Uso regionale del pronome oggetto diretto in italiano

In questa lezione ti spiegherò un uso regionale del pronome oggetto diretto tonico “TE”.

Trascrizione

Buongiorno caro studiante e cara studiante e bentornato e bentornata nelle nostre lezioncine della newsletter.

Sono molto contenta di vedere che la sfida della scorsa settimana ti sia piaciuta perché ho visto che avete risposto in tanti e in tante, sono molto contenta di questo ma sono meno contenta di dire che purtroppo nessuno ha risposto correttamente.

E quindi, proprio perché nessuno ha risposto correttamente alla sfida della scorsa settimana, ho deciso di dedicare la video-lezione extra della newsletter di questa settimana proprio all’argomento della sfida della scorsa settimana. Dal momento che noi di solito in queste lezioni, video-lezioni extra della newsletter analizziamo le espressioni colloquiali e informali della lingua italiana, io credo che questo argomento possa essere in qualche modo collegato a ciò, perché appunto ciò di cui parleremo a breve è un elemento dell’italiano informale e colloquiale, ma aggiungiamo regionale, e sì, perché come dico sempre l’italiano non è un blocco monolitico, okay, l’italiano è caratterizzato da tante varietà e da piccole strutture linguistiche che caratterizzano ogni varietà.

Dunque nella video-lezione extra di questa settimana noi parleremo insieme di questo argomento, e cioè di questo specifico uso dei pronomi tonici oggetto diretto in italiano, un uso ripeto regionale, informale e colloquiale, quindi non solamente è un uso che viene fatto nella lingua parlata di questa struttura linguistica, nella lingua quindi colloquiale e informale, ma un uso anche che riguarda una specifica zona d’Italia, una specifica regione d’Italia anche se in realtà non è un uso che possiamo attribuire solamente alla Toscana, ma è un uso che in realtà si può sentire nel nord Italia e anche nel Lazio, a Roma, per esempio, quindi a volte lo sentiamo anche nell’italiano romanesco, diciamo così. Da Roma in giù, no, non è tanto utilizzata questa cosa, ed infatti qui nel sud Italia mi ricordo quando io ero adolescente molte persone, molti ragazzi e molte ragazze che ascoltavano un cantante del nord Italia, Ligabue, Ligabue, era un cantante della mia generazione, cioè tu capivi che questo ragazzo o questa ragazza ascoltava Ligabue proprio dall’utilizzo che faceva di questo pronome oggetto diretto tonico che adesso vediamo insieme.

Faccio questo esempio per dirti che non è un uso regionale del Sud Italia ma che riguarda diciamo la zona che va da Roma in su, okay, e non l’aroma in giù.

Dunque, vediamo subito questo uso regionale e partiamo in realtà dall’episodio del Podcast del mese di gennaio, e quindi dall’intervista che io ho fatto ad Irene di @italianinlove.

Irene, ripeto, è toscana, e nell’intervista che le ho fatto, in due punti dell’intervista ha proprio utilizzato questa struttura regionale, ha fatto uso in modo regionale del pronome oggetto diretto tonico.

In realtà, prima di passare all’intervista di Irene, cerchiamo di fare, cerchiamo di aprire una piccola parentesi linguistica e grammaticale.

In italiano noi abbiamo da un lato i pronomi soggetto che sono io, tu, lui, lei, noi, voi, loro, e dunque i pronomi che utilizziamo come soggetti dei verbi, io vado, tu vai, lui va, lei va, noi andiamo, voi andate, loro vanno, quindi vedi ho utilizzato questi pronomi come soggetto del verbo; dall’altro lato poi abbiamo 1. i pronomi oggetto diretto e 2. i pronomi oggetto indiretto.

Lasciamo da parte i pronomi oggetto indiretto perché non ci interessano per questa specifica video-lezione e consideriamo invece i pronomi oggetto diretto.

Questi pronomi oggetto diretto si dividono in due gruppi: primo gruppo, pronomi oggetto diretto atoni, cioè senza accento, mi, ti, lo, la, ci, vi, li, le, questi sono pronomi oggetto diretto atoni, ripeto, senza accento; in questa famiglia dei pronomi oggetto diretto abbiamo anche un secondo gruppo e cioè quello, e attenzione, dei pronomi oggetto diretto tonici, cioè dei pronomi oggetto diretto con accento che sono me, te, lui, lei, noi, voi, loro. Qual è la differenza tra i tonici e gli atoni? L’ho spiegato in una video-lezione approfondita che ho pubblicato su YouTube un po’ di tempo fa e che puoi guardare cliccando su questa, su questo linkino che ti appare in alto.

Quindi non spiegherò qui la differenza fra tonici e atoni, ma in questa video-lezione, per gli obiettivi di questa video-lezione voglio sottolineare che questi pronomi oggetto diretto tonici e atoni sono utilizzati nella lingua con la funzione appunto di oggetto, okay, del verbo e non di soggetto, lo incontro, incontro lui, io, soggetto del verbo, incontro verbo, lo pronome oggetto diretto atono, lui pronome oggetto diretto tonico, questa è la cosa importante da tenere a mente in questo momento. Fatta dunque questa parentesi linguistica spostiamoci all’intervista che ho fatto ad Irene, perché ripeto che in due punti dell’intervista Irene ha fatto un uso regionale dei pronomi oggetto diretto tonici.

