In questa lezione vi spiegherò la differenza tra i verbi pronominali FARCELA e CAVARSELA.
Ciao a tutti e a tutte e bentornati e bentornate sul nostro canale, o benvenuti e benvenute se questa è la prima volta che capitate qui!
Come state questa settimana? Spero che stiate tutti e tutte bene e spero che la scorsa settimana non vi è mancato troppo il nostro video di grammatica settimanale. Come avete visto la scorsa settimana abbiamo fatto il quiz, il quiz di aprile, un po’ in ritardo ma comunque lo abbiamo fatto, e quindi questa settimana dopo una piccola pausa ritorniamo con le nostre lezioni di grammatica.
Prima di andare avanti, prima anzi di iniziare con la nostra lezione, vi ricordo come sempre che se volete avere dei contenuti esclusivi come la trascrizione dei podcast in formato pdf, la trascrizione delle interviste in formato pdf, gli esercizi di grammatica in formato pdf, se volete avere tutte questi contenuti esclusivi potete andare nel nostro sito e nella sezione contenuti esclusivi troverete tutte le informazioni per poter avere questi contenuti. Inoltre sempre nella sezione contenuti esclusivi troverete tutte le informazioni per 1. partecipare al grande quiz mensile di LerniLango e avere così la possibilità di vincere un’ora di lezione con me e 2. avere la possibilità di unirvi al gruppo Telegram di LerniLango, gruppo Telegram dove potete conoscere altri studenti e studentesse di lingua italiana ma soprattutto dove potete fare delle domande direttamente a me, quindi ripeto se siete interessati e interessate a questi contenuti esclusivi andate sul nostro sito LerniLango.com nella sezione contenuti esclusivi troverete tutte le informazioni.
Detto questo dunque iniziamo con la nostra lezione di grammatica, torniamo all’attacco con la grammatica. Torniamo in realtà all’attacco si con la grammatica ma nella lezione di oggi parleremo anche di vocabolario, e questo perché nella lezione di oggi voglio spiegarvi molto molto bene, in modo molto molto approfondito la differenza in italiano tra due importantissimi verbi pronominali, due verbi pronominali molto usati nella lingua parlata, nell’italiano COLLOQUIALE e INFORMALE parlato e scritto, importante, ma italiano sempre INFORMALE e COLLOQUIALE. Questi due verbi pronominali sono FARCELA e CAVARSELA. Perché ho scelto questi due verbi: ho scelto questi verbi perché molto spesso li vedo utilizzati come sinonimi, ma attenzione questi due verbi non sono sinonimi, sono usati in contesti diversi e hanno diversi significati. Quindi nella lezione di oggi chiariremo in modo approfondito la differenza di significato tra i verbi CAVARSELA e FARCELA.
Nello specifico vedremo innanzitutto che cos’è un verbo pronominale, poi vedremo come coniugare un verbo pronominale con i tempi semplici e con i tempi composti, ed infine vedremo la differenza in italiano tra i verbi CAVARSELA e FARCELA, vedremo il significato di cavarsela e il significato di farcela.
Nella lezione di oggi inoltre voglio sperimentare un nuovo formato di video-lezioni: alla fine infatti vi farò vedere dei piccoli video girati da alcuni miei amici e alcune mie amiche, video in cui questi miei amici e queste mie amiche utilizzano in modo concreto e reale i verbi farcela e cavarsela. Ho deciso di fare questi video anche per fornirvi degli esempi di accenti diversi da tutta Italia, infatti nel repertorio di questi video abbiamo siciliani, abbiamo calabresi, abbiamo romani e abbiamo pugliesi!
Quindi fatta questa introduzione mettiamoci subito all’opera ed iniziamo dal primo punto di questa video lezione, e cioè partiamo dalla definizione dei verbi pronominali, vediamo cioè che cos’è un verbo pronominale. Per capire che cos’è un verbo pronominale, per capire questo concetto partiamo dal confronto tra due verbi: il verbo fare e il verbo farcela. Il verbo fare è un verbo normale nella forma dell’infinito FARE verbo in -are, forma dell’infinito, prima coniugazione verbo in -are. Il verbo FARCELA invece è il nostro verbo pronominale.
