Lingua italiana insieme
Come studiare la lingua italiana su Instagram: intervista
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Le opinioni su instagram sono contrastante, c’è chi lo ama, chi lo odia e chi non lo usa affatto. Io e la mia ospite di questo mese pensiamo che possa essere uno strumento potentissimo per l’apprendimento della lingua italiana online.
In questa intervista chicchiererò con Caterina di @learnitalianwithcaterina sui benefici di Instagram per l’apprendimento dell’italiano e sulle tecniche di studio da utilizzare per trasformare la fruizione dei contenuti didattici su Instagram in apprendimento duraturo e significativo.
Le opinioni su instagram sono contrastante, c’è chi lo ama, chi lo odia e chi non lo usa affatto. Io e la mia ospite di questo mese pensiamo che possa essere uno strumento potentissimo per l’apprendimento della lingua italiana online.
In questa intervista chicchiererò con Caterina di @learnitalianwithcaterina sui benefici di Instagram per l’apprendimento dell’italiano e sulle tecniche di studio da utilizzare per trasformare la fruizione dei contenuti didattici su Instagram in apprendimento duraturo e significativo.
Simona: Vai! Ciao Caterina!
Caterina: ciao Simona!
Simona; Grazie e benvenuta, benvenuto nel mio podcast, ti ringrazio tantissimo di aver accettato di fare questa chiacchierata insieme, come dico sempre il tempo che le persone ci dedicano è la cosa più bella perché appunto il tempo oggi più che mai è importantissimo e quindi ti ringrazio davvero di aver accettato di darmi un po’ del tuo tempo per fare questa chiacchierata di oggi.
Caterina: grazie veramente per avermi chiamata e avermi scelta, mi fa molto piacere e molto onore.
Simona: ottimo, anche Caterina è un’altra insegnante di lingua e cultura italiana che ho conosciuto su Instagram, quindi di nuovo Instagram apre le porte a tante nuove conoscenze di persone che magari non avremmo mai conosciuto, giusto?
Caterina: esatto, esatto, no Instagram anche per me cioè è stata diciamo una risorsa per conoscere tanti insegnanti, tanti colleghi, quindi sono molto contenta.
Simona: e allora, a proposito di Instagram prima di iniziare e andare nel cuore di questa chiacchierata, innanzitutto vorrei che ti presentassi alla mia comunità, diciamo che molto probabilmente molti membri della mia comunità già ti seguono su Instagram, sono sicura di questo, ma per quelli che magari ancora non ti conoscono e per quelle che ancora magari non ti conoscono, ci fai una piccola presentazione di te, ci racconti un po’?
Caterina: certo volentieri, allora io mi chiamo Caterina e gestisco questo profilo su Instagram, @learnitalianwithcaterina, da circa 4 anni, l’ho aperto nel 2018 e nella vita sono un insegnante di italiano per stranieri e lavoro principalmente in una scuola, in un centro di formazione, con adulti e anche con adolescenti e faccio qualche lezione online, e nel tempo libero penso a dei contenuti da proporre sul mio profilo proprio per una passione personale diciamo, diciamo.
Simona: okay, e quindi siamo arrivate appunto al tema principale di questa chiacchierata e cioè Instagram, perché appunto nella chiacchierata di oggi io e Caterina vedremo insieme come appunto utilizzare Instagram e perché magari utilizzare Instagram, quindi faremo una riflessione teorica su questo, su questo social network come utilizzare, perché utilizzare Instagram per l’apprendimento della lingua italiana dal momento che sia io che lei lo utilizziamo a scopi didattici, e quindi la domanda che ti faccio visto che tu sei su Instagram come insegnante digitale da molto più tempo di me, per quale motivo, quando e soprattutto per quale motivo tu come insegnante hai deciso di iniziare ad utilizzare Instagram per l’insegnamento della lingua italiana a stranieri?
