Nomi regolari e particolari della lingua italiana

In questo video vi spiego come formare i nomi regolari e particolari della lingua italiana.

Trascrizione

*errore di scrittura al minuto 5:37, forma corretta => -chi e -ghi se prima c’è una consonante; -ci e -gi se prima c’è una vocale.

Ciao a tutti e a tutte benvenuti e benvenute alla lezione di oggi sui nomi della lingua italiana, nello specifico nella lezione di oggi vedremo 4 punti: 1. che cosa è un nome, 2. quali caratteristiche ha un nome in italiano, 3. i nomi regolari della lingua italiana e 4. i nomi particolari della lingua italiana.

Incominciamo dal primo punto e vediamo che cosa è un nome in generale che cosa indica.

I nomi innanzitutto sono le parole più numerose del vocabolario italiano ed infatti rappresentano circa il 60 per cento dell’intero vocabolario italiano. In generale i nomi indicano possono indicare oggetti nel mondo esterno inanimati come casa ad esempio, oggetti nel mondo esterno animati come cane o come uomo donna ragazzo ragazza, cose astratte come amore ed infine azioni come schiaffo.

Per quanto riguarda invece le caratteristiche di un nome italiano, un nome italiano può essere comune o proprio, singolare o plurale, maschile o femminile: maestro maschile, maestra femminile. Adesso vediamo invece il gruppo dei nomi regolari della lingua italiana: ci sono tre gruppi di nomi regolari, nel primo abbiamo solo nomi maschili, nel secondo solo nomi femminili, nel terzo nomi maschili e nomi femminili

Ecco le caratteristiche dei nomi dei tre gruppi regolari: nel primo gruppo con nomi maschili come vedete la forma singolare è in -o, quaderno, bambino, la forma plurale in -i, quaderni, bambini; nel secondo gruppo solo nomi femminili la forma singolare è in -a ragazza, penna, la forma plurale in -e ragazze, penne; nel terzo gruppo maschili e femminili come vedete la forma singolare è in -e cane, chiave, la forma plurale in -i chiavi, cani sempre non importa se maschile o femminile la forma è sempre in -i al plurale in -e al singolare.

Per quanto riguarda invece i nomi particolari della lingua italiana ci sono quattro gruppi di nomi particolari: il primo è il gruppo in -a,

il secondo il gruppo in -o, il terzo quello dei nomi invariabili cioè che non cambiano e il quarto quello dei nomi con il plurale irregolare cioè con la forma plurale diversa da quella del singolare. Partiamo dal gruppo in -a dove abbiamo nomi maschili e nomi femminili: il primo caso è quello dei nomi maschili con singolare in -a e plurale in -i ad esempio problema problemi; il secondo caso è quello dei nomi maschili e femminili con singolare in -ista e plurale in -isti per il maschile e -iste per il femminile; il terzo caso è quello dei nomi femminili con singolare in -cia o -gia e il plurale in -cie o -gie se prima c’è una vocale vedete camicia prima di -cia c’è una -i, o plurale in -ce o -ge se prima c’è una consonante arancia arance vedete prima di -cia c’è una -n. Ovviamente in questo gruppo ci sono delle eccezioni che sono le parole farmacia, bugia, allergia che diventano farmacie, bugie, allergie. L’ultimo caso è quello dei nomi maschili e femminili con singolare in -ca o -ca e plurale in -chi o -ghi per il maschile -che o -ghe per il femminile. Adesso vediamo il gruppo dei nomi in -o, in questo gruppo abbiamo solo nomi maschili:

primo caso i nomi maschili con singolare in -co e -go e formati da due sillabe hanno il plurale in -chi e -ghi luogo luoghi. Per contare le sillabe conta le vocali nella parola, due vocali uguale due sillabe, nella parola sindaco abbiamo tre sillabe perché ci sono tre vocali. Attenzione a queste coppie di vocali perché formano una sola vocale se sono insieme nella parola. Secondo caso i nomi maschili con singolare in -co e -go e formati da più di due sillabe anno il plurale in -chi e -ghi se prima c’è una vocale, in -ci e -gi se prima c’è una consonante con eccezioni; terzo caso singolare in -logo, plurale in -gi per persone, -ghi per cose.

Il quarto caso è quello dei nomi maschili con singolare in -io e plurale in -i se l’accento non è sulla -i vedete occhio l’accento è sulla -o non è sulla -i di -io quindi il plurale sarà occhi, nel secondo caso il plurale è in -ii perché l’accento è sulla -i. Passiamo ora ai nomi invariabili: in questo gruppo ci sono nomi maschili e femminili e soprattutto questi nomi hanno la stessa forma per singolare e plurale, nello specifico non cambiano forma: 1. i nomi in -à, -è, -ù, 2. alcuni nomi in -o, 3. molti nomi in -ie, 4. i nomi di origine straniera, 5. molti nomi in -i come tesi metropoli.

Vediamo infine i nomi con plurale irregolare cioè i nomi che hanno una forma diversa per il singolare e per il plurale: uovo, uova, lenzuolo, lenzuola, mano, mani, uomo, uomini, braccio, braccia.

Arriviamo dunque alla conclusione con una domanda: come capire se un nome e maschile o femminile? Regolare o particolare? Non esiste una regola ma esiste uno strumento cioè il vocabolario, vi consiglio il treccani.it un vocabolario gratuito dove potete cercare la parola e vedere come nell’esempio se è maschile o femminile. Vedete questa f. femminile, ed infine potete anche vedere pl. plurale la forma del plurale.

Siamo arrivati alla fine dunque grazie per aver ascoltato questa lezione a presto.

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