Recitare per le sedie vuote: significato in italiano

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LERNILANGO

In questa lezione ti spiegherò il significato dell’espressione AVERE LE MANI BUCATE.

Trascrizione

Buongiorno e bentornato e bentornata nelle nostre lezioncine della newsletter. Anche questa settimana avrei voluto portati in giro per Bari con me per farti conoscere alcuni aspetti della vita quotidiana di Bari ma anche per farti conoscere più da vicino alcuni aspetti culturali dell’Italia, alcuni aspetti culturali italiani, avrei veramente voluto, avevo in mente un bel progettino per questa settimana che non ti dico perché se il signor caldo me lo permetterà metterò in pratica questo progettino per la prossima settimana, quindi avevo questo bel progetto ma fa troppo caldo, io non ce la faccio, veramente il caldo quest’anno è anomalo, non, non è un caldo normale, Bari è sempre stata una città molto calda in estate ma il caldo di quest’anno non è un caldo normale decisamente no, quindi per evitare di collassare per strada perché devi sapere che io soffro di pressione molto bassa quindi se fa troppo caldo rischio di avere giramenti di testa e collassare, quindi per evitare questo oggi ho deciso di non uscire da casa e quindi purtroppo non riuscirò a farti vedere il progettino che avevo pensato per questa settimana

Starai pensando, lo so, perché non uscire di sera? Peggio signori miei, peggio, anche la sera, soprattutto vicino al mare no, no, non è possibile camminare, decisamente no, quindi questa settimana niente contenutino culturale, ma comunque nella newsletter, nel testo della newsletter ti ho consigliato dei contenuti per conoscere un personaggio della cultura e della storia italiana, un personaggio molto interessante. Era da tanto ormai che non dedicavo un episodio della newsletter a un personaggio o una personaggia italiana, e quindi ho detto questa settimana “va bene, vediamo un po’ chi posso scegliere, scegliamo un personaggio”, che poi, apriamo una piccola parentesi, qual è il punto di farti conoscere un personaggio italiano che può essere uno scrittore, una scrittrice, un attore, un’attrice, qualsiasi figura professionale e artistica, qual è il punto di queste newsletter? Il punto è che nell’opera di questi personaggi, nella vita di questi personaggi tu puoi vedere riflessa la storia, la cultura e la mentalità italiana ovviamente. Quindi questi miei consigli, ti consiglio di approfondire la conoscenza di questi personaggi, questo consiglio non è fine a