Il soggetto e l’oggetto nella lingua italiana

In questa prima lezione di grammatica avanzata vi parlo del soggetto e dell’oggetto, due elementi molto importanti per usare al meglio alcune strutture delle lingua italiana.

Trascrizione

Ciao a tutti e a tutte benvenuti e benvenute alla prima lezione di grammatica avanzata. In questa lezione parleremo di soggetto e oggetto, due argomenti secondo me molto importanti per poter studiare al meglio e usare al meglio la lingua italiana. Vedremo alla fine perchĂŠ questi due elementi sono importanti. PerchĂŠ ci servono e dunque, nello specifico, nella lezione di oggi vedremo: -che cosa è il soggetto, -cosa può essere un soggetto in italiano, – cos’è l’oggetto; -cosa può essere un oggetto in italiano. Ed, infine, perchĂŠ è importante conoscere e riconoscere il soggetto e l’oggetto. Incominciamo dal primo punto e vediamo che cosa è il soggetto. Il soggetto è quell’elemento nella frase che compie l’azione, cioè che fa l’azione. Per azione intendo, si intende, il verbo della frase. Dunque, all’interno di questa frase che vedete: Valentina esce da casa. Valentina è il soggetto, esce è il verbo. Dunque, Valentina compie l’azione, fa l’azione di uscire da casa. Dunque, come potete vedere all’interno di questo esempio il soggetto concorda con il verbo, cioè si conforma al verbo e questo significa che se il nostro soggetto è singolare, il verbo sarĂ  singolare; se il nostro soggetto e plurale il verbo sarĂ  plurale. Quindi, vedete in questi due esempi il soggetto è prima persona singolare il verbo si conforma, si concorda alla prima persona singolare e lo stesso possiamo dire della seconda.

Andiamo avanti e vediamo adesso che cosa può essere un soggetto nella lingua italiana, perché immagino che vi verrebbe di pensare che un soggetto può essere un nome o un pronome, certamente. Ma, in realtà non soltanto perché in italiano vari elementi possono essere soggetto della frase. E adesso, ve li faccio vedere: ovviamente il nome può essere soggetto come all’interno di questa frase, vedete: Laura canta. Laura è un nome. Laura può essere soggetto del verbo. Un pronome, come abbiamo già detto, quindi: Lei canta. Non dico Laura ma uso il pronome per sostituire Laura. Pronome che diventa soggetto del verbo. Un aggettivo può essere anche un soggetto. Venete questa frase: “Il bello piace”. Bello normalmente è un aggettivo, ma all’interno di questa frase, lo sto usando come un soggetto. Anche un verbo può essere un soggetto in italiano. Vedete questa frase: “Mangiare è bello”. “Dormire è bello”. “Volare fa paura”. In queste frasi, i soggetti sono dei verbi e non dei nomi. Un soggetto può essere anche una frase. Quindi non soltanto un verbo, come: mangiare, nell’esempio precedente. Ma anche un’intera frase. Perché in questo caso: Andare al mare mi piace. Non soltanto andare, ma l’intera frase. Cioè l’azione di andare al mare mi piace e dunque è soggetto del verbo.

Un avverbio può essere soggetto del verbo, come in questa frase qui: Meglio è diverso da bene. Vedete.

Inoltre, anche una congiunzione può essere soggetto del verbo. Vedete questa frase: “Il perché delle tue azioni sfugge a tutti”. “Perché” è il nostro soggetto ed è una congiunzione. O ancora, un articolo può essere soggetto del verbo, può essere soggetto all’interno di una frase. O una preposizione. Tra e fra sono sinonimi. Ed infine una interiezione. Guardate questa frase: Un “uuuh” di disprezzo rompe il silenzio. Come soggetto del verbo rompere ho utilizzato l’interazione “uuuh”.

C’è però da sottolineare una cosa in questo caso. Perché quando è un avverbio o un articolo o una preposizione ad essere soggetto della frase nella maggior parte dei casi, creiamo frasi per parlare di avverbi, articoli e preposizioni. A parte frasi in cui parlo delle proposizioni tra e fra, dell’articolo lo e dell’avverbio meglio, mi risulta estremamente difficile pensare ad una frase dove tra è soggetto di un verbo o io è soggetto di un verbo, come “io va al mare” o “tra va in montagna”, “tra ruota nell’oceano”. È estremamente difficile creare frasi simili. Quindi, come dire, usiamo in questi casi avverbi, articoli e preposizioni come soggetti, ma in frasi che parlano di avverbi, articoli e preposizioni.

Andiamo avanti e vediamo adesso che cos’è l’oggetto. Innanzitutto l’oggetto è quell’elemento nella frase che riceve l’azione, che subisce l’azione.

Il verbo subire, anche se ha una forma attiva, ha però un significato passivo. Perché quando subiamo un azione non siamo attivi, cioè non siamo noi a fare questa azione, ma la riceviamo in modo passivo. Pensate ad esempio alla frase, che penso esista in varie lingue, essere trattati come un oggetto. Cioè potete vedere che in questa frase c’è questo elemento di passività, dove l’oggetto appunto non è l’elemento che compie l’azione, non è l’elemento che fa l’azione, ma è appunto quell’elemento che è fermo, immobile e semplicemente riceve in modo passivo gli effetti di un’azione. Partiamo da questa frase, ad esempio, no: “Valentina canta una canzone”. Valentina è il nostro soggetto perché Valentina fa l’azione di cantare in modo attivo. Una canzone invece è diciamo l’elemento cantato, ok? Quindi la canzone è ferma lì e riceve passivamente gli effetti dell’azione che Valentina compie di cantare questa canzone.