Se noi prendiamo il dizionario e nel dizionario digitiamo il verbo FARE all’infinito otterremo una serie di significati, otterremo una serie di descrizioni del significato del verbo fare e questo perché il verbo fare è una parola, un verbo nello specifico, ma è una parola che ha una sua forma F-A-R-E, questa è la sua forma, la forma del verbo fare, ha una forma e ha un significato, significato che può essere quello di fare la spesa, fare le valigie, fare tardi, fare la doccia, fare una gita eccetera eccetera eccetera.
Quindi se noi prendiamo il verbo fare, lo digitiamo sul nostro vocabolario otterremo tutte le descrizioni, tutti i significati di questa parola. E adesso attenzione: se noi al verbo fare aggiungiamo il pronome CELA, FARE + CELA e otteniamo il verbo FARCELA, in questo caso non stiamo solo applicando una regola grammaticale, cioè la regola di unire il pronome al verbo, non stiamo solo applicando una regola grammaticale, ma aggiungendo il pronome CELA all’infinito di FARE noi stiamo creando una nuova parola, una nuova parola con un significato completamente diverso da quello che ha il verbo FARE senza il pronome aggiunto.
Quindi un verbo pronominale è un verbo che con l’aggiunta di un pronome alla forma dell’infinito diventa una nuova parola completamente diversa, con un significato completamente diverso. Infatti se noi prendiamo di nuovo il nostro vocabolario e digitiamo il verbo FARCELA, anche in questo caso otterremo tutta una serie di significati per il verbo farcela che, RIPETO, non è un verbo a cui dopo l’applicazione di una regola grammaticale abbiamo aggiunto dei pronomi, ma è un verbo a cui abbiamo aggiunto dei pronomi e aggiungendo questi pronomi abbiamo creato una nuova parola, una nuova parola con una sua forma all’infinito FARCELA, F-A-R-C-E-L-A, questa è la forma, ed un suo significato che vedremo dopo. Questo è molto importante.
Ma che cosa intendo quando dico che con i verbi pronominali non stiamo applicando una regola grammaticale per quanto riguarda l’aggiunta dei pronomi?
Partiamo con degli esempi: ‘mi piace fare la spesa, amo farla il weekend’. Vedete questo verbo FARLA in questo caso? Questo verbo qui non è un verbo pronominale ma è il verbo fare a cui attraverso l’applicazione della regola grammaticale dell’uso dei pronomi oggetto diretto della lingua italiana, è dunque il verbo fare a cui io ho semplicemente aggiunto il pronome oggetto diretto LA per sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente, dunque per applicare semplicemente una regola grammaticale. In questo caso il verbo fare non è pronominale perché non ha un significato diverso da quello del verbo fare all’infinito, ma è il verbo fare a cui ho solo aggiunto il pronome per applicare una regola grammaticale che è quella dell’uso dei pronomi oggetto diretto. O ancora prendiamo un altro esempio: ‘amo i supermercati, amo farci la spesa il weekend’. Vedete anche in questo caso il nostro verbo FARCI non è un verbo pronominale, ma è un verbo a cui io ho semplicemente aggiunto il pronome CI, ho semplicemente applicato in questo caso una regola grammaticale che mi dice che uso il pronome per sostituire nella frase successiva un elemento della frase precedente, in questo caso la regola che riguarda il pronome locativo CI.
Quindi il verbo FARCI non è un’altra parola, non ha un significato diverso dal verbo fare il nostro verbo normale all’infinito, ma è il verbo fare a cui semplicemente ho aggiunto il pronome per applicare una regola grammaticale. Il verbo farcela invece è una parola, una parola con una forma e con un significato diverso dal verbo fare, ed è questa la natura dei verbi pronominali, sono dei verbi che aggiungendo i pronomi al loro interno cambiano completamente significato, hanno completamente un significato diverso dalla loro forma normale all’infinito senza il pronome.
Vedremo la differenza di significato tra il verbo normale e il verbo pronominale nella terza parte di questa video-lezione, adesso invece concentriamoci sulla coniugazione di questi verbi, come cioè coniugare questi verbi. Nello specifico vedremo come coniugare i verbi farcela e cavarsela con i tempi semplici e con i tempi composti. Ricordo: i tempi semplici sono quei tempi formati da una sola parola, come per esempio il presente, come per esempio l’imperfetto; i tempi composti sono invece i tempi formati da due parole, come ad esempio il passato prossimo, come ad esempio il trapassato, e attenzione ci sono i tempi semplici e i tempi composti nei vari modi della lingua italiana, quindi nel indicativo, nel congiuntivo, nel condizionale, nell’infinito, nel gerundio, okay?
