Trascrizione
Caro diario,
rullo di tamburi, è ufficiale: sono una somministratrice di esami CILS, ho superato l’esame, sono felicissima, dunque dall’11 aprile 2024 sarò un’esaminatrice agli esami CILS presso NaCLIPS, una scuola di lingua italiana per stranieri a Napoli.
Non vedo l’ora di conoscere nuovi studenti e nuove studentesse da tutte le parti del mondo, tutte le parti del mondo, sono felicissima per l’inizio di questa nuova avventura per me!
Detto ciò, caro diario, questa settimana ho pubblicato un video su YouTube in cui parlo di sforzo, di fatica, e dell’importanza dello sforzo e della fatica per raggiungere certi obiettivi, per migliorare, per raggiungere un livello avanzato di lingua italiana. Ho iniziato il video raccontando la mia esperienza passata, molto, molto, molto passata come atleta a livello agonistico di ginnastica artistica, sì, ho fatto sport a livello agonistico, sono stata una ginnasta per circa sette anni, ero molto piccola. Ma, ma, ma, non ho raccontato questa esperienza solo per parlare di me, ogni volta che parlo della mia vita lo faccio con l’obiettivo di ricavare una riflessione, e ho raccontato il mio passato da atleta proprio per riflettere sul concetto dello sforzo, della fatica, e ho detto che oggi capisco il motivo per cui il mio allenatore, il temutissimo, terribilissimo maestro Nicola, che ancora sogno oggi soprattutto nei periodi in cui sono molto stressata, capisco oggi il motivo per cui lui alzava sempre durante gli allenamenti il livello di difficoltà, lo alzava perché voleva portarci fuori dalla nostra zona di comfort, perché voleva che raggiungessimo certi obiettivi.
Qui però vorrei aggiungere una piccola riflessione, e la riflessione riguarda questa domanda: come spiegare il fatto che nonostante gli sforzi, nonostante la fatica a volte non si riesca a migliorare in qualcosa? Mi impegno, mi sforzo, sento una grandissima fatica, dedico a questa cosa una grande quantità del mio tempo, e allora perché nonostante ciò non riesco ancora a migliorare?
Questa è una domanda che mi viene fatta spesso, è una domanda verso la quale mi sento sempre in grande difficoltà, perché la risposta potrebbe essere forse non sei bravo abbastanza, non sei brava abbastanza in questa cosa, a volte dobbiamo anche fare i conti con i nostri limiti, perché non possiamo fare tutto, io ad esempio ho iniziato a suonare la chitarra tanti anni fa ma poi ho smesso perché mi sono accorta dei miei limiti, ho dei limiti nella musica, non sono abbastanza brava, ma a volte non è neanche questo secondo me, certo potrebbe essere legato alle nostre capacità sicuramente, ma molto di più è secondo me legato al fatto che non ci importa abbastanza di questa cosa, non teniamo abbastanza a questa cosa, e dico questo perché per quanto riguarda lo sport per me è stato così, io nonostante la grande fatica, il grande impegno, non riuscivo a migliorare, principalmente perché non ci tenevo abbastanza, non volevo dedicare la mia vita allo sport, non volevo dedicare il mio tempo libero alla fatica degli allenamenti.
Quindi caro diario, questa è la riflessione che faccio questa settimana: se non miglioriamo dobbiamo ad un certo punto essere oneste con noi stesse, perché forse in questa specifica cosa non siamo abbastanza bravi e dunque dobbiamo accettare i nostri limiti e accettare il fatto che non raggiungeremo mai certi livelli, oppure dobbiamo dirci che molto probabilmente alla cosa che stiamo facendo non teniamo abbastanza, non ce ne importa tanto di questa cosa.
Se i miei studenti e le mie studentesse mi stessero ascoltando in questo momento io chiederei loro: perché non migliori in italiano? Non migliori perché non ti impegni abbastanza e non ti sforzi abbastanza, oppure non migliori perché forse non ci tieni così tanto a questa cosa?
Onestà con sé stessi, parola chiave per tutto mio caro diario, e anche per l’apprendimento della lingua italiana.
Noi ci sentiamo la prossima settimana!