Approfondimento sul passato prossimo in italiano
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
In questa lezione ti spiegherò come formare il PASSATO PROSSIMO quando prima del passato prossimo abbiamo un pronome oggetto diretto.
Ciao caro e cara e bentornato o bentornata sul nostro canale o, solito ritornello, benvenuto e benvenuta se questa è la prima volta che guardi un nostro video sul canale di LerniLango.
Eccoci qui con la nostra lezione di grammatica del mese di marzo, su cosa ci concentreremo questo mese di marzo? Su quale argomento grammaticale? Se ricordi lo scorso mese ho pubblicato un video sui modali al passato prossimo, cioè come formare il passato prossimo dei verbi modali. Questa settimana rimaniamo in tema passato prossimo, sì continuiamo con questo argomento, beh continuiamo con questo argomento perché il passato prossimo è un argomento che ha tante sfumature, e devo dire che non è l’unico argomento della grammatica italiana ad avere tante sfumature, e quindi noi che siamo una community di precisini e precisine che cosa facciamo? Analizziamo tutte le sfumature di questo argomento e dunque anche questo mese ci concentriamo su un argomento legato al passato prossimo. Perché ho usato la parola precisini e precisine? Perché il mio metodo si chiama precisina, se ancora non lo hai scaricato ti consiglio di andare sul nostro sito lernilango.com e nella home troverai tutte le informazioni per scaricare il mio metodo precisina, un metodo in nove passi che ti aiuterà a raggiungere, se lo seguirei con disciplina, un livello avanzato di italiano.
E dunque vediamo qual è l’argomento di oggi legato al passato prossimo. Nella lezione di oggi vedremo cosa succede al passato prossimo quando prima del passato prossimo mettiamo i pronomi oggetto diretto. Nello specifico nella lezione di oggi vedremo innanzitutto che cosa è un pronome per capire qual è la funzione nella lingua di questi elementi linguistici, vedremo quali sono i pronomi oggetto diretto della lingua italiana, ed infine vedremo cosa succede al passato prossimo in italiano quando prima del passato prossimo mettiamo un pronome oggetto diretto.
E dunque finite le informazioni rimbocchiamoci le maniche e iniziamo subito con la nostra lezione di grammatica del mese, prendi carta e penna e inizia a prendere appunti, prendi anche un bel caffè o una tisana o un bicchiere di vino perché no, quando facciamo qualcosa di piacevole è anche più semplice studiare, no? Io ho già bevuto il mio caffè.
Iniziamo dunque, e iniziamo subito dal primo punto di questa video lezione, vediamo cioè insieme che cosa sono i pronomi, qual è cioè all’interno della lingua la funzione dei pronomi.
Già il loro nome ci fa intuire un po’ qual è la funzione di questi elementi linguistici, pronome, pro, nome, che significa al posto del nome, dunque capiamo subito che il pronome è appunto un elemento linguistico che utilizziamo in una frase al posto del nome, e vediamo nello specifico che cosa significa.
La funzione di un pronome nella lingua è infatti quella di sostituire, ricordi al posto di, la funzione di un pronome è quella di sostituire – attenzione – nella frase successiva un elemento della frase precedente: vedo Marco, frase precedente, e lo saluto, frase successiva, lo pronome sostituisce in questa frase successiva un elemento della frase precedente, un nome della frase precedente nel nostro caso, Marco. La funzione di un pronome ripetiamo dunque è quella di sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente, perchĂ© senza i pronomi la lingua sarebbe molto molto ripetitiva. Guarda infatti la differenza tra un testo senza pronomi e un testo con i pronomi. Testo senza pronomi: ogni volta che vedo Marco, saluto Marco, ascolto Marco con piacere e invito Marco a prendere un caffè. Testo con i pronomi: ogni volta che vedo Marco, lo saluto, lo ascolto con piacere e lo invito a prendere un caffè. Vedi la differenza? Nel testo senza pronomi la lingua suona eccessivamente ripetitiva, Marco, Marco, Marco, Marco, Marco, Marco, nel testo con i pronomi invece abbiamo eliminato questo elemento di ripetitivitĂ , non ho ripetuto il nome Marco 500 volte ma ho sostituito il nome Marco con il pronome lo.
