Uso sconosciuto dei dimostrativi (questo, quello) con i tempi passati in italiano

Se vuoi raccontare al passato, i TEMPI PASSATI non sono l’unica cosa a cui devi pensare.
Anche altri elementi linguistici si trasformano quando si racconta al passato: ti spiego quali in questa video-lezione.

Trascrizione

Imperfetto, passato prossimo, passato remoto: i tre tempi passati principali della lingua italiana.

Quando siamo all’interno di un bel corso di lingua italiana arriva il momento in cui dobbiamo studiare questi tempi passati, argomento, struttura grammaticale, struttura linguistica fondamentale per comunicare, perché se alcune strutture, come ad esempio il congiuntivo, non sono fondamentali per comunicare e farsi capire altre come i tempi passati sono necessarie, senza il passato non parliamo, non comunichiamo. Dunque siamo all’interno di questo corso e studiamo i tempi passati, impariamo come formarli, impariamo come usarli, ma non ci soffermiamo mai su una riflessione importantissima, una riflessione che riguarda proprio l’attività, l’azione di raccontare, per poter svolgere al meglio questa attività di raccontare, infatti, non abbiamo solo bisogno di sapere come formare e come usare i tempi passati ma abbiamo anche e soprattutto bisogno di sapere che cosa succede a una storia, a qualcosa che stiamo raccontando o semplicemente ad una frase quando dal presente la spostiamo sul piano del passato, in questo passaggio o comunque nell’atto stesso della narrazione ci sono altri elementi linguistici all’interno della frase a cui dobbiamo fare attenzione. Questi elementi sono gli indicatori di spazio, qui, per esempio, e gli indicatori di tempo, adesso, per esempio. Dunque per essere pienamente padroni e padrone dell’atto di raccontare al passato non dobbiamo solamente essere capaci di formare e usare i tempi passati ma dobbiamo anche riflettere attentamente su cosa succede agli indicatori di spazio e di tempo quando li prendiamo dal presente e li portiamo nel passato, una narrazione completa, un’attività di raccontare completa al passato include anche questa conoscenza, e dunque oggi insieme in questa video-lezione parleremo proprio di questo, vedremo infatti che cosa succede ad alcuni indicatori di spazio e di tempo, e ai nostri dimostrativi, perché ho dimenticato di citare, di nominare i dimostrativi, vedremo che cosa succede a questi elementi linguistici quando dal piano del presente ci spostiamo al passato, perché conoscere ciò ci aiuterà ad avere una padronanza completa della capacità di raccontare al passato. Dunque, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo ma dopo la sigla.

Si parte, vediamo questi indicatori di spazio, di tempo e i dimostrativi. Questi tre elementi, queste tre strutture linguistiche chiamiamole così sono le tre cose principali, dopo appunto i tempi passati, che ci servono quando stiamo raccontando qualcosa, ci serve ovviamente parlare dell’azione e per quello abbiamo i tempi passati, ci serve indicare lo spazio e il tempo, a questo servono gli indicatori di spazio e di tempo, come qui, adesso, eccetera, ci serve anche un altro elemento che dimostra, dimostrativi appunto, cosa, a cosa stiamo facendo riferimento, a quella scrivania, a questa lampada che tu non vedi perché vedo solo io, ma i dimostrativi ci servono appunto a questo, a dimostrare a mostrare a chi ci ascolta a cosa stiamo facendo riferimento. Quindi bisogna padroneggiare bene queste strutture linguistiche, queste tre strutture linguistiche insieme ai tempi passati per avere una piena padronanza della capacità di raccontare, perché è importante avere una piena padronanza di questa capacità? Perché saperlo fare, avere, possedere questa capacità è il vero punto di differenza tra, ascoltami bene, un livello principiante e un livello veramente intermedio, tu puoi dire di essere ad un livello veramente intermedio nella lingua italiana se sei capace di raccontare in modo fluente, se possiedi tutte le strutture linguistiche per poterlo fare, per questo è importante.

