L’imperativo di cortesia (formale) in italiano
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
Questo video esplora l’uso del pronome “Lei” in italiano, considerato un modo formale di rivolgersi a qualcuno. Il video fornisce indicazioni su quando utilizzare “tu” (informale) e quando utilizzare “Lei” (formale) in base a quattro fattori chiave:
1. Contesto:
2. Simmetria/Asimmetria della relazione:
3. Vicinanza/Distanza della relazione:
4. EtĂ :
Il video sottolinea che, sebbene queste siano linee guida generali, ogni situazione è unica e potrebbe richiedere di considerare fattori aggiuntivi. Il video fornisce esempi di scenari diversi (es. chiedere informazioni su un treno, ordinare un caffè al bar) e analizza come i quattro fattori influenzano la scelta tra “tu” e “Lei”.
Il video conclude discutendo il pronome “voi” come opzione formale in regioni e fasce d’etĂ specifiche, in particolare nell’Italia meridionale. Sottolinea che, sebbene “voi” sia accettabile in questi contesti, è importante essere consapevoli della sua natura regionale e legata all’etĂ .
Punti aggiuntivi:
Quando dare del tu e quando dare del Lei in italiano, quando cioè utilizzare il pronome tu di seconda persona o il pronome di cortesia Lei. Questo è un argomento che crea sempre delle incertezze negli studenti e nelle studentesse straniere di lingua italiana poiché appunto questo argomento linguistico è strettamente legato con la cultura italiana, nello specifico con quella parte della cultura che riguarda le interazioni tra persone. Infatti, a cosa serve studiare il pronome di cortesia Lei? Serve a poter interagire nel modo giusto in base al contesto con gli italiani, perché ricordiamo che le interazioni tra persone sono strettamente legate alla cultura di appartenenza, non si interagisce nello stesso modo in tutte le parti del mondo, in questo video chiariremo insieme una volta per tutte l’utilizzo del pronome di cortesia Lei e capiremo quando usare il tu, quando dare del tu, e quando dare del Lei in italiano. Inizia il mese dei viaggi in Italia, inizia quella che Luigi Barzini nel suo bellissimo libro, “Gli italiani. Vizi e virtù di un popolo”, chiama la pacifica invasione dei turisti in Italia. Maggio apre le porte all’invasione pacifica di turisti da tutte le parti del mondo, tu che mi ascolti molto probabilmente hai già organizzato il tuo viaggio in Italia, quando si viaggia in Italia si ha bisogno di sapere come interagire nel modo giusto con gli italiani. Il mese di maggio qui sul mio canale, @linguaitalianainsieme, è dedicato interamente al viaggio in Italia, nei primi due video di questo mese parleremo di due strutture linguistiche importantissime, fondamentali, per poter interagire nel modo giusto in Italia, e cioè il pronome tu e il pronome di cortesia Lei, e l’imperativo, una struttura linguistica utilizzata per compiere delle azioni linguistiche come ad esempio dare ordini, dare indicazioni, dare istruzioni, azioni che noi compiamo con la lingua quando siamo in Italia. Ti invito a venire sul mio canale @linguaitalianainsieme, ad iscriverti, attivare la campanella, per essere sempre aggiornato e aggiornata sulle pubblicazioni di questo mese, ripeto dedicato al viaggio in Italia per chi parla ovviamente italiano, e per chi quindi viene in Italia anche soprattutto tutto per interagire con le persone del luogo. Per avere informazioni ancora più approfondite sul programma di studio del mese di maggio qui in questa scuola digitale, @linguaitalianainsieme, ti consiglio di andare sul mio sito LerniLango.com e di iscriverti alla newsletter. Quindi bando alle ciance ed iniziamo subito con lo studio.
Definizione del pronome di cortesia Lei: come capire quando utilizzare il tu, quando dare del tu e quando dare del Lei, piccola parentesi sul pronome di cortesia voi: questi sono i contenuti del video di oggi.
Per gli abbonati e le abbonate al canale YouTube e a Patreon sono disponibili degli esercizi per fare pratica, per mettere dunque in pratica tutto quello che ti spiegherò in questo video, e dunque iniziamo, e partiamo dal primo punto, cerchiamo di definire insieme il pronome di cortesia.
