Lingua italiana insieme
Italiano formale e informale
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Ascolto utile per la comprensione orale di un parlato naturale.
In questo episodio di livello AVANZATO ti spiego due concetti che ripeto sempre nelle mie video lezioni di grammatica, e cioè quelli di italiano colloquiale e italiano standard (o italiano informale e formale).
Ciao ciao ciao caro studiante e cara studiante di LerniLango e bentornato e bentornata nel nostro podcast mensile! Questo episodio sarà l’ultimo di questo anno 2022 in cui sono successe tantissime cose, soprattutto su LerniLango, infatti infatti se ancora non lo sai abbiamo reso disponibile il primo modulo del nostro corso online di grammatica avanzata, primo modulo che affronta l’argomento del si impersonale e passivante ma da un punto di vista avanzato, quindi questo modulo del corso affronta l’argomento in modo davvero approfondito analizzando tutte le sfumature di questo argomento grammaticale ricco di sfumature. Nel corso conoscerai alla perfezione questo argomento e tutte le piccole eccezioni, infatti troverai 10 lezioni, grandi video lezioni, più 10 pillole di approfondimento più esercizi di grammatica; quindi, se ancora non conosci questa novità ti consiglio di andare sul sito lernilango.com e di dare una piccola occhiata a questo corso online.
Inoltre in questo 2022 la comunità è cresciuta tantissimo e sono molto molto contenta di questo, su YouTube siamo tanti, su Instagram siamo tanti, nel podcast siamo qui tanti ad ascoltare questi episodi, nella newsletter siamo tanti e sono molto contenta, quindi in questo ultimo episodio del podcast dell’anno io vi ringrazio, vi ringrazio per essere stati con noi, vi ringrazio per aver dedicato il vostro tempo all’ascolto e alla visione dei nostri contenuti, grazie, grazie, grazie, senza di voi questo progetto non sarebbe assolutamente possibile, quindi vi ringrazio.
Come ultimo episodio del podcast di questo 2022 vorrei affrontare un argomento che ripeto spesso nei miei video di grammatica e nelle video lezioni della newsletter nelle quali appunto spiego le espressioni colloquiali dell’italiano, è un concetto che ripeto spesso, e questo concetto è la differenza in italiano tra italiano formale e quindi standard e italiano colloquiale e quindi informale. Questa differenza è presente in altre lingue e culture ma non in tutte le lingue e culture perché la differenza tra formale e informale e i gradi di formalità e informalità ovviamente cambiano tantissimo in base alla cultura di riferimento.
Quindi questo significa che ciò che magari è molto formale in una cultura non lo è per un’altra e viceversa, ripeto la formalità e l’informalità dipendono dalla cultura di riferimento.
A cosa sono dunque legate la formalità e l’informalità in una cultura e dunque nella lingua di questa cultura, nella lingua che esprime questa cultura? Sono legate all’interazione tra le persone, al rapporto tra le persone e alla gerarchia che esiste tra le persone. Questi tre elementi influenzano anche la lingua che si parla in determinate situazioni in una determinata cultura. Molto spesso nei miei video di grammatica o, ripeto, nelle video lezioni della newsletter dove spiego le espressioni idiomatiche ripeto, in questi video ripeto sempre “questo è un elemento della lingua colloquiale, questo è un elemento dell’italiano colloquiale e informale, questo invece è un elemento dell’italiano standard o dell’italiano formale, questa è una struttura grammaticale dell’italiano formale o informale” eccetera eccetera…ricordi? Sicuramente se hai già guardato un mio video mi avrai sentita dire queste cose almeno una volta perché ripeto spesso questi concetti.
Allora, perché ho deciso di creare questo episodio? Perché molte volte leggo nei commenti ai video delle domande a riguardo, perché magari nella cultura di appartenenza della persona che mi scrive questo elemento di formale o informale non esiste o è diverso dalla cultura italiana, quindi oggi vedremo insieme questi due elementi nel podcast di questo mese per chiarire una volta per tutte che cosa intendo quando parlo di italiano formale e informale. Ti ricordo inoltre che se vuoi fare un po’ di pratica di ascolto e quindi se vuoi testare la tua capacità di comprensione dei contenuti di questo episodio puoi andare sul nostro sito lernilango.com e sotto questo episodio troverai degli esercizi di comprensione orale simili a quelli della prova d’ascolto del CILS, e cioè la certificazione linguistica di italiano per stranieri, quindi se vuoi fare un po’ di pratica della tua comprensione orale vai sul nostro sito lernilango.com e troverai questi esercizi sotto l’episodio di questo mese. Adesso siamo pronti per iniziare con l’episodio!
Stai ascoltando un podcast di italiano per stranieri, prodotto da LerniLango, un’infrastruttura online per l’apprendimento della lingua italiana. Per saperne di più e per leggere la trascrizione di questo episodio visita lernilango.com.
Per adesso buon ascolto dell’episodio Italiano formale e informale: che cosa significa?