Quindi ricapitoliamo tutto quanto, il pronome è un elemento linguistico che ha l’obiettivo di sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente per evitare che la lingua suoni eccessivamente ripetitiva. Quando il pronome sostituisce nella frase successiva un elemento, un nome in questo caso della frase precedente, questo pronome – attenzione a questa parte – per il verbo della frase successiva può avere funzioni diverse: può avere funzione di soggetto, può avere funzione di oggetto diretto, può avere funzione di oggetto indiretto. Prendiamo questa prima frase: conosco Marco, lui è una brava persona, conosco Marco, frase precedente, lui è una brava persona, frase successiva. Come vedi il pronome lui sostituisce nella frase successiva un nome della frase precedente, il nome in questo caso è sempre Marco, e come vedi lui nella frase successiva ha la funzione di soggetto per il verbo della frase successiva, quindi questa come vedi è una prima funzione che il pronome può avere per il verbo della frase successiva, nella lezione di oggi a noi interessa conoscere e studiare la funzione di oggetto diretto del pronome rispetto al verbo della frase successiva, quindi conosco Marco lui è una brava persona, il pronome lui in questa frase successiva come vedi è il soggetto del verbo essere, chi è una brava persona, lui è una brava persona, lui soggetto del verbo della frase successiva, nella lezione di oggi però a noi NON interessa conoscere i pronomi soggetto, giusto? A noi interessa conoscere i pronomi oggetto diretto della lingua italiana, quei pronomi cioè – apri le orecchie e prendi appunti – quei pronomi cioè che sostituiscono nella frase successiva un nome della frase precedente, e che hanno nella frase successiva, per il verbo della frase successiva, la funzione di oggetto diretto, pronomi che dunque, ripeto, sostituiscono il nome della frase precedente nella frase successiva e che sono poi per il verbo della frase successiva l’oggetto diretto, ogni volta che incontro Marco lo saluto, lo pronome oggetto diretto sostituisce nella frase successiva il nome Marco della frase precedente, e per il verbo saluto della frase successiva non è soggetto come nella frase di prima, ricordi, ma è oggetto del verbo, il soggetto del verbo della frase successiva sono io, io saluto Marco, lo saluto. In questa lezione non ti spiegherò in modo approfondito che cos’è l’oggetto diretto perchĂ© ho fatto questo in una lezione precedente che ti consiglio di guardare, perchĂ© se non guardi in modo approfondito questa lezione non potrai capire pienamente questa lezione di oggi, per andare avanti in questa lezione di oggi ti basta sapere che l’oggetto diretto e il chi, che cosa di un verbo: mangio, che cosa, una pizza, una pizza, che cosa uguale oggetto diretto; incontro, chi, Marco, Marco, chi, oggetto diretto: sogno cose belle, sogno cosa, cose belle, cose belle, cosa, oggetto diretto. Quindi vedi il chi e il cosa del verbo sono gli oggetti diretti, ogni volta che incontro Marco lo saluto, saluto chi? Io chi saluto? Io saluto Marco, lo saluto, lo oggetto diretto, quindi per adesso questo è tutto ciò che ti serve per andare avanti. Se vuoi approfondire la conoscenza dell’oggetto diretto ti consiglio di guardare la video-lezione precedente dove spiego in modo approfondito che cos’è l’oggetto diretto, qual è la sua funzione. Quindi ricapitoliamo per l’ultima volta quello che abbiamo visto fino ad ora, abbiamo visto che la funzione di un pronome in una lingua è quella di sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente, un nome della frase precedente per evitare che la lingua suoni ripetitiva; quando il pronome nella frase successiva sostituisce un nome della frase precedente per il verbo della frase successiva questo pronome può avere funzioni diverse, può avere funzione di soggetto, può avere funzione di oggetto diretto, può avere funzione di oggetto indiretto. A noi oggi interessa il pronome che ha funzione di oggetto diretto, e che è cioè il chi, che cosa del verbo, incontro chi, Marco, lo incontro, incontro chi, Marta, la incontro eccetera eccetera.