L’oggetto a differenza del soggetto non concorda con il verbo, non si conforma al verbo, come vedete in questi esempi: “io canto due canzoni”, “voi cantate una canzone”. Dunque, anche se il verbo è singolare, posso avere un oggetto plurale e se il verbo è plurale posso comunque avere un oggetto singolare. Quindi, a differenza del soggetto, l’oggetto è indipendente, non concorda con il verbo. Per poter riconoscere l’oggetto all’interno di una frase vi suggerisco di farvi sempre la domanda “chi?”, “che cosa?”, perché l’oggetto risponde esattamente a questa domanda. Immaginiamo infatti che avete davanti una frase come: “io incontro Marco”, “io mangio due mele”. Partite sempre dal verbo: incontrare e mangiare. Posso incontrare qualcuno? Sì, allora marco è il nostro oggetto. Passiamo a mangiare. Posso mangiare qualcosa? Sì, posso mangiare due mele. Quindi in questo caso nella nostra frase due mele è il nostro oggetto. Quindi fate sempre così per poter riconoscere l’oggetto all’interno della frase. Partite dal verbo e vedete se il verbo risponde a queste domande “chi?”, “che cosa?”.

Una cosa fondamentale da dire e questa è una differenza dell’italiano rispetto ad altre lingue come ad esempio lo spagnolo: l’oggetto in italiano non è mai, mai preceduto da una preposizione, ok? Quindi ogni volta che voi vedete un nome o comunque un elemento preceduto da una preposizione, cioè di, a, da, in, con, su, per, tra, fra, in quel caso sapete che non siete davanti ad un oggetto, ok? Perché l’oggetto è indipendente dalle preposizioni, è libero. Perché l’oggetto non è preceduto da preposizioni in italiano.

Andiamo avanti e vediamo adesso che cosa può essere un oggetto nella lingua italiana ed è piÚ o meno quello che abbiamo già visto per il soggetto.

Un nome può essere un oggetto: “io incontro Laura”, “io mangio una mela”. Laura e mela sono i nostri oggetti, due nomi. Un pronome può essere l’oggetto: “io incontro lei”, “io la incontro”. Vedete: due pronomi, oggetto. Un aggettivo può essere un oggetto: “io non considero il bello molto importante”. O ancora un verbo: “io amo mangiare”. O ancora una frase: “io amo andare al mare”. O ancora un avverbio: “io preferisco meglio a bene”. Ma anche in questo caso solo in frasi in cui parlo degli avverbi. Quindi non frasi in cui effettivamente gli avverbi subiscono un azione come cantare o mangiare eccetera. Andiamo avanti. Anche una congiunzione può essere un oggetto: “potresti spiegarmi il perché delle tue azioni”. Vedete: in questo caso “perché” è il nostro oggetto anche se è una congiunzione e non un nome. O ancora un articolo può essere un oggetto: “non conosco lo, conosco solo il”, ma anche in questo caso creo una frase per parlare degli articoli, non una frase in cui gli articoli subiscono altri tipi di azione. O ancora le preposizioni possono essere degli oggetti: “non so usare tra e fra”. Vedete. Ed infine un’interiezione: “non puoi sospirare ‘aah’ ogni volta che non sei d’accordo con qualcosa. Vedete: ho usato un interiezione come oggetto.

Dunque ultimo punto: perché è importante conoscerli e riconoscerli? Perché ci serve conoscere e riconoscere l’oggetto e il soggetto all’interno delle frasi in italiano? È importante innanzitutto per formare il passato prossimo. Perché quei verbi che possono avere l’oggetto vogliono l’ausiliare avere. Invece quei verbi che non possono avere l’oggetto vogliono l’ausiliare essere. “Cantare” ha l’oggetto quindi possiamo usare l’ausiliare avere. “Uscire” non ha l’oggetto quindi usiamo l’ausiliare essere. O ancora per usare bene i pronomi. Quindi per sostituire nel modo giusto i nomi o altri elementi con i pronomi. Capire se dobbiamo usare i pronomi soggetto o se dobbiamo usare i pronomi oggetto. O ancora è molto importante per capire meglio le forme impersonali, quindi quelle forme dei verbi che non hanno il soggetto. Parlerò di questo in un’altra lezione. È importante per capire i vari usi del si: si riflessivo, si impersonale e si passivante. O ancora è importante per capire meglio la forma riflessiva e quindi per capire con quali verbi posso fare la forma riflessiva e con quali invece non posso creare la forma riflessiva. È importante inoltre per capire e usare bene i pronomi relativi, pronomi soggetto e pronomi oggetto. È importante infine per saper creare e usare bene la forma passiva.

Ovviamente questi sono solo alcuni casi per cui è importante conoscere e riconoscere soggetto e oggetto. Ce ne sono tanti altri ovviamente. Qui ho semplicemente riportato i principali. Gli altri casi riguardano altri argomenti legati alla grammatica avanzata che comunque affronteremo nelle prossime lezioni.

Dunque siamo arrivati alla fine di questa prima lezione di grammatica avanzata. Vi ringrazio di essere arrivati e di essere arrivate fino alla fine. Grazie per l’ascolto e ci sentiamo alla prossima!

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