verbo amare: se io dico a qualcuno ‘amami!’ usando l’imperativo sto ordinando a questa persona di amarmi, come dire, o sto implorando questa persona di amarmi, ‘ti prego amami, amami in questo momento’ ok?
Ma se io dico ‘ti prego ama me’, in questo caso sto chiedendo all’altra persona di amare me e di non amare un’altra persona, cioè devi amare proprio me, non devi amare l’altra persona, ma devi amare me.
E ovviamente quello che abbiamo detto non vale solo per i pronomi MI e ME ma vale anche per tutti gli altri pronomi, quindi per TI e TE, per LO e LUI, per LA e LEI, per CI e NOI, per VI e VOI, per LORO e LI maschile, per LORO e LE femminile, quindi il discorso che ho fatto fino ad ora vale per tutti i pronomi non soltanto per MI e ME, quindi posso dire ‘amami’ o ‘ama me’, ma posso dire anche ‘amati’ ho ‘ama te’, per esempio posso anche dire ‘amala’ o ‘ama lei’ va bene?
Quindi tutti gli esempi che abbiamo visto prima possiamo sostituire MI e ME con tutti gli altri pronomi.
Dunque ricapitoliamo la differenza principale tra i pronomi atoni e i pronomi tonici è che i pronomi atoni sono usati per descrivere una determinata azione, i pronomi tonici invece sono usati per creare un contrasto; la seconda differenza è che i pronomi tonici vanno dopo il verbo come vedete ‘ha chiamato me’ invece i pronomi atoni vanno prima del verbo ‘mi ha chiamata’.
Ovviamente i pronomi atoni come già sapete quando abbiamo l’infinito, il gerundio, e l’imperativo, vanno sempre all’interno del verbo quindi ‘amami’ come abbiamo visto imperativo, ‘amandomi’ gerundio all’interno del verbo, ‘amarmi’ infinito all’interno del verbo. Questo forse lo avete già studiato.
I pronomi tonici invece vanno sempre dopo il verbo non importa se abbiamo l’imperativo, il gerundio, l’infinito i pronomi tonici vanno sempre dopo quindi, ‘amando me’, ‘ama me’, ‘amare me’ e tutti gli altri verbi, questa è un’altra differenza tra questi due pronomi.
Bene io ho concluso con questa video lezione mi raccomando se avete domande come sempre non esitate a chiedere, potete scrivermi nei messaggi e spero che tutto è stato chiaro. Come sempre trovate gli esercizi per esercitarvi su questo argomento su Lernilango.com.
Io vi ringrazio per il vostro ascolto e vi auguro una splendida giornata ci sentiamo alla prossima settimana ciao!
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
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