Italiano formale e italiano informale, italiano colloquiale e italiano standard: che cosa significano queste parole? Che cos’è l’italiano formale? E quello informale? Eh, eh, eh, bella domanda. Cerchiamo di vederne insieme la risposta, studiante.
Importante innanzitutto è dire che italiano informale e colloquiale sono sinonimi, se dico italiano informale o dico italiano colloquiale sto dicendo la stessa cosa; invece, italiano formale e italiano standard sono sinonimi tra loro, anche in questo caso se dico italiano formale o dico italiano standard sto dicendo esattamente la stessa cosa. Quindi da un lato abbiamo l’italiano informale o colloquiale, dall’altro invece abbiamo l’italiano standard o formale: questi due signori, l’italiano informale o colloquiale e l’italiano standard o formale, sono fratelli, possiamo considerarli fratelli, perché sono entrambi delle varietà di italiano; quindi, non è che sono due lingue diverse no, sono la stessa lingua, sono fratelli, ma sono dei fratelli con delle caratteristiche diverse tra loro.
Inoltre, altra premessa importantissima da fare, l’italiano, quindi la lingua italiana non è un blocco unico con certe caratteristiche universali, non esiste un solo italiano ma l’italiano è caratterizzato da varietà di italiano, cioè da tipi diversi di italiano. Esistono l’italiano scritto e l’italiano parlato, esiste l’italiano standard nazionale ed esiste l’italiano regionale, esiste l’italiano del XVI secolo ed esiste l’italiano del XVII, XVIII, XIX e XX secolo, esiste l’italiano della televisione, l’italiano settoriale cioè l’italiano parlato in certi settori specifici come il settore medico o il settore giuridico ad esempio, esiste l’italiano parlato dai bambini, parlato dalle donne, parlato dagli uomini, parlato dagli adolescenti, eccetera eccetera eccetera, quindi non facciamo l’errore di considerare l’italiano come un blocco unico con certe caratteristiche universali perché non è così.
L’italiano cambia, l’italiano varia in base al luogo in cui è parlato, in base alla persona che lo parla, in base all’epoca storica in cui è parlato, in base al mezzo di comunicazione utilizzato, scritto o orale. Questo cosa significa? Significa che tutte queste varietà sono lingue completamente diverse tra loro? No, non significa questo, perché il cuore delle varietà rimane lo stesso ovviamente, se uno straniero ascolta l’italiano parlato da una donna o da un uomo, se ascolta l’italiano della televisione o legge l’italiano scritto capisce ovviamente il contenuto, certamente, perché la lingua non è così diversa, o se ascolta l’italiano della Toscana e l’italiano della Puglia capisce ovviamente quello che le persone stanno dicendo o scrivendo, ma queste varietà presentano delle differenze, delle caratteristiche diverse tra loro.
Queste differenze possono essere nella pronuncia, quindi la pronuncia in Toscana e la pronuncia in Puglia è diversa, possono essere nel vocabolario e dunque nelle parole utilizzate, le parole che si utilizzano quando si scrive sono diverse rispetto alle parole che si utilizzano quando si parla, le parole del settore medico ovviamente sono diverse dalle parole che utilizziamo per andare a fare la spesa, l’uso di certi tempi verbali cambia da una varietà all’altra, il modo in cui costruiamo una frase può cambiare nelle varietà di italiano eccetera eccetera, quindi di base ripeto il cuore di queste varietà rimane lo stesso e quindi tu studente di lingua straniera se ascolti le varietà o leggi le diverse varietà di italiano tu capisci quello che ascolti e che leggi, ma con il tempo aumentando la tua competenza e dunque raggiungendo un livello avanzato, inizi anche a riconoscere i tratti peculiari di ogni varietà.
Quindi in questo mondo multiforme delle diverse varietà di italiano abbiamo anche due varietà che sono le due varietà principali e cioè l’italiano informale o colloquiale e l’italiano standard o formale. Che cosa intendiamo, che cosa si intende per italiano informale e colloquiale? L’italiano informale o colloquiale è, ascoltami bene, la varietà di italiano parlata in contesti naturali, in situazioni naturali, spontanee e informali. L’italiano formale o standard invece è la varietà di italiano parlata in contesti più controllati e non spontanei.
Che cos’è una situazione formale e che cos’è una situazione informale? Tra una situazione formale e una situazione informale cambiano, ascoltami bene, cambiano i rapporti che ci sono tra le persone che comunicano tra di loro, cambia la relazione che c’è fra queste persone, e cambia ovviamente la gerarchia che si instaura tra queste persone.
Un contesto spontaneo e naturale è un contesto in cui io sono, nella gerarchia, allo stesso livello della persona con cui sto parlando; quindi, sono un pari di questa persona. In un contesto invece formale io non sono pari, non sono allo stesso livello di questa persona ma sono ad un livello diverso; quindi, è probabile che questa persona sia superiore a me per età, ad esempio, o per la sua posizione nella gerarchia, immagina in un’azienda se sto parlando con un mio superiore allora sono in un contesto formale.
Un contesto formale inoltre è un contesto in cui io non ho alcun rapporto con la persona con cui sto parlando, non conosco questa persona e dunque devo mantenere un certo distacco, un certo rispetto.