Caterina: sì, allora nel 2018 quando ancora c’erano pochissimi profili di italiano per stranieri su Instagram e c’era, vabbè Jordi con @impariamoitaliano e pochi altri, io ho deciso di aprire questo profilo perché nella mia vita da studentessa di lingue straniere avrei sempre desiderato poter trovare un profilo come il mio, cioè non lo dico per peccare di presunzione, però nel senso un profilo come il mio che offrisse la possibilità di poter vedere più da vicino come, di poter avere una finestra sulla cultura italiana, quindi era nato principalmente per mostrare la cultura ovviamente attraverso la lingua perché poi la cultura di racconta attraverso la lingua, però lo scopo principale era quello di far vedere qualcosa che non potesse essere fruibile attraverso i libri, attraverso comunque supporti cartacei, ma che mostrasse la vita di una persona italiana, in questo caso la mia vita. Questo, lo scopo diciamo il, quando ha aperto il profilo questo era lo scopo principale perché secondo me è difficile, poi vabbè adesso si trovano tantissimi profili di questo tipo eccetera, ma all’inizio ehm non c’erano questi tipi di profili e quindi mi sembrava una bella opportunità per chi pur abitando lontano volesse assaggiare un pochino di italianità.
Simona: okay, e quando sei partita con questo progetto con quali contenuti hai iniziato su, su Instagram? Ti ricordi un pochino più o meno?
Caterina: sì, sì, sì, no, il primo, sì, sì il primo contenuto in assoluto me lo ricordo, mi ricordo anche dov’ero quando ho avuto questa idea e sì, sì, sì, ero in un ristorante con mia mamma e il mio compagno e mi ricordo che mi stavo versando un po’ di latte freddo nel mio caffè, perché io a volte bevo il latte macchiato freddo e c’era questo bricchettino a forma di mucca per versare il latte e mi ricordo che questo gesto così non so banale, scontato, mi ha fatto pensare a tutto quel, tutto quell’insieme di gesti ehm italiani che noi facciamo senza dare tanta attenzione, senza prestargli tanta attenzione, ma che ehm diciamo fanno un pochino da cornice al nostro modo di vivere appunto, all’italianità, alla cultura italiana, all’essere italiani, anche una cosa banale come macchiare un caffè espresso con il latte freddo e da lì ho detto posto questa prima foto e infatti mi pare che sia la prima foto del mio profilo e poi dopo vabbè avevo aggiunto anche qualche contenuto grammaticale ma semplice tipo i numeri, mi ricordo il verbo essere, il verbo avere, perché a quel tempo insegnavo eh, sì, agli stranieri, a un gruppo di immigrati e con loro, essendo principiante, avevo iniziato con questi argomenti base e però
c’era molto questo fattore culturale che io volevo lasciar passare, lasciar scorgere e quindi mi ricordo di aver iniziato così.
Simona: okay, okay, vedi, effettivamente Instagram, proprio come social network, si presta benissimo a questa forma diciamo di diario di bordo, no, diario giornaliero quasi, diario di diario di viaggio potremmo chiamarlo, cioè è proprio un social che permette davvero di raccontarti in prima persona e questo esempio che tu ci dai è la prova di come non è soltanto uno strumento di autocelebrazione, come viene definito da molti no, soprattutto sai non so se ti capita mai di ricevere qualche, qualche commento da qualche haters che ti dice Ah ma guarda ma chi se ne frega di quello che stai facendo della tua vita qui sui social!, perché c’è sempre questa concezione anche che parlare di sé di quello che si fa durante la giornata sia autocelebrazione appunto, ma questa è una prova di come al di là dell’autocelebrazione possa diventare veramente uno strumento di conoscenza di quello che dici che non si insegna sui libri, cioè, trovami un libro, qualsiasi tipo di materiale, ma anche un corso di lingua e cultura italiana anche un ben fatto, ben approfondito, cioè non va effettivamente dove la vera italianità, come hai detto tu, c’è, e cioè nella quotidianità delle persone, quindi questo è un grande esempio di come qualcosa che comunque viene denigrato, perché Instagram ci sono tante critiche su Instagram no, può essere davvero uno strumento incredibile di condivisione e di conoscenza.
