Lingua italiana insieme
La felicità è una scelta: riassunto e commento del TedTalk di Sara Melotti
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Ascolto utile per la simulazione della prova scritta e orale della certificazione CILS!
In questo episodio di livello INTERMEDIO riassumo il contenuto di un TED talk di Sara Melotti ed esprimo il mio punto di vista sull’argomento dell’articolo.
Con questo audio potrai fare pratica di:
Stai ascoltando un podcast di italiano per stranieri, prodotto da LerniLango, un’infrastruttura online per l’apprendimento della lingua italiana. Per saperne di più e per leggere la trascrizione di questo episodio visita lernilango.com.
Per adesso buon ascolto dell’episodio La felicità è una scelta: riassunto e commento del TED talk di Sara Melotti.
Ciao e bentornato o bentornata negli episodi del podcast di LerniLango.
Oggi sono molto felice di ri-presentarti una nuova serie di podcast intitolata riassumi ed esprimi il tuo punto di vista.
Riassumere il contenuto di qualcosa (e quindi raccontare qualcosa) ed esprimere il proprio punto di vista su un contenuto sono due delle funzioni principali della lingua (anzi, direi che sono proprio le DUE funzioni principali).
Conosci la certificazione linguistica CILS? Per la prova scritta e orale di questa certificazione si valuta esattamente la capacità dello studente di riassumere (o raccontare) ed esprimere il suo punto di vista.
Più complesso è il contenuto da riassumere più alto sarà il livello linguistico dello studente, più elaborata è la capacità di esprimere il punto di vista più alto sarà il livello linguistico dello studente.
Con questa serie di podcast io voglio aiutarti a sviluppare la tua capacità di riassumere ed esprimere il tuo punto di vista.
Mentre ascolti questo episodio osserva come organizzo e strutturo il riassunto e il mio punto di vista, osserva le formule di apertura che utilizzo, i connettivi, le strutture grammaticali.
Oggi riassumerò un TED talk di Sara Melotti intitolato La felicità è una scelta e poi esprimerò il mio punto di vista a riguardo.
Quindi, prendi carta e penna e preparati a prendere appunti durante l’ascolto!
Prima di partire ti do un’altra piccola ma importante informazione: sul nostro sito, lernilango.com, troverai sotto l’audio di questo episodio degli esercizi di comprensione orale sui contenuti di questo episodio, esercizi simili a quelli della certificazione linguistica CILS.
Quindi, vai sul nostro sito se vuoi testare la tua capacità di comprensione orale.
Adesso, partiamo con l’episodio.
Sara Melotti, scrittrice, fotografa, documentarista, viaggiatrice, raccontatrice di storie, affronta, nel suo TED talk, il tema della ricerca della felicità.
Che cos’è la felicità? Cosa ci rende davvero felici?
In un periodo particolarmente difficile della sua vita, durante il quale non sentiva che vuoto attorno a sé, vuoto che la paralizzava, in questo periodo di grande sofferenza la parola felicità la faceva infuriare. Un giorno un suo amico le disse una frase che avrebbe cambiato il corso della sua vita: la felicità è una scelta.
Nella società occidentale, continua Sara, si fa un enorme abuso della parola felicità, così tanto che sembra semplice essere felici: ma non lo è.
Innanzitutto la felicità è soggettiva, per me significa una cosa, per te un’altra, infatti, dice Sara, non possiamo googlare come essere felici ed aspettarci una risposta oggettiva. Inoltre la società in cui viviamo ci propina una particolare idea di felicità basata su denaro, successo, status, numero di followers.
Altro problema, oggi, è quello dei social network che ci danno un’idea un po’ distorta della realtà, facendoci credere, erroneamente, che tutti siano felici e che tutti conducano una vita meravigliosa.
Durante i suoi viaggi in Africa e in Asia per progetti umanitari Sara ha raccolto risposte diversissime alla domanda cosa ti rende felice?, realizzando come ciò che rende felice una persona in questi paesi da noi occidentali viene dato per scontato: per una ragazza masai poter studiare la rende felice, per una donna in Tanzania poter indossare abiti puliti la mattina.