Guarda queste due parti: 1. “però ci sono nei supermercati, ma ci sono anche questi piccoli negozi, si chiamano delicatesse, e sono tipo negozi di alimentari dove te puoi comprare la pasta, gli affettati, la pasta fresca, eccetera eccetera”. Guarda questa frase, “dove te puoi comprare la pasta”: c’è qualcosa di strano secondo te in questa frase?

Sì, c’è qualcosa di strano, più che di strano di regionale, perché la nostra Irene qui, in quanto Toscana appunto, ha utilizzato il pronome oggetto diretto tonico TE, non l’ha utilizzato nella frase come oggetto diretto ma l’ha utilizzato nella frase come soggetto.

Ecco questa è una caratteristica molto diffusa nell’italiano regionale in Toscana, i pronomi oggetto diretto tonici, ma più che tutti i pronomi, solamente, principalmente il pronome di seconda persona e dunque TE, okay, non tutti i pronomi in realtà, principalmente questo, pronomi oggetto diretto tonici sono utilizzati come soggetto del verbo, anche se non hanno questa funzione nella lingua, perché questa frase nell’italiano standard dovrebbe essere “dove tu puoi comprare la pasta” e non “dove te puoi comprare la pasta”, ma appunto Irene ha fatto un utilizzo regionale di questa struttura, di questo pronome oggetto diretto tonico. Passiamo al secondo esempio, dov’è, eccolo qui, vedi, ti leggo questa frase, “e voglio vedere cosa ne pensi visto che anche te hai il fidanzato insomma inglese, mio marito è inglese”, “voglio vedere cosa ne pensi visto che anche te hai fidanzato inglese”: vedi anche qui?

Irene ha utilizzato il pronome oggetto diretto tonico TE non con la funzione di oggetto del verbo ma con la funzione di soggetto del verbo, perché questa frase “visto che anche te ha il fidanzato”, questa frase nell’i standard sarebbe “visto che anche tu hai il fidanzato inglese”, perché appunto TE non svolge nella lingua la funzione di soggetto ma svolge la funzione di oggetto.

E quindi ecco, caro studiante e cara studiante, la risposta alla sfida della scorza settimane, questo che tu vedi, soprattutto ripeto, del pronome di seconda persona singolare TE è un uso regionale, un uso regionale che troviamo da Roma in su, quindi dalla regione Lazio in su, ma che non troviamo, ripeto, da Roma in giù, perché nel meridione questo uso non è diffuso, ci sono tanti altri regionalismi su cui magari in futuro farò altre video-lezioni, altre sfide, sicuramente, ci sono degli elementi regionali che appartengono al sud Italia, ma questo, quando tu sentirai un italiano o un’italiana utilizzare questa struttura capirai che questa persona sicuramente non viene da Roma in giù, ma viene da Roma in su.

Giusto, sbagliato?

Non è questione di giusto o sbagliato in assoluto ma è questione di, come sempre in italiano, appartenenza a una specifica varietà di italiano.

Sto scrivendo in un contesto ufficiale e formale? Questa struttura non va bene.

Sto scrivendo un messaggio ai miei amici anche loro toscani o amici di qualsiasi nazionalità, nazionalità, no, di qualsiasi provenienza regionale in Italia? Va benissimo, perché è un contesto diverso, quindi ricorda sempre, questa è una cosa importante quando parliamo dell’italiano non esiste giusto o sbagliato in assoluto, esiste giusto o sbagliato rispetto a cosa, rispetto al contesto comunicativo, dunque, immagina sto facendo un compito in classe, sto facendo un esame all’università e utilizzo TE come soggetto non va bene, ma se sto scrivendo un messaggio a un amico assolutamente va bene. Quindi adesso leggi il testo della newsletter e ascolta i contenuti che ti ho consigliato, e mentre ascolti vai alla ricerca di questo uso regionale della lingua italiana ascoltando le canzoni e i podcast che ti ho consigliato.

Bene caro studiante e cara studiante, ci vediamo la prossima settimana con una nuova sfida linguistica per te. Ti auguro una buona giornata, serata, pomeriggio bla bla, dipende ovviamente da quale parte del mondo sei, e ci sentiamo alla prossima, ciao!

[Musica]

Condividi questo post

Esercizi

Sorry! This part of content is hidden behind this box because it requires a higher contribution level ($3) at Patreon. Why not take this chance to increase your contribution?
Scarica
Sorry! This part of content is hidden behind this box because it requires a higher contribution level ($3) at Patreon. Why not take this chance to increase your contribution?

Altre Lezioni

Puoi aumentare o diminuire la velocitĂ  dell’audio:

como diminuire la velocitĂ 

Puoi cliccare sulle parole (1) per aprire la loro definizione (2):

come consultare il vocabolario
chi siamo simona

STUDIA CON ME