Quindi molto importante! Io adesso vi darò degli esempi con l’indicativo, ma ricordate che i tempi semplici e i tempi composti ci sono anche in altri modi della lingua italiana. Vi consiglio di visitare il sito coniugazione.it, digitare un verbo all’infinito e dopo aver digitato un verbo all’infinito potrete trovare tutte le coniugazioni dei tempi e dei modi della lingua italiana, per avere un’idea migliore di quali siano i tempi e i modi della lingua italiana, e per avere una visione completa dei tempi e dei modi della lingua italiana.
E adesso passiamo subito alla coniugazione dei verbi farcela e cavarsela. Coniugherò questi verbi solo al presente indicativo e al passato prossimo per darvi un’idea di come coniugare un tempo semplice e un tempo composto, e questo perché per i tempi semplici e per i tempi composti vale la stessa regola, quindi vi do un solo esempio che poi potete applicare con tutti i tempi semplici del verbo farcela e del verbo cavarsela, e con tutti i tempi composti del verbo farcela e del verbo cavarsela.
Partiamo dunque dal presente del verbo farcela: io ce la faccio, tu ce la fai, lui/lei ce la fa, noi ce la facciamo, voi ce la fate, loro ce la fanno. Sinistra ce la pronome, sinistra presente indicativo del verbo fare. Molto semplice. Presente del verbo cavarsela (questo è un po’ più complesso, ma non tanto): io me la cavo, tu te la cavi, lui/lei se la cava, noi ce la caviamo, voi ve la cavate, loro se la cavano. Sinistra pronome, destra presente indicativo del verbo regolare in -are, cavare. Passiamo adesso invece al passato prossimo dei verbi farcela e cavarsela. Prima di coniugare questi verbi, rinfrescate la memoria e cercate di ricordare cosa succede al passato prossimo quando prima del passato prossimo abbiamo un pronome oggetto diretto, ricordate che cosa succede in particolare al participio quando prima del passato prossimo abbiamo un pronome oggetto diretto. Ecco il passato prossimo del verbo farcela: io ce l’ho fatta, tu ce l’hai fatta, lui/lei ce l’ha fatta, noi ce l’abbiamo fatta, voi ce l’avete fatta, loro ce l’hanno fatta.
Da notare due cose: 1. l’apostrofo prima della vocale, quindi il pronome la diventa l’ prima della vocale; 2. notate il genere e il numero del participio del passato prossimo, è un femminile singolare, FATTA, e questo perché come sapete quando prima del passato prossimo abbiamo un pronome oggetto diretto, il participio del passato prossimo prende il genere e il numero del pronome oggetto diretto, nel nostro caso femminile singolare. Vediamo adesso invece: passato prossimo del verbo cavarsela. Io me la sono cavata, tu te la sei cavata, lui/lei se l’è cavata, noi ce la siamo cavata, voi ve la siete cavata, loro se la sono cavata. Anche in questo caso l’ prima di vocale e participio passato nel passato prossimo femminile singolare perché prende genere e numero del pronome oggetto diretto LA.
Bene, come vedete non è molto difficile, l’unica cosa che dovete fare è usare la vostra memoria e ricordare come coniugare questi due verbi. Per fare pratica sul nostro sito come sempre troverete degli esercizi a correzione automatica così potrete praticare la coniugazione dei tempi semplici e dei tempi composti dei verbi farcela e cavarsela.
Passiamo adesso invece finalmente alla terza e ultima parte di questa video-lezione e vediamo nello specifico i significati di questi verbi pronominali farcela e cavarsela. Partiamo dal verbo farcela: il verbo farcela ha due significati principali. Primo significato: riuscire in qualcosa. ‘Esci con noi stasera?’, ‘no non ce la faccio’: significato ‘no, non riesco ad uscire con voi’. ‘Continuiamo a studiare?’, ‘no ti prego, non ce la faccio più!’: cioè ‘non riesco più a continuare a studiare’. ‘Hai passato l’esame? Sì, ce l’ho fatta!’: cioè, ‘si sono riuscita a passare l’esame’. Il secondo significato invece del verbo farcela è: avere successo. ‘Quella ragazza è partita da zero e nella vita ce l’ha fatta’: con questa frase sto dicendo che quella ragazza è partita da zero e nella vita ha avuto successo. Quindi, ricapitoliamo: farcela significa 1. riuscire in qualcosa; 2. avere successo.