Ascoltando le storie della gente che vive in questi luoghi lontanissimi dalla nostra realtà, come i campi profughi, Sara ha messo in prospettiva la sua vita.
Tutti soffriamo, tutti abbiamo dei problemi da affrontare ma, in questa parte del mondo più fortunata, tutti abbiamo una scelta.
Secondo lei uno dei principali motivi di infelicità nella nostra vita è l’assenza di significato in ciò che facciamo, assenza che secondo lei può essere colmata facendoci due semplici domande: chi sono? Che cosa ci faccio qui?
Altri motivi di infelicità sono, secondo Sara, la mania di controllo, il condizionamento e la paura. Non possiamo controllare tutto, non dobbiamo farci condizionare dagli altri, va bene avere paura ma l’importante è fare comunque le cose.
Elencati i motivi principali dell’infelicità, Sara si avvia alla conclusione dicendo che la felicità è uno stato transitorio, non si può essere felici sempre, ma lo si può essere.
Concordo pienamente con Sara, con le sue idee sulla felicità alle quali vorrei aggiungere ulteriori considerazioni personali.
In primo luogo vorrei parlare della felicità delle piccole cose: si pensa spesso erroneamente che solo le grandi cose possano renderci felici, le cose estreme, spettacolari, grandiose. Io non credo che sia così, o meglio, sono certamente convinta che le cose grandi ci possano dare felicità ma che questo non possa avvenire ogni giorno.
Io credo invece che la felicità si possa sperimentare con maggiore frequenza nella vita quotidiana, nelle piccole cose. La felicità che ho provato durante il mio viaggio in Africa è stata certamente diversa da quella che provo quando cucino, faccio la spesa, il bucato (attività che mi danno una grande gioia): sono felicità di natura diversa ma comunque sono felicità. Dicendo ciò non voglio dire che esiste una felicità di serie A ed una di serie B, ma che, semplicemente, esistono tipi diversi di felicità e tutti questi tipi, proprio come dice Sara, si possono raggiungere, si possono ottenere.
In secondo luogo, approfondisco un concetto riportato da Sara, e cioè quello della felicità del percorso, dell’attraversamento. Quando otterrò questo sarò felice, quando raggiungerò il mio obiettivo sarò felice: quante volte abbiamo pronunciato queste frasi? Quante volte guardando solo la destinazione ci siamo dimenticati del percorso? Questa è per me una delle cause principali di infelicità, ridurre la vita ad obiettivi da raggiungere può secondo me rendere molto infelici.
In terzo ed ultimo luogo credo che un altro grande motivo di infelicità sia il confronto con le vite degli altri: non esistono due vite identiche, non esistono due persone identiche e dunque due felicità identiche. Paragonarsi agli altri non porta mai nulla di buono: io sono io e non sono un’altra persona.
Tuttavia, tutti i punti che ho appena elencato convergono verso un unico grande ingrediente: la volontà. Niente di ciò che ho detto sinora si realizzerebbe senza volontà. La stessa Sara utilizza la parola SCELTA vicino alla parola felicità, ed una scelta parte sempre dalla nostra volontà.
Finito. Ti consiglio di fare questo esercizio: osserva la struttura che ho usato in questo testo ed usala per esprimere il tuo punto di vista sullo stesso argomento. Usa la mia struttura ma con le tue parole.
Facciamo inoltre un altro piccolo esercizio: se stai ascoltando questo podcast su Youtube scrivi nei commenti sotto al video 3 punti (come ho fatto io nelle righe precedenti) che riassumano la tua idea di felicità. Quando scrivi i tre punti utilizza i tre indicatori che anche io ho utilizzato, e cioè: in primo luogo, in secondo luogo, in terzo ed ultimo luogo.
Buon lavoro!
Ti auguro una splendida giornata.
Alla prossima!
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