Vediamo adesso invece quali sono i pronomi oggetto diretto della lingua italiana: mi, ti, lo, la, ci, vi, li, le, lo maschile singolare, la femminile singolare, li maschile plurale, le femminile plurale. Incontro Marco e lo saluto, lo sostituisce Marco maschile singolare; incontro Marta e la saluto, la sostituisce Marta femminile singolare; incontro Marco e Luca e li saluto, li sostituisce Marco e Luca maschile plurale, incontro Marta ed Elena e le saluto, le sostituisce Marta ed Elena femminile plurale. Quindi questi sono i pronomi oggetto diretto della lingua italiana. Vediamo adesso dunque cosa succede al passato prossimo quando prima del passato prossimo mettiamo un pronome oggetto diretto. Partiamo dal presupposto che possiamo trovare i pronomi oggetto diretto solamente con i verbi che al passato prossimo hanno l’ausiliare avere, con i verbi che dunque usano il verbo avere per formare il passato prossimo e non i verbi che usano il verbo essere, quindi troveremo i pronomi oggetto diretto prima del passato prossimo con verbi come ho cantato, ho mangiato, ho sognato, ho incontrato, ho salutato eccetera. Dunque, vedi, con verbi tutti, con tutti i verbi che hanno il verbo avere per formare il passato prossimo. Come sai quando formiamo il passato prossimo con il verbo avere, il participio, dunque la seconda parola del passato prossimo, finisce termina sempre in -o: ho cantato, hai cantato, ha cantato, abbiamo cantato, avete cantato, hanno cantato, vedi, il participio termina, finisce sempre in -o, a differenza dei verbi che prendono il verbo essere, sono andata femminile, sono andato maschile, siamo andati maschile plurale, siamo andate femminile plurale.
Dunque con i verbi che al passato prossimo hanno l’ausiliare avere, il participio, la seconda parola del passato prossimo è sempre in -o: ma guarda un po’ cosa succede quando prima del passato prossimo dei verbi che hanno avere nel passato prossimo, guarda cosa succede quando prima di questi verbi mettiamo un pronome oggetto diretto. Mi ha salutato, mi maschile singolare, mi ha salutata, mi femminile singolare, ti ha salutato, ti maschile singolare, ti ha salutata, ti femminile singolare, lo ha salutato, maschile singolare la ha salutata, femminile singolare, ci ha salutati maschile plurale, ci ha salutate, femminile plurale, vi ha salutati, maschile plurale, vi ha salutate, femminile plurale, li ha salutati, maschile plurale, le ha salutate, femminile plurale. Come vedi quando abbiamo un pronome oggetto diretto prima del passato prossimo il participio diventa come un camaleonte, camaleonte questo animaletto qui, diventa come un camaleonte, cioè prende il genere e il numero del pronome oggetto diretto, li ha salutati, li maschile plurale, salutati maschile plurale, perché come un camaleonte il participio passato prende genere e numero del pronome li maschile plurale, e lo stesso con il femminile le ha salutate, il participio salutate come un camaleonte prende genere e numero del pronome le femminile plurale.
Dunque ecco cosa succede al passato prossimo quando prima del passato prossimo mettiamo un pronome oggetto diretto, il participio del passato prossimo si comporta come un camaleonte, prende cioè genere e numero del pronome oggetto diretto.
Piccolo approfondimento: quando prima del passato prossimo mettiamo il pronome oggetto diretto terza persona singolare maschile LO e terza persona singolare femminile LA, la forma sarà questa: l’ho salutato, l’ho salutata, vedi tolgo la
-o, apostrofo, l’ho salutato, qui invece tolgo la -a, rimuovo la -a, da LA, apostrofo l’ho salutata. Questa cosa succede solo con il singolare, non succede con i pronomi oggetto diretto terza persona plurale, li ho salutati corretto, non posso dire l’ho salutati con il plurale, questo è sbagliato, le ho salutate corretto, e in questo caso non posso dire l’ho salutate, questo è sbagliato, e attenzione, anche queste forme m’ha salutato, emme apostrofo, t’ha salutato, c’ha salutato, v’ha salutato eccetera, tutte queste forme sono sbagliate, mettiamo l’apostrofo togliamo la vocale al pronome solamente con i pronomi di terza persona singolare, lo è la e non con gli altri, mi raccomando non fare questo errore. Bene, lezione finita, spero che sia stato tutto chiaro mi raccomando se hai delle domande scrivi nei commenti e soprattutto fai gli esercizi di grammatica legati a questo video che ti aiuteranno a fissare meglio la regola grammaticale di cui abbiamo parlato oggi. Bene io non ho altro da aggiungere, ti saluto, ti ringrazio per l’ascolto e ci sentiamo la prossima con una nuova lezione di grammatica, ciao!
In questo video rispondo alla domanda di una di voi su alcuni usi particolari del PASSATO PROSSIMO in italiano.
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đź“ŚIn questa video-lezione ti spiego la concordanza con il condizionale presente e passato in italiano.
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