Il pronome di cortesia è un pronome di seconda persona utilizzato in italiano per riferirsi a qualcuno in modo appunto cortese, in modo appunto gentile. Questi sono i pronomi della lingua italiana: io, tu/lei, lui/lei, noi, voi, loro. Come vedi il pronome di cortesia Lei è un pronome di seconda persona ed è diverso dal lei femminile, pronome di terza persona singolare, perché se il Lei di cortesia, di solito scritto con la lettera maiuscola, è utilizzato per riferirsi, parlare, rivolgersi direttamente alla persona con cui stiamo parlando, quindi a una persona che è di fronte a noi, tu, Lei cortese, il pronome di terza persona lei con la lettera minuscola è utilizzato per rivolgersi a una persona che è lontana da noi, e che quindi non sta parlando direttamente con noi, con cui non stiamo interagendo direttamente. Signora, lei è molto gentile: la signora con cui parlo è di fronte a me, io sto parlando direttamente con lei, ma poiché appunto voglio essere cortese, voglio essere educata, mi rivolgo a lei con il pronome di cortesia Lei, che è esattamente come il tu, quindi la funzione è la stessa del tu, nel senso che la utilizziamo per rivolgerci a qualcuno di fronte a noi, cambia il valore, perché il tu è informale, il Lei invece è più formale, e vedremo subito che cosa significa. Quindi mi raccomando attenzione a questa differenza: il Lei con la lettera maiuscola, pronome di cortesia, è diverso dal pronome lei con la lettera minuscola di terza persona singolare, Lei signora di fronte a me, lei quella ragazza lontano da me, terza persona singolare. Quindi utilizziamo il pronome di cortesia per rivolgerci a qualcuno. La domanda a cui rispondere adesso è: come capire in italiano quando utilizzare il tu, se parliamo con qualcuno, e quando utilizzare il Lei di cortesia, sempre se parliamo con qualcuno. Qual è la differenza tra dire “signora, come stai?” e “signora, come sta?”, cosa cambia tra queste due frasi, come faccio io che parlo l’italiano a capire se utilizzare il tu o utilizzare il Lei?
La scelta, ascoltami bene, dipende da quattro fattori principali: 1. il contesto; 2. la simmetria o asimmetria del rapporto tra i due interlocutori; 3. la vicinanza o distanza nella relazione tra i due interlocutori; 4. l’età .
Analizziamo il primo, il contesto, cosa intendiamo per contesto? Intendiamo il luogo in cui avviene la comunicazione, in cui avviene lo scambio tra le due persone: un ospedale è un contesto specifico, un’università è un contesto specifico, un bar è un contesto specifico, un tavolo al ristorante è un contesto specifico, quindi il contesto è il luogo semplicemente dell’interazione. Ci sono contesti informali, come può essere un bar, come può essere un ristorante, come può essere un parco ad esempio, quindi anche uno spazio aperto è un contesto, e ci sono contesti più formali come un ospedale, come la banca, come ad esempio l’università , eccetera eccetera.
In merito al secondo punto invece, la simmetria o l’asimmetria nella relazione che c’è tra i due interlocutori riguarda diciamo la posizione sociale di questi due interlocutori: se io sto parlando con una mia amica, tra noi c’è una relazione simmetrica, cioè siamo allo stesso livello; se sto parlando con un professore universitario c’è asimmetria nella relazione tra me e il professore, perché appunto il professore è in una posizione superiore, diversa, superiore alla mia, quindi c’è un rapporto asimmetrico. Gli esempi che potremmo fare su rapporti simmetrici e asimmetrici sono tantissimi, le varianti infinite ovviamente, perché tra simmetrico e asimmetrico c’è al centro una serie di alternative vastissima, tra un genitore e un figlio, in base all’educazione che il genitore ha dato, ci può essere un rapporto simmetrico o ci può essere un rapporto asimmetrico, ma anche tra uno studente e un professore, in base a come il professore ha voluto impostare il rapporto ci può essere un rapporto simmetrico e asimmetrico, in un bar anche ad esempio, con il proprietario di un bar, al lavoro anche ci può essere essere un rapporto simmetrico e asimmetrico, dipende qual è la politica del luogo di lavoro, che tipo di gerarchia si vuole instaurare nel mondo del lavoro, quindi le varietà sono tantissime, ma questo della simmetria e dell’asimmetria è un fattore da prendere in considerazione quando si inizia una conversazione e si vuole interagire con qualcuno.