Caterina: assolutamente, assolutamente, e come ti ho detto ehm, visto che io e te ci siamo già parlate, e come ti ho detto avendo fatto una tesi magistrale su l’apprendimento, ehm, dell’italiano e L2/LS attraverso i social network, ho potuto indagare un pochino, non un pochino, a 360 gradi, ho potuto cioè, ho ricercato un pochino le varie possibilità che offrono i diversi social network, quelli un po’ più antichi, adesso antichi, quelli un pochino più del passato tra cui YouTube, Facebook, ma anche Instagram, ehm, e Tik Tok eccetera, Instagram è uno dei social network che funziona meglio per i vari strumenti che ha, per diciamo questa interattività che permette, questa anche interazione, questa multimedialità che ha, adesso hanno aggiunto tantissimi strumenti, il quiz, il sondaggio, la canzone, cioè è, si presta per proprio l’insegnamento, si presta in maniera ottimale all’insegnamento delle lingue. Quindi, cioè all’insegnamento di tante, di tante cose, di tante materie ma per le lingue secondo me è veramente ben fatto, ti dà tantissimi input se sei un’insegnante per creare lezioni e per creare contenuti, ma gli studenti ricevono una quantità incredibile di input scritti, visivi, registrati, sottotitoli, quindi doppio input che assolutamente sono ultra benefici per l’apprendimento.
Simona: esatto, a proposito di questa cosa che hai appena detto, la mia seconda domanda è proprio su questo, cioè quali aspetti della lingua si possono imparare sui social, cioè utilizzando Instagram, no, uno studente quali competenze può sviluppare? Quali aspetti della lingua può studiare sul social network? Cerchiamo di vederli un po’ più da vicino, no, anche per dare un’idea teorica a chi ci sta ascoltando. Quali sono secondo te?
Caterina: allora, ehm, ovviamente secondo me lo studente si dovrebbe approcciare all’utilizzo dei social network per l’apprendimento delle lingue dopo aver già perlomeno aver un po’ di basi solide, perlomeno un pochino robuste alle spalle, perché i social network entrano come un aiuto in più all’apprendimento, però non possono sostituire secondo me la grammatica e non possono sostituire totalmente i libri, quindi questa è la mia opinione, la mia opinione a riguardo, però hanno, possono apportare un contributo per quanto riguarda l’apprendimento di una lingua viva e di una lingua usata quotidianamente dagli italiani che alla fine, cioè, per carità, gli apprendimenti imparano l’italiano standard ed è giusto insegnare l’italiano standard e i libri contengono l’italiano standard, ma tra di noi a parte nei contesti magari un pochino più istituzionali o accademici eccetera, nella vita di tutti i giorni con le persone con cui viviamo, con i nostri amici e fuori da casa nostra, noi non parliamo l’italiano perfetto, cioè, c’è un, anche l’italiano ovviamente orale e ha tante piccole caratteristiche che poi variano da regione a regione, ma che diciamo lo rendono un pochino diverso dall’italiano standard e nell’interazione, ma anche nel modo di parlare quotidiano di tutti i giorni, uno studente può rendersi conto di aspetti che non ha mai trovato sui libri di testo e che non troverà mai sui libri di testo, quindi può essere molto importante per appunto la competenza comunicativa, poi la competenza comunicativa è fatta, è costituita da tanti aspetti, però per imparare diciamo le caratteristiche della lingua parlata.
Simona: certo, autentica, diciamo.
