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LERNILANGO

Diario di un’insegnante – Settimana 172

Caro diario,

probabilmente dirò una cosa impopolare, ma non credo che per studiare una lingua straniera si debba essere portati, si debba cioè avere un’inclinazione naturale. Sicuramente alcune persone hanno un’inclinazione più naturale all’apprendimento linguistico, sicuramente, hanno cioè un’intelligenza più linguistica, perché è vero che esistono diversi tipi di intelligenze, c’è l’intelligenza musicale, l’intelligenza spaziale, l’intelligenza matematica, l’intelligenza artistica, l’intelligenza sociale, l’intelligenza linguistica, quindi è vero che alcune persone abbiano questa predisposizione naturale.

Tuttavia, pur essendo avvantaggiate, queste persone, come tutti gli altri, hanno bisogno di impegno, ma impegno inteso nel senso inglese di “commitment”. L’apprendimento linguistico può secondo me essere paragonato ad una relazione, a un matrimonio, a un’amicizia, insomma a una relazione di impegno con un altro essere vivente.  La lingua è un organismo a sé stante con cui bisogna entrare in confidenza, con cui bisogna entrare in rapporto, in relazione, e farlo richiede tempo, è un processo lungo che dura anni, proprio come un matrimonio o una relazione in generale. Quando ti sposi o ti fidanzi con qualcuno il “e vissero tutti felici e contenuti” delle favole non esiste, una relazione in generale è impegno, è ascolto, è pazienza, è compromesso, è accettazione del fatto che ci sono alti e bassi, che ci sono difficoltà, che ci sono lacune, che ci sono mancanze, che non esiste la perfezione, ecco, nei confronti dell’apprendimento linguistico bisogna avere lo stesso atteggiamento. Una lingua straniera (e molto spesso anche la lingua madre) non è una cosa che possiamo piegare ai nostri bisogni, non la possediamo, non la possederemo mai completamente, proprio come non possediamo le persone con cui abbiamo una relazione. Tuttavia, possiamo cercare di avvicinarci a lei il più possibile, conoscerla, scoprirla, capirla, farla entrare nella nostra vita, ma mai dominarla.

Impegno, in questo caso, significa dedizione, cioè offerta di sé stessi per raggiungere un fine, un obiettivo. Dedizione significa offrire il proprio tempo per qualcos’altro o qualcun altro, significa avere pazienza e fiducia, significa, inoltre, non aspettarsi niente in cambio. Se la dedizione è vera, autentica, la ricompensa arriverà, la ricompensa arriva sempre. Raccogliamo quello che seminiamo. Possiamo avere tutti i doni innati del mondo, essere dei geni, avere dei cervelloni enormi e quozienti di intelligenza oltre ogni standard: senza dedizione, però, ci mancherà sempre qualcosa.

Tra i miei studenti e le mie studentesse, infatti, quelli che riescono meglio sono quelli con maggior dedizione, e non è un caso che molti di loro abbiano delle ottime relazioni nelle loro vite.

Quindi, parola della settimana: impegno, nel senso di dedizione, di offerta di sé, del proprio tempo. Insomma, dedizione significa anche amore.

Alla prossima caro diario. 

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