Caro Diario,
ritorno a scrivere e a chiacchierare con te dopo un periodo di pausa, di pausa necessaria: avevo bisogno di fermarmi per rivedere tutto il lavoro fatto finora nella mia scuola digitale, LerniLango. Sono passati cinque anni dall’inzio di questo viaggio con LerniLango, e quest’anno ho sentito il bisogno di rivedere e riorganizzare tutto con maggiore consapevolezza di chi sono, di cosa faccio e del perché lo faccio. Cinque anni fa ho iniziato sperimentando, per cercare di capire cosa funzionasse meglio per me come insegnante e come creatrice di contenuti. La cosa che più mi bloccava, nei cinque anni passati, era il bisogno di capire una volta per tutte chi fossi: cercavo un’immagine stabile di me, volevo arrivare ad un punto in cui avrei detto “io sono questa, insegno questo, lo faccio in questo modo”. Questo bisogno però non si adattava alla realtà, perché io ogni giorno cambiavo, mi evolvevo, imparavo nuove cose, sbagliavo e imparavo dai miei errori, dunque essere una sola cosa e una volta per tutte mi risultava molto difficile da realizzare. Da quest’anno, però, esattamente da quest’estate, giugno 2024, qualcosa è iniziato a cambiare, ed è cambiato grazie a varie cose: il mio percorso di psicoterapia, l’inizio di un percorso serio di yoga e meditazione, corsi sull’imprenditoria femminile (quindi adatta alla natura delle donne), esperienze spirituali, esperienze di breathwork. Tutto questo mi ha aiutata a sentirmi, a sentire di più il mio corpo e i suoi bisogni, ma, più di tutto, tutto ciò mi ha aiutata a capire il concetto di ciclicità. La natura è fatta di ciclicità, di morte e di rinascita, e noi umani siamo parte di essa, dunque è complicato pensare la nostra vita come una linea retta che va da A a B, e soprattutto è complicato pensare di essere una sola cosa per sempre, è anti realistico pensare che sarò sempre uguale, che vorrò sempre le stesse cose. Ho cercato per anni di inserirmi in una casella, di definirmi una volta per tutte: non ci sono riuscita, mi sono fatta solo del male.
Sono cose risapute, certo, come si dice in italiano non ho scoperto l’acqua calda: sebbene però certe cose siano ovvie, c’è una grande differenza tra capirle mentalmente e assorbirle, metabolizzarle, viverle, farle diventare parte attiva del modo in cui si vive e si da senso alla realtà. Ho iniziato a vivere seguendo i cicli e abbracciando il cambiamento, ascoltando i bisogni del mio corpo. Sono all’inizio di questo percorso, ho iniziato solo sei mesi fa, ma sono intenzionata a continuarlo, perché sta portando grandi cambiamenti e miglioramenti nella mia vita.
Ovviamente, tutto ciò si rifletterà nel mio lavoro. Ho modificato il mio metodo di studio, non si chiamerà più P.R.E.C.I.S.I.N.A., la Simona precisina sta diventando più flessibile, dunque è giusto che anche il metodo di studio dei suoi corsi si ammorbidisca. Quello che voglio portare, in questa nuova fase del mio lavoro, nei miei corsi e percorsi, nella mia comunità di studianti, è il concetto di ciclicità.
Ciclicità dello studio, ciclicità dell’energia da dedicare allo studio, studiare in base al periodo dell’anno in cui siamo, alla stagione in cui siamo. Studiare consapevoli che l’apprendimento non segue un percorso lineare, ma si sviluppa attraverso un processo continuo di ripetizione, approfondimento e consolidamento. Questo significa che temi, regole grammaticali e concetti lessicali spesso riemergono nel corso del tempo, ma a un livello sempre più complesso.
Ciclicità significa ascolto, significa pazienza, significa rispetto per la propria energia.
Continuo a credere che il metodo sia fondamentale, che la costanza sia fondamentale, che lo sforzo sia fondamentale nell’apprendimento linguistico, ma lo credo in un modo meno rigido e più ciclico. Costanza non significa fare le cose con la stessa energia, ma significa fare le cose rispettando l’energia del momento. Oggi posso fare 100, domani solo 20, dopodomani zero, e va bene così.
Quindi caro diario, ci saranno delle belle novità nella mia scuola online. Arriverà il nuovo metodo, e arriverà la nuova piattaforma, di cui ancora non posso parlare, ma che sarà il riflesso dei miei cambiamenti costanti.
Non vedo l’ora di poter raccontare di più ai miei studianti.
Intanto, se mi stessero ascoltando, direi loro due cose: innanzitutto, se l’anno prossimo vogliono lavorare con me, li invito a iscriversi alla lista d’attesa per ricevere le informazioni su corsi e percorsi del 2025; poi, li invito a leggere la newsletter nelle prossime settimane per sapere in anteprima tutte le novità di questo anno di trasformazione.
Ci sentiamo prestissimo, caro diario, con tante meraviglie.