Prima di vedere nello specifico qualche passaggio, qualche trasformazione, okay, di questi indicatori di spazio, di tempo e dei dimostrativi se passiamo dal piano del presente al piano del passato, vediamo insieme che cosa intendo con proprio questo concetto di piano del presente e piano del passato. Noi esseri umani ci muoviamo su tre dimensioni temporali, giusto? Presente che è qui adesso, tangibile, toccabile, passato che è alle nostre spalle, dietro di noi, lo conosciamo, lo vediamo qui, okay, ma non lo vediamo con gli occhi, invece il presente lo vediamo con gli occhi, ed infine futuro che è davanti a noi, non lo conosciamo, lo possiamo solo immaginare, quindi diciamo che al futuro appartiene più la capacità di immaginazione, il passato è il ricordo, la memoria, il presente è la vista proprio, eccolo qui, presente, vedo cosa mi circonda. Ovviamente l’essere umano ha sviluppato questa capacità di parlare di questi tre piani temporali e l’ha sviluppata in che modo? Attraverso il linguaggio, l’ha sviluppata con i tempi verbali, giusto? Perché l’essere umano, le lingue in generale, a parte alcune perché ho scoperto che non tutte le lingue per esempio hanno il futuro, nella maggior parte delle lingue parlate dagli esseri umani esistono questi tre tempi, presente, passato e futuro che rappresentano la nostra capacità di percepire e raccontare il tempo, dunque a questo mi riferisco quando parlo di piano del presente, qui, attorno a me, e di piano del passato che è alle mie spalle, non vedo questo piano, lo ricordo, lo vedo diciamo se chiudo gli occhi nella mia testa, e piano del futuro che immagino. Dunque capisci che se io parlo, se devo parlare di qualcosa che è qui davanti a me o se devo parlare di qualcosa che è dietro di me e che è solo qui e che quindi non vedo capisci che per farlo abbiamo bisogno di strutture linguistiche diverse. Ovviamente nel presente utilizzerò il tempo presente, nel passato utilizzerò i tempi passati, in questo rientrano anche i nostri indicatori di spazio e di tempo. Gli indicatori di spazio e di tempo per il presente sono per esempio, qui, adesso, in questo luogo, in questa stanza, in questo momento, ora, vedi? Sono tutte cose tangibili che si riferiscono a quello che mi circonda qui. I dimostrativi che utilizzo nel presente sono sia QUESTO che QUELLO dipende ovviamente dalla vicinanza e lontananza di ciò che sto indicando nello spazio rispetto a me che parlo, quindi questa lampada che è qui vicino a me, ma quella scrivania che è lì lontano da me, qui vicino, questa, lì lontano quella. Se io devo raccontare qualcosa nel presente perché è possibile farlo anche nel presente, io utilizzerò il tempo presente ovviamente e questi dimostrativi. Quindi se adesso dovessi descrivere la scena direi “in questa stanza c’è un’insegnante che registra una video-lezione per i suoi studenti, questa video-lezione riguarda gli indicatori di spazio, di tempo e dimostrativi, in questa stanza, in questo momento sulla scrivania ci sono vari oggetti, ora l’insegnante sta parlando, sta spiegando qualcosa”. Quindi vedi? Sto usando il presente perché sono nel piano del presente, ma, e qui veniamo all’argomento della nostra video-lezione se io devo raccontare a qualcun altro una scena di un’insegnante che io ho visto mentre insegnava appunto, se devo raccontare questa scena che ho visto in passato e la devo raccontare a qualcun altro nel momento in cui io faccio passare questa narrazione dal presente al passato non devo solamente riflettere sul cambiamento dei tempi verbali che da presente diventano passato, ma devo anche riflettere su appunto gli indicatore di spazio, di tempo e i dimostrativi.

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Andiamo avanti.

Quindi, immaginiamo che io ho visto questa scena di un’insegnante che insegna in una classe, che registra un video e insegna in una classe, se ce l’ho davanti ai miei occhi la descrivo utilizzando il presente, utilizzando: qui, in questo momento, okay, utilizzando questa lampada eccetera eccetera. Ma se io sono al bar, quindi sono lontana dalla scena okay, e la scena non è solo lontana da me fisicamente ma è anche lontana da me dal punto di vista del tempo e quindi appartiene al passato e io devo raccontare questa scena al mio interlocutore al bar in quel caso dirò “in quella stanza c’era un insegnante che registrava una video-lezione sugli indicatori di spazio, di tempo eccetera eccetera, in quel momento era seduta alla scrivania, in quel momento, vedi, era seduta alla scrivania e spiegava di fronte alla telecamera, su quella scrivania c’erano vari oggetti, eccetera eccetera”. Dunque vedi il passaggio, percepisci la differenza? Questo piccolo esempio esempio ci dimostra che gli indicatore di spazio e di tempo e i dimostrativi cambiano se passiamo dal piano del presente al piano del passato, non possiamo conservarli, qui diventa lì, ora diventa allora o in quel momento, oggi diventa quel giorno, in questo momento diventa in quel momento, e in generale il dimostrativo questo, questa, questi, queste diventa quello, quella, quei, quegli, quelle, okay? Dunque, nel momento in cui, questa video-lezione, qual è il punto centrale di questa video-lezione, è che nel momento in cui tu vuoi raccontare qualcosa al passato la riflessione che devi fare non riguarda solo i tempi verbali, quelli sono il motore della frase, il motore della storia che stai raccontando, ma la riflessione che devi fare riguarda anche gli indicatori di spazio, di tempo e i dimostrativi, perché tutto da presente, da toccabile diventa passato, lontano da te dal punto di vista dello spazio e dal punto di vista del tempo.