Caterina: autentica, poi sicuramente anche per la pronuncia se ovviamente gli insegnanti non hanno delle cadenze molto forti regionali, però per la pronuncia può essere utile perché non tutti hanno a disposizione, okay ci sono adesso questi vocabolari e questi dizionari che permettono di sentire la pronuncia ma non è la stessa cosa, spesso sono voci robotiche eccetera, la pronuncia con una cadenza più neutra possibile e si può apprendere su, sui social network, su Instagram in questo caso, e quindi questo, e le espressioni idiomatiche, le espressioni idiomatiche che noi utilizziamo, quasi quotidianamente mentre parliamo e secondo me si sposano benissimo con il format di Instagram, quindi anche questo è un altro aspetto e sì questi tre io ti direi che sono quelli fondamentali.
Simona: sono i principali.
Ti ricordi la prima volta che parlammo, la prima volta che ci siamo incontrate parlammo di come i, diciamo, i contenuti che si creano, i contenuti che ci sono su Instagram hanno il grande potenziale di essere multitestuali, no, e quindi danno allo studente un input davvero multitestuale, cioè visivo, uditivo, ci sono le immagini, c’è il testo, come dicevi ci sono i sottotitoli eccetera eccetera, quindi una cosa che magari, no, se non, con l’occhio dell’insegnante, no, noi con l’occhio dell’insegnante vediamo la teoria nascosta dietro a determinati contenuti, lo studente però lo vede da consumatore del contenuto, ma soprattutto da utente del social network, quindi vedendolo da utente del social network non si accorge del grande beneficio che quel determinato contenuto sta dando alla sua, allo sviluppo della sua competenza linguistica, e quindi questo, a chi ci ascolta, sappiate questa cosa, quanto l’elemento multitestuale è importante per lo sviluppo della competenza linguistica e Caterina adesso approfondisce questa cosa, questo concetto.
Caterina: sì, assolutamente nel senso che allora, vabbè a parte che sono stati fatti una serie di studi su i benefici delle immagini, quindi benefici visivi per l’apprendimento, che siano video, che siano immagini eccetera, quindi visivi piuttosto che grafici, scritti su una pagina o un libro, a parte questo la questione dei sottotitoli, quindi avere un doppio input scritto e orale, e anche su questo sono stati fatti tantissimi studi, mi pare che si chiami, ehm, non mi viene in mente, questo taglialo!
Simona: non è importante, come si chiami, si chiami, l’importante, l’importante è il succo di questa teoria!
Caterina: okay, il fatto di avere questi, il sottotitolo più l’insegnante che parla, cioè è veramente, assolutamente benefico per l’apprendimento, quindi tutta questa serie di strumenti che offre Instagram, e poi anche il fatto della, della didascalia, la caption, comunque si possono scrivere al momento diversi caratteri per cui proprio può essere scritto anche un breve testo, per cui lo studente ha, in un certo senso può vedere, ehm, qualcosa di scritto, quindi ehm comprensione scritta, comprensione orale accompagnata dal sottotitolo, cioè è veramente una grande ricchezza di input, più aggiungiamo la multimedialità e quindi il fatto che i sottotitoli compaiano mentre la persona parla l’aggiunta di immagini, l’aggiunta di altri elementi multimediali, aiuta tantissimo lo studente nell’apprendimento, e io lo vedo come anche apprendente, perché oltre a essere insegnante anch’io sono un’apprendente perché continuo a studiare le lingue che conosco e mi accorgo che i profili che seguo, perché un altro consiglio è quello di seguire alcuni profili, ehm, diciamo diventare, essere follower di profili che ci piacciono, magari il modo in cui parla l’insegnante ci piace e iniziamo a familiarizzare anche con l’accento dell’insegnante e, per esempio io seguo dei profili di inglese, di un insegnante che fa delle piccole scenette anche comiche e quindi aggiunge anche la comicità, le sue lezioni, il vocabolario che utilizza nelle sue lezioni, il lessico che utilizza nelle sue lezioni mi rimane davvero impresso perché mi ricordo la scenetta che lei fa su Instagram, questo è un esempio poi non tutti sono, hanno capacità comiche eccetera, però funziona.