Nel contesto informale al contrario io conosco bene la persona con cui sto parlando, è un mio amico, un mio familiare, un mio conoscente di lunga data; quindi, è una persona che conosco molto bene, di conseguenza sono in un contesto naturale e spontaneo. Con una persona che non conosco invece il contesto non è naturale o spontaneo ma è più controllato; quindi, devo controllare il mio modo di parlare, devo controllare le parole che uso, devo usare un linguaggio appropriato. Quindi quando io dico che quella che sto spiegando è un’espressione colloquiale della lingua italiana sto dicendo che posso utilizzare questa espressione solamente in contesti informali e colloquiali, quindi in famiglia, con gli amici, se vado a fare la spesa, per esempio, se vado al bar a prendere un caffè, capisci dunque che questi sono tutti contesti rilassati, spontanei e naturali.
Se sono all’università e sto parlando con un professore non posso utilizzare determinate espressioni colloquiali, o se sono in banca e sto parlando con un dipendente, se sono dal medico, non posso farlo, quindi, non posso usare espressioni colloquiali 1. in tutti i casi in cui si crea una gerarchia specifica, in cui non sono allo stesso livello della persona con cui parlo, e 2. quando non conosco la persona e quindi devo mantenere un certo distacco o rispetto.
Facciamo il classico esempio che è quello delle parolacce, perché ovviamente quando si dicono le parolacce in una lingua straniera non si ha molto la percezione del peso di quello che si sta dicendo. Le parolacce in italiano sono utilizzate solo in contesti estremamente informali e colloquiali; quindi, in contesti dove io conosco molto bene la persona con cui parlo, in contesti dove io sono amica di questa persona, o questa persona fa parte della mia famiglia, e non sempre perché anche davanti ai genitori, per esempio, bisogna mantenere un certo rispetto, davanti ai genitori in Italia di solito non si dicono le parolacce. Non si dicono neanche le parolacce davanti a persone che non si conoscono, se dunque vado al bar per la prima volta in Italia e dico “dammi un cazzo di caffè”, è decisamente un uso inappropriato al contesto. Posso dire “dai, fammi un cazzo di caffè” alla mia migliore amica, per scherzare, ma non a una persona che non conosco bene. La parola cazzo, che io sento tantissimo dire, può essere utilizzata con persone con cui avete una grandissima intimità, cioè con persone che conoscete bene, bene, bene, se non conoscete bene una persona non potete utilizzare la parolaccia cazzo perché suona molto diretta, molto molto forte.
Ho fatto questo esempio delle parolacce perché secondo me rende benissimo l’idea di cosa significa contesto formale e informale.
Ora per individuare un contesto formale e un contesto informale non possiamo delineare delle regole precise di individuazione dei contesti perché ovviamente tutto è molto relativo e dipende da tantissimi fattori. Comunque, in generale dovete sempre stare attenti 1. all’età della persona, 2. al contesto, al luogo in cui siete, 3. alla relazione che avete con questa persona. Ovviamente i tempi cambiano e rispetto al passato la società italiana diventa sempre meno gerarchica e più informale, ovviamente le regole di interazione tra persone sono diventate negli anni meno rigide rispetto al passato, consideriamo il fatto che in passato si dava del Lei anche ai genitori, non soltanto alle persone che non si conoscevano ma anche ai propri genitori, al padre e alla madre, e oggi ovviamente questa cosa è impensabile; quindi le regole di interazione tra persone, il livello di formalità e informalità nelle relazioni cambiano con il tempo e negli anni la società italiana ripeto diventa sempre più informale, comunque nonostante questo ci sono ancora delle piccole regole da rispettare, ed è importante per parlare bene una lingua, perché non si tratta soltanto di conoscere la lingua, i contenuti linguistici, ma si tratta anche di conoscere la cultura legata a questa lingua, e dunque per interagire in Italia nel modo giusto, nella cultura italiana nel modo giusto, è importante conoscere i concetti di cui abbiamo parlato.
D’ora in avanti allora quando io spiegherò nelle mie video lezioni e ti dirò questo elemento è colloquiale e nella lingua standard devi utilizzarlo così, apri bene le orecchie e prendi appunti perché queste informazioni ti aiuteranno ad usare correttamente la lingua, in base ai contesti.
Bene ho finito le mie chiacchiere, spero che questo episodio ti sia piaciuto, ti invito a fare due cose, ti invito a riflettere innanzitutto sulla tua cultura e sulla tua lingua e sul grado di formalità e informalità nella tua lingua e nella tua cultura, poi ti invito di nuovo a fare gli esercizi di comprensione che trovi sul sito lernilango.com per avere la certezza di aver capito bene, al 100%, i contenuti di questo episodio. Io ti ringrazio come sempre per il tuo ascolto, ti auguro un buon Natale e un felice anno nuovo e ti aspetto nel 2023 per ricominciare insieme a studiare la lingua italiana.
Grazie per essere qui con noi, un abbraccio.
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