Il terzo punto riguarda la vicinanza o la distanza nella relazione, cioè qual è il grado di intimità con la persona con cui sto parlando, è una persona che conosco bene, è un’amica, è un familiare, è un conoscente intimo o è una persona che non conosco, con cui non ho un rapporto o con cui ho un rapporto strettamente professionale ad esempio? Quindi con una mia amica la vicinanza può essere molto forte, con un impiegato in banca c’è una certa distanza, a meno che io non conosca questo impiegato della banca da circa 20 anni, quindi tra noi c’è una vicinanza maggiore, tra insegnante e studente, ovviamente con i miei studenti e le mie studentesse non c’è, non ho con tutti lo stesso rapporto di vicinanza e lontananza, con alcuni siamo molto vicini, con altri invece c’è un rapporto più formale, c’è minore intimità , minore conoscenza, quindi questo anche è un elemento da considerare. L’ultimo riguarda l’età : la persona con cui sto parlando è più giovane o più grande di me? In base all’età del mio interlocutore io imposterò un’interazione di tipo diverso.
Sulla base di questi quattro fattori noi capiamo e decidiamo in una conversazione, in un’interazione con un’altra persona, se utilizzare il tu o utilizzare il Lei.
In contesti formali, come può essere l’università , in italiano si tende ad utilizzare il Lei, il pronome Lei; in contesti informali il pronome tu, quindi al bar, al supermercato, quando andiamo a prendere un gelato.
Quando il rapporto è simmetrico, quindi siamo allo stesso livello, si dà del tu, quando il rapporto è asimmetrico si dà del Lei.
Quando la relazione è vicina, stretta, in italiano si dà del tu, quando invece c’è distanza nella relazione, quindi non c’è confidenza, non c’è intimità , non conosciamo questa persona, si dà del Lei.
Alle persone piĂą giovani di noi diamo del tu, alle persone piĂą grandi di noi diamo del Lei.
Queste sono le regole da seguire, ma ogni situazione comunicativa ha le sue specificitĂ , quindi per esempio prendiamo questa situazione: siamo nel treno e dobbiamo chiedere informazioni al controllore sul treno in merito alla prossima fermata.
Partiamo dal primo punto, contesto: è un contesto formale o un contesto informale? Quello del treno è un contesto più informale quindi dovremmo dare del tu, però la relazione è asimmetrica, perché il controllore non è nostro amico, è un funzionario pubblico con un ruolo specifico, quindi automaticamente la relazione diventa asimmetrica. Allora dobbiamo dare del Lei. Abbiamo confidenza con questo controllore? Se è la prima volta che lo incontriamo diamo del Lei, se invece è il controllore che ogni giorno per andare al lavoro incontriamo sul treno, e quindi conosciamo, possiamo dare del tu.
Il controllore è giovane? Perché adesso soprattutto su Trenitalia in Italia ci sono tantissimi controllori molto giovani, se è giovane non è sbagliato dare del tu, se invece vediamo che è più grande di noi meglio dare del Lei. Vedi, è un contesto comunicativo specifico, ma le variabili possono essere tantissime, quindi tu ogni volta che sei in un determinato contesto parti da questi quattro punti, questi quattro fattori e cerchi di analizzare la situazione, in base all’analisi capirai benissimo quale pronome utilizzare.
Altro contesto, siamo al bar e dobbiamo ordinare un caffè: diamo del tu o diamo del Lei al barista? Il contesto è informale, quindi dovremmo dare del tu, la relazione è diciamo simmetrica, anche se il barista potrebbe essere anche il proprietario del bar, quindi di conseguenza il padrone di casa, e nei confronti di un padrone di casa siamo sempre in una relazione asimmetrica, quindi in questo caso meglio dare del Lei. Livello di confidenza: conosciamo o non conosciamo questo barista? Ci andiamo ogni giorno in questo bar, è diventato un nostro amico? Beh, possiamo dare del tu, è la prima volta che entriamo in questo bar? Meglio dare del Lei come forma di rispetto. Quanti anni ha questo barista, è giovane o no? Se è un ragazzino di 20 anni, o un ragazzino o una ragazzina di 15 anni, ovviamente non gli daremo del Lei, perché è ovviamente fuori contesto, se è invece una persona più grande, come forma di rispetto, va bene dare del Lei. Quindi, di nuovo, un contesto comunicativo specifico, le variabili sono tante.