Simona: il suo stile con te funziona, quindi magari anche questo, quando selezioniamo, quando selezionate, quando selezioniamo dai sì, facciamo facciamo, mettiamoci, rendiamoci parte di questo gruppo di studianti, come dico io, quando selezioniamo cioè stiamo attenti anche a questo, cioè cerchiamo di capire quali degli insegnanti che stiamo seguendo effettivamente ci stanno dando un beneficio su Instagram per lo sviluppo della nostra competenza linguistica e come dici capire anche lo stile della persona che seguiamo e vedere se questo stile di insegnamento si attacca nel nostro cervello e contribuisce, e su questa cosa che hai detto vorrei aggiungere un’altra cosa e cioè certo multimediale, lavora su più fronti per l’apprendimento linguistico, quindi leggi, ascolti, tutto, fai la grammatica, il vocabolario, tutti questi elementi sono possibili, interagisci con l’insegnante, e proprio a livello di interazione, una cosa che io ho inserito anche all’interno del mio metodo di studio, proprio questo rispondere ai commenti su Instagram, quando l’insegnante posta qualcosa rispondere con un piccolo commento perché anche con questa piccola azione no, perché è una piccola azione, però comunque è una piccola azione di scrittura, anche se fai errori, anche se sbagli va benissimo, ma è comunque per una persona che non è in Italia, no, e che quindi non ha la possibilità di praticare la lingua quotidianamente, anche questo è un modo per utilizzare l’italiano e il social network col fatto che stai scrivendo, no, e che comunque Instagram è, oddio, Instagram è, ho abbassato il microfono, dal momento che Instagram è un luogo molto informale, no, questa informalità può anche abbassare la pressione e quindi, vabbè, ci provo, interagire con l’insegnante, scrivere un commento e immagina questo farlo ogni giorno almeno una volta al giorno con l’insegnante aiuta tantissimo anche per lo sviluppo della competenza, perché magari l’insegnante in quel momento ti può rispondere, ti può rispondere, no, correggendo l’errore e quindi hai imparato qualcosa, ed è una cosa che io incoraggio sempre di fare, scrivere commenti sotto ai post perché questo aiuta, giusto?
Caterina: assolutamente, diciamo si ha la possibilità, appunto, come hai detto te, quotidianamente di fare un piccolo esercizio di scrittura, non si tratterà di un testo, ma anche un commento di due righe è comunque un sercizio di scrittura e prevede l’inserimento, e prevede di legare insieme le parole di una frase e quindi comunque è un output di uno studente, quindi assolutamente importante.
Simona: e a proposito di competenza, no, quindi abbiamo parlato un po’ in generale grammatica, vocabolario, cioè, quali aspetti però, secondo te no, della, comunque della competenza linguistica, perché abbiamo ascolto, abbiamo scrittura, abbiamo comprensione ehm, ascolto, lettura, scrittura, produzione orale, abbiamo vocabolario e grammatica, quali di questi aspetti però, secondo te non è praticabile o comunque non è sviluppabile, diciamo, attraverso l’utilizzo di Instagram, che mi dici? Penso, secondo me la grammatica, giusto? Pensi questo?
Caterina: sì allora, la grammatica sì, ehm, e ovviamente la parte che riguarda la la produzione orale e l’interazione orale, perché allora sì assolutamente la grammatica, per la grammatica bisogna appoggiarsi ad un libro, ad un libro di grammatica assolutamente, poi magari anche le cose che si trovano su Instagram si vanno a ricontrollare, oppure ci viene in mente a questo argomento grammaticale, non lo ricordo bene, si va a ripassare eccetera, quindi lavorare su entrambi i fronti, quindi libro e Instagram, assolutamente, e poi per quanto riguarda la produzione orale e l’interazione, se uno ha la possibilità, l’ideale secondo me sarebbe riuscire a fare ogni tanto qualche lezione con un insegnante madrelingua, poi gli insegnanti madrelingua si trovano sia su Instagram sia su italki e a diversi prezzi eccetera, quindi secondo me uno se vuole investire a 360 gradi sulla sua competenza comunicativa, linguistica comunicativa, dovrebbe prendere in considerazione anche questo, per il resto secondo me, tutte le altre abilità, alcune di più alcune di meno, possono essere tutte toccate su Instagram.
