Devo dire che le e-mail non mi piacciono molto, e credo perché hanno una struttura troppo rigida , e quindi non consente alla lingua di essere atletica , flessibile, elastica 🧘🏼♀️. Se fossero uno sport le e-mail sarebbero il golf A me invece piace una lingua che è come la ginnastica ritmica 🤸🏽♀️, il pattinaggio sul ghiaccio ⛸, il nuoto sincronizzato Se dovessi associare la lingua che amo ad un indumento la assocerei ai calzini 🧦: indispensabili, comodi, con mille trame. Le formule di apertura poi mi stanno proprio antipatiche: Caro e cara mi piacciono, ma non ne sono comunque una grande fan ! Perché questo sproloquio? Perché è una tortura 🤯 ogni settimana scrivere l’introduzione della newsletter: la struttura rigida della e-mail è così radicata nella mia competenza linguistica da non permettermi di “rilassarmi” mentre scrivo; le formule di apertura, invece, non mi sembrano mai adeguate. Perché, dunque, condivido questo sproloquio con te ? Perché vorrei sapere se anche tu senti questa rigidità nelle e-mail (in generale) e nelle mie e-mail (in particolare): se sì, hai dei consigli da darmi per ‘ sciogliermi ‘? Cosa fai tu per scrivere e-mail più amichevoli? Mi piacerebbe saperlo ! Adesso, fatta questa introduzione, passiamo ai suggerimenti letterari e non Questa è stata una settimana a tema GRANDI IDEE , e ora capirete perché. Partiamo dal libro Questa settimana ho ascoltato “ Noi siamo tempesta ” di Michela Murgia in versione audiolibro su Audible (ma potete trovare anche la versione cartacea). Il cuore del libro è riassunto nel TED Talk tenuto dalla scrittrice a Torino, ecco il link Il libro racconta storie alternative alle storie di eroi ed eroine che abbiamo ascoltato durante la nostra infanzia, racconta storie (vere) di collaborazione e lavoro di squadra Le mie preferite sono quelle di Wikipedia, del coro delle mani bianche in Venezuela e infine la storia dell’isola di San Domino . Penso che sia una grande idea quella di un ‘ genio collettivo ‘ fatto di persone con capacità diverse che collaborano per migliorare qualcosa, contrapposte al ‘ genio solitario ‘ senza amici e contro tutto il mondo. Film Il film della settimana è “L’isola delle rose”, un film italiano che trovate su Netflix (con sottotitoli e doppiaggio in varie lingue). Il film è tratto da una storia vera , e racconta la storia di un ingegnere bolognese meravigliosamente folle che decide di fondare e costruire uno stato indipendente (una piccola isola Lo stato si chiamava “isola delle rose” Una storia INCREDIBILE e VERA ! “Non trovo ciò che mi serve? Allora me lo costruisco da solo! ”, (Questa era la filosofia dell’ingegnere, una grande idea , direi). Ecco una foto dell’isola |
![]() |
Musica Ispirata dal clima ‘ rivoluzionario ‘ di queste grandi idee ho deciso di riascoltare Loredana Bertè , la regina del rock italiano (la versione italiana di Madonna , solo meno famosa La canzone è “ E la luna bussò ”, canzone che tanti anni dopo il rapper italiano Fabri Fibra ha reinterpretato in versione rap con la sua “ La pula bussò ” (pula = polizia): tutt’altro stile e tutti altri contenuti. Vi consiglio di ascoltare le due versioni su YouTube (ci sono i sottotitoli) e di confrontare i contenuti: è un esercizio molto divertente Ho finito con i suggerimenti , e passiamo dunque al podcast extra della settimana ➡️ https://youtu.be/ifauXxanwgs . Anche questa settimana sono rimasta in tema ‘ tessile ‘, e ho scelto per te l’espressione ‘ avere della stoffa ‘. Prima di concludere ti ricordo che ho pubblicato una videolezione su YouTube in cui spiego la differenza tra Imperfetto e Passato prossimo in italiano. Sul sito trovi degli esercizi per praticare questi due tempi Ho finito con le notizie, anche per oggi!Ti ringrazio – e non smetterò mai di farlo – per il tuo supporto a questo progetto, è davvero fondamentale per noi. Ti auguro uno splendido e sereno Natale, a te e a tutta la tua famiglia!Buona settimana e alla prossima! Simona |