Anche il verbo cavarsela ha due significati principali, e attenzione! Vi ripeto: non è sinonimo di farcela, ma il verbo cavarsela ha una sua sfumatura particolare di significato. Vediamo il primo significato del verbo cavarsela: cavarsela significa uscire da una situazione di pericolo o di difficoltà senza avere avuto alcun problema, dunque uscire da una situazione di pericolo o difficoltà senza problemi, senza danni. Immaginate che io e la mia famiglia facciamo un incidente stradale, i miei genitori vanno in ospedale perché hanno vari problemi dopo l’incidente, io non ho nessun problema, a me non succede niente: in quel caso io posso dire ‘abbiamo avuto un brutto incidente con la mia famiglia, ma io me la sono cavata’. Vedete?
Da questa situazione di pericolo io sono uscita senza problemi. O immaginate che avete parcheggiato la macchina in un punto dove non potevate parcheggiare, in quel momento passa un controllore e non vede la vostra macchina: guardate questa scena e in quel caso potete dire ‘huuf, ce la siamo cavata!’, perché in questa situazione di difficoltà , il controllore non vi ha fatto la multa e quindi siete usciti da questa situazione di difficoltà senza problemi, senza danni. Il secondo significato del verbo cavarsela è essere abbastanza bravi in qualcosa.
Quindi, per esempio, io al liceo non ero brava in matematica ma studiavo, ero abbastanza bava, quindi in questo caso io posso dire ‘al liceo me la cavavo in matematica’. In questo caso significa che ero abbastanza brava in quella determinata cosa. O posso anche dire ‘me la cavo con la lingua francese’, significa che sono abbastanza brava a parlare la lingua francese, ma non del tutto brava.
Quindi secondo significato del verbo cavarsela: essere abbastanza bravi in qualcosa. Quindi come avete visto questi verbi pronominali hanno un loro significato, infatti se noi prendiamo i verbi fare e cavare, quindi i verbi non pronominali vedremo che i loro significati sono completamente diversi da quelli dei verbi pronominali. Il verbo cavare infatti significa tirare fuori qualcosa: posso cavare un dente ad esempio, quindi tirare fuori dalle gengive un dente, o in modo figurato posso cavare qualcosa da qualcuno, cioè riuscire ad ottenere delle informazioni da qualcuno.
Quindi significato completamente diverso dal verbo pronominale. Il verbo fare invece beh significa fare, fare qualsiasi cosa, fare la spesa, fare una passeggiata, fare una gita, fare un viaggio eccetera eccetera eccetera. Anche qui però significato diverso dal verbo pronominale.
Bene la lezione è finita e come detto all’inizio ecco alcuni esempi concreti dell’uso di cavarsela e farcela, con accenti regionali diversi.
1. (Calabria) Nonostante fossero sfavoriti quei ragazzi sono riusciti a cavarsela.
2. (Calabria) Dopo tanti anni e numerosi tentativi il Milan è riuscito a farcela e si è qualificato per la champions league.
3. (Sicilia) Non riuscirò a farcela.
4. (Marche) Non so se riuscirò a farcela, questo compito è molto difficile.
5. (Sicilia) Neanche un cavo potrebbe cavarsela.
6. (Marche) Questa volta Simona dovrà cavarsela senza di me.
7. (Roma) No, no, no, no, no: ti sei messa in questo guaio? Mo’ te la cavi da solo!
8. (Puglia) Questa volta Simona dovrà cavarsela senza di me.
9. (Roma) è solo un esame non ti preoccupare, lo rifai, deve soltanto essere più convinto proprio di farcela.
10. (Puglia) Non so se riuscirò a farcela, questo compito è molto difficile.
E con questo ultimo video io vi saluto e vi ringrazio, vi ricordo che potete trovare come sempre gli esercizi su questo argomento sul nostro sito LerniLango.com, e niente ci sentiamo alla prossima, buona serata o buona giornata, ciao!
Puoi aumentare o diminuire la velocità dell’audio:
Puoi cliccare sulle parole (1) per aprire la loro definizione (2):