Simona: ma ovviamente, sempre come abbiamo detto, come rafforzamento di un percorso però formale, ed infatti no, l’ultima domanda che vorrei farti per questa nostra chiacchierata, cioè come, come uno studente secondo te deve utilizzare il social network, cioè, come deve integrarlo secondo te in un percorso di studio formale che già sta facendo? Immagina uno studente che sta seguendo un corso di italiano o comunque ha lezioni one-to-one con un insegnante o altre varie modalità possibili e immaginabili, cioè come deve integrare no all’interno di questo percorso, quali attività dovrebbe fare proprio attività pratiche per ovviamente avere beneficio, perché altrimenti poi rimane solo uno scrolling, tu fai così, così, okay, like, via, ma per farlo, proprio per trasformarlo in apprendimento no, e quindi trasformare l’esperienza su Instagram in qualcosa che di nuovo rimane attaccato, no, come dico sempre, rimane attaccato al cervello, quali attività dovrebbe fare lo studente secondo te?
Caterina: allora, io sono un pochino della vecchia scuola, nel senso che per me la scrittura manuale è fondamentale per l’apprendimento, non solo per me, nel senso ci sono degli studi che testimoniano questo, Instagram esatto potrebbe rimanere, ehm, solamente un abbellimento delle nostre competenze linguistiche e che magari il giorno dopo, qualche giorno dopo ci siamo già scordati, se vediamo un contenuto interessante, okay vabbè, si può salvare il contenuto, si può riguardare, okay assolutamente, per quanto riguarda però il lessico, nuove parole che noi incontriamo, nuove magari parole in contesti e quindi delle frasi vere e proprie in cui compaiono queste parole, secondo me sarebbe l’ideale sarebbe scriversele,
Simona: a mano.
Caterina; quindi lo so che sì è difficile girare con un quadernino però, a parte uno può salvarsi il contenuto quando magari durante la giornata magari si trova in giro, sta guardando Instagram e si salva il contenuto che gli interessa, una volta a casa o comunque magari nei momenti in cui si dedica allo studio di quella lingua, magari il weekend, quando non lavora, non lo so, ehm potrebbe tenere un quadernino dove trascrivere le nuove parole che ha incontrato, le nuove espressioni che ha incontrato e diciamo, e utilizzarle in maniera attiva, quindi okay ho incontrato questa espressione bene, ho un dubbio su questa parola presente dentro questa espressione ma vado a cercare e quindi diventa una specie di, come si può dire, piccolo lavoro che uno fa per piano piano migliorare la sua competenza linguistica, lo so che richiede un pochino di pazienza l’utilizzo di un quadernino prendere una penna e scrivere, ma secondo me per evitare che appunto tutte queste informazioni che noi troviamo rimangano un po’ nell’etere e non vengano in un certo senso fissate e integrate nella nostra conoscenza e rimangano appunto parte del lessico passivo, che poi per carità io se lo trovo so ah quello vuol dire questo, però non lo uso e rimane un pochino così, cioè non viene fissato nel mio utilizo, quindi non mi verrà spontaneamente da usarlo. Ecco, magari trascriversi questa espressione queste parole, scrivere delle frasi, il lavoro che un pochino chiunque voglia approfondire le lingue dovrebbe fare.
Simona: esattamente sono d’accordo, prendere appunti, questo lo dico sempre anch’io, mentre ascolti anche prendere appunti sulle note del telefono, per esempio, cioè magari non hai un libricino lì per lì, stai tornando dal lavoro, non puoi, c’è il cellulare perché il cellulare adesso ce l’abbiamo tutti penso, prendi le note e prendi qualche appunto, cioè comunque far passare appunto il nuovo contenuto da qui attraverso la mano alla scrittura che comunque è una cosa che serve e aiuta la memorizzazione.