Qual è il mio consiglio? Se tu di fronte hai una persona che non conosci, a prescindere dal contesto comunicativo, quindi non importa se siamo al supermercato, se siamo all’università , all’ospedale, in banca, eccetera, a prescindere dal contesto, come forma di rispetto meglio dare del Lei, sempre, se ovviamente la persona che hai di fronte è molto più giovane di te, dare del Lei stona completamente con il contesto, perché se devi chiedere informazioni a una persona che è apparentemente giovane, quindi magari ha 15 anni o 20 anni, beh, non ha senso dare del Lei, in quel caso possiamo dare del tu. Io ho capito di essere ormai invecchiata da quando i ragazzini che mi incontrano per strada e mi devono chiedere qualcosa mi chiamano signora e mi danno del Lei, bene, lì capisco di essere invecchiata, quando invece fino a, e già , 5/7 anni fa, ancora i ragazzini mi davano del tu, quindi mi consideravano una loro coetanea.
Quindi questa è la regola d’oro, dare del Lei quando non conosciamo a prescindere dal contesto, dare del tu se la persona di fronte a noi è più giovane di noi. Negli esercizi che ho creato per te troverai vari contesti comunicativi da analizzare e dovrai dire se in questo contesto è meglio dare del tu o meglio dare del Lei, quindi tranquillo ci sono delle situazioni comunicative reali e potrai fare pratica con questo argomento.
Prima di arrivare alle conclusioni, passiamo all’ultima parte di questa lezione dedicata al voi, perché se noi riscriviamo i nostri pronomi italiani vediamo che come pronome di seconda persona singolare abbiamo un’altra opzione, e cioè il voi: per riferirci a una persona di fronte a noi possiamo in italiano utilizzare il tu, utilizzare il Lei di cortesia, ed utilizzare il voi di cortesia, è possibile? Certo è possibile, e soprattutto nel meridione d’Italia, e per meridione d’Italia intendiamo la parte d’Italia che va da Napoli in giù, nel meridione è una struttura molto diffusa, però dobbiamo aprire una parentesi su questo.
L’utilizzo del voi come pronome di cortesia è legato ad una specifica area geografica, quindi non riguarda l’intera Italia, questo è molto importante, ed è legato ad una specifica fascia d’età , quindi persone di una certa età in Italia, soprattutto nel meridione, tendono a dare del voi. Io ad esempio sono arrivata all’università a Siena all’età di 20 anni, e all’età di 20anni davo del voi ai professori che mi hanno fatto gentilmente notare il fatto che quella fosse una varietà regionale del mio italiano, quindi in questo caso perché io a 20 anni utilizzavo il voi? Perché appunto appartengo ad una specifica area geografica dell’Italia, appartengo al sud, vengo dalla Puglia. Quindi lo utilizziamo o non lo utilizziamo? Non c’è una regola che dice che non possiamo utilizzare il voi come pronome di cortesia, dobbiamo utilizzarlo però consapevoli del fatto che si tratta di una variante, di una variante regionale e legata a una specifica fascia d’età , quindi non è standard, non riguarda l’intera lingua italiana da nord a sud, ma riguarda la lingua italiana specifica del Sud Italia o di una certa fascia d’età . Quindi come sempre non esiste giusto al 100% o sbagliato al 100%, esiste consapevolezza linguistica, quindi quando parlo e do del voi non devo dire “sì, si può fare, la regola dice che si può fare”, no, devo dire “sto facendo una determinata scelta linguistica”: si tratta di scelte, non si tratta di leggi assolute. Se viaggiate al Sud è importante conoscere questo argomento, perché la gente si rivolgerà a voi dandovi del voi, “signora, volete qualcosa?”, voi volete qualcosa? Ma non voi plurale, attenzione, ma voi rivolto a questa signora.
Detto ciò, io ho concluso, ti ringrazio per il tuo ascolto come sempre, mi raccomando corri a fare gli esercizi per mettere in pratica tutto quello che abbiamo visto insieme, noi ci sentiamo nel prossimo video. Grazie per il tuo ascolto e alla prossima, ciao!
In questa video-lezione ti spiego come usare l’imperativo di cortesia in italiano, una forma di imperativo che usiamo con persone a cui diamo del “Lei”.
đź“ŚIn questa video-lezione ti spiego come capire quando usare il pronome “tu” e quando usare il pronome di cortesia “Lei” in italiano.
In questa lezione ti spiegherò un uso colloquiale degli aggettivi in italiano.
In questa lezione ti parlerò di un errore linguistico che ho commesso in un mio vecchio podcast e ti spiegherò l’utilizzo giusto dell’elemento che ho usato in modo sbagliato.
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