Ma, ma, ma, immaginiamo che io ho visto in questa stanza in cui sono adesso un’insegnante che insegnava, che registrava la sua video-lezione, qualcuno entra in questa stanza, si siede di fronte a me e io devo raccontargli questa storia, questa storia che ha avuto luogo attenzione nel luogo stesso in cui io sto raccontando, a questa persona di fronte a me dirò “in questa stanza ho visto in passato un’insegnante che registrava una video-lezione, su questa scrivania c’erano tanti oggetti, in quel momento spiegava come usare gli indicatori di spazio e di tempo e i dimostrativi al passato”. Cosa ho fatto adesso? Hai visto come è cambiata la situazione, come è cambiato il contesto perché è importante, quando raccontiamo è sempre importante tenere a mente il luogo in cui ha luogo, il luogo in cui ha luogo, il luogo in cui succede il fatto che sto raccontando, perché se il tempo è sempre lontano da me, al passato, okay, sempre, quindi se racconto al passato gli indicatori di tempo sono sempre lontani da me, devo dire in quel momento, devo dire allora, devo dire quel giorno, gli indicatori di spazio non sempre sono lontani da me perché magari io sto raccontando una storia passata lontana da me dal punto di vista del tempo ma magari quella storia ha avuto luogo nel luogo dove io sono adesso, dove io che racconto sono adesso, quindi ovviamente gli indicatori di spazio non cambiano, rimangono questa stanza, questa lampada, qui, in questa stanza, è chiara la differenza, la vedi?

Quindi ricapitoliamo, se racconto al passato, mentre sto raccontando al passato non devo solamente riflettere sui tempi passati ma devo anche riflettere sugli indicatori di spazio, di tempo giusti da utilizzare e sui dimostrativi da utilizzare perché quando racconto mi sposto da un piano presente vicino a me a un piano passato lontano da me, quindi qui diventa lì, ora diventa allora, in questo momento diventa in quel momento, oggi diventa quel giorno, okay? Gli indicatori di tempo cambiano assolutamente, con certezza, sempre se passiamo dal presente al passato, quelli di spazio dipende, dipende da che cosa? Dipende dal luogo in cui ha avuto luogo, in cui è successa la storia che sto raccontando, se racconto la storia di un’insegnante che registrava una video-lezione in questa stanza se io che racconto sono in questa stanza dirò in questa stanza, ma se io che racconto sono al bar non dirò più in questa stanza ma dirò in quella stanza perché anche il luogo si allontana da me.

Per una piena capacità di narrazione quando scrivi e quando parli devi tenere a mente queste cose. Ora, per gli abbonati a Patreon e per gli abbonati al canale YouTube ho creato una lista di indicatori di spazio e di tempo e delle loro rispettive trasformazioni dal presente al passato, ho creato inoltre degli esercizi per fare pratica con questa traduzione dal presente al passato, perché sì una traduzione non è solamente da una lingua all’altra, una traduzione, questa capacità è anche all’interno di una stessa lingua, ci sono tanti modi in cui io posso tradurre, posso tradurre dalla forma personale alla forma impersonale, posso tradurre dal presente al passato al futuro, sono questi esercizi di traduzione. Quindi ti aspetto nei commenti se hai delle domande, ovviamente quando rispondo ai commenti io prediligo gli abbonati e le abbonate ai nostri canali, do priorità a loro sempre, quindi vi aspetto per delle domande e mi raccomando fate gli esercizi perché la teoria rimane aria fritta, cioè niente, perché l’aria non si può friggere, se non si mette in pratica. Noi ci sentiamo la prossima settimana con una nuova video-lezione di grammatica, grazie e alla prossima!

  DISCORSO DIRETTO   DISCORSO INDIRETTO
Ora, Allora
Adesso *in quel momento* In quel momento
Oggi Quel giorno
Qui, qua Lì, là
QuaggiĂą, quassĂą LaggiĂą, lassĂą
Questo, questa, questi, queste Quel, quell’, quella, quello (pronome), quella (pronome), quei, quegli, quelle, quelli (pronome)

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Esercizi

Traduci le parti evidenziate in grassetto nei tre testi dal presente al passato scegliendo il tempo verbale giusto tra imperfetto e p. prossimo.
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