Caterina: o attraverso la mano alla scrittura che sia, vabbè con la penna funziona di più, ma comunque va bene anche sulle note eccetera, o anche se uno vuole fare delle prove, sente delle frasi, delle nuove parole, anche registrarsi con una nota vocale, provare a registrare mentre dice quella, provare a registrarsi mentre pronuncia quella frase, quella parola e poi magari riascoltarsi più tardi, non lo so una serie di diciamo modalità che offrono i cellulari, che offre, che offrono i social network per riuscire diciamo a costruire piano piano, mattoncino su mattoncino, la propria competenza linguistica.
Simona: esatto, esattamente o quando per esempio io pubblico qualche video di cultura no, qualche piccolo reel di cultura, io dico sempre anche quando vedete, quando guardate il reel fate un piccolo riassunto di quello che ho detto, cioè prendete il reel, guardatelo, capite bene cosa sto dicendo, poi andate nelle note del cellulare o di nuovo sul quadernino, fate un piccolo riassunto che non deve essere un riassunto infinito di 450 parole, ma possono anche essere tre frasi, perché alla fine il reel dura un minuto no, quando dura un minuto, quindi cosa vorrai dire su un minuto di video, ma anche due tre frasi dove parli brevemente del contenuto è tanto, cioè tu stai facendo tanto, e di nuovo come supporto, questo è come un supporto ad un percorso di apprendimento più formale, quindi fatto con un libro, con un insegnante, in un corso, ma fatto quotidianamente, ecco secondo me dal momento che Instagram è proprio come abbiamo detto il social network della quotidianità perché alla fine è un diario Instagram per le persone che lo utilizzano, la gente quando fa le storie, quando pubblica i post racconta essenzialmente la sua vita con tematiche diverse, con sfumature diverse, ma principalmente si presta come diario, allora dal momento che è questa la sua funzione, per l’apprendimento linguistico anche deve avere proprio quella natura di diario e per lo studente deve essere un modo per quotidianamente, soprattutto se lo studente vive all’estero magari, quotidianamente, ogni giorno fare queste piccole attività che abbiamo detto che portano via pochissimo tempo, ma piccole attività che poi a lungo andare fanno vedere i loro risultati, fanno vedere i benefici che hanno avuto, quotidianità, ecco questa è la parola chiave secondo me su Instagram, non pensi?
Caterina: assolutamente, assolutamente, si può tra l’altro fare degli screenshot, se magari c’è una storia una parola che uno vede da un profilo e che vuole rivedere, salvarlo in una cartella chiamandola non lo so lingua italiana, studio dell’italiano, non lo so, e ogni tanto andare ad attingere da questa cartella, andare a ripassare a riguardare le cose che sono state messe di fretta dentro questa cartella perché magari uno è preso dai suoi impegni quotidiani, nel momento in cui però si dedica allo studio andare a riprendere anche appunto quei contenuti che li hanno, l’hanno colpito e che uno vuole approfondire, magari anche con l’aiuto di un vocabolario, di un libro, eccetera, assolutamente, sì è questo, Instagram offre, diciamo io lo l’ho chiamato il social network dalle mille possibilità perché veramente Instagram offre tantissime possibilità per l’apprendimento, cioè non parlo di Instagram per mostrare la propria vita e basta fino a se stesso, proprio per la didattica, per la didattica e l’apprendimento, perché le offre sia gli insegnanti sia agli apprendenti, quindi è, è fantastico. Poi adesso che col tempo Instagram si sta trasformando sempre più in piattaforma vídeo, tanto te ne sarai resa conto, quindi è ancora di più, prima erano, c’erano anche post con contenuti eccetera, adesso, siccome sta diventando una piattaforma video, gli insegnanti di lingue proporranno sempre più contenuti video e quindi sempre più interattivi, non solo il post in cui si trova l’input scritto e basta, cioè molto più interattivi e per questo gli studenti avranno ancora più benefici, le persone che si diciamo si avvicinano ad Instagram per imparare una lingua.
Simona: esatto, e tu infatti nella tua tesi di laurea mi dicesti hai parlato dei bisogni giusto, di quali, hai fatto una ricerca su quali erano i bisogni degli studenti che utilizzavano i social network, Questa era principalmente, cioè cosa si aspettavano, brevemente cosa potresti dire? Cosa cercavano? Così vediamo se magari chi ci ascolta si riconosce in tutto questo così.
Caterina: allora ehm, allora innanzitutto cercavano come abbiamo detto ciò che si fa fatica a trovare sui libri, quindi contenuti che riguardano anche gli usi e i costumi degli italiani, e soprattutto le espressioni idiomatiche, tra le varie scelte che avevo messo in questo questionario le frasi idiomatiche erano al primo posto, quindi le frasi idiomatiche tantissime persone volevano approfondire il significato di frasi idiomatiche, la pronuncia, per quello prima ti ho detto la pronuncia, le frasi idiomatiche, gli usi e i costumi degli italiani, poi un’altra cosa fondamentale era che tra i vari format il preferito era il video, e io la tesi l’ho fatta l’anno scorso, il questionario due anni fa e ancora Instagram non era, non si era trasformato in piattaforma quasi esclusivamente video, e però già gli studenti, gli apprendenti sostenevano che il video era il format migliore per proporre contenuti didattici per loro, e assolutamente, perché all’inizio gli insegnanti si mostravano pochissimo su, su Instagram, io da sempre, mi sono sempre mostrata su, mostrata su Instagram nelle storie, ho messo molto la mia immagine davanti allo schermo perché per me è fondamentale che ci sia una persona dietro a un profilo se no, e anche gli studenti hanno confermato questo nel mio questionario che la presenza dell’insegnante, vedere l’insegnante, vedere il creatore del profilo, il creatore dei contenuti che si mostra è assolutamente, cioè cambia l’approccio, il loro anche approccio al social network e al profilo in questione, perché se no rimane anonimo, mentre il rapporto che si crea tra un insegnante e un apprendente è fondamentale per l’apprendimento, nel suo piccolo è possibile riprodurlo anche su Instagram perché è un viso è diverso da un post scritto, cioè un viso comunica, comunica, può dare fiducia e può fare cose che un profilo dove non si vede la presenza dell’insegnante diciamo fa fatica a comunicare, fa fatica a creare questo rapporto.
Simona: diventa meno autentico anche, perché con l’insegnante la lingua prende davvero vita, soprattutto se poi l’insegnante mostra parti della sua vita, no, quindi una parte della sua vita da parlante madrelingua di quella lingua e quindi la lingua prende vita nella vita dell’insegnante ed è quello poi che insomma agli studenti piace come hai confermato.
Caterina: assolutamente, sì, sì, sì.
Simona: va bene, Caterina, io ho finito con le mie domande, quindi il piccolo riassunto che facciamo è che Instagram è un social network molto potente per l’apprendimento linguistico, adesso chi ci ha ascoltate avrà capito i perché teorici di tutto questo e magari speriamo, ci auguriamo che chi ci ha ascoltate lo utilizzerà seguendo i nostri consigli proprio per trasformare un apprendimento che magari può essere occasionale e informale in qualcosa di più duraturo.
caterina: o casuale.
Simona: o causale esattamente, in qualcosa di più duraturo, ma importante ogni giorno, quindi Instagram social network della quotidianità, diario di bordo della vita di noi esseri umani del XXI secolo, quotidianità anche nell’apprendimento linguistico grazie a Instagram.
Simona: bene, Caterina ti ringrazio tanto di nuovo per aver partecipato a questa chiacchierata e ti auguro una buona giornata, grazie mille, ciao!
Caterina: grazie, grazie mille, altrettanto, ciao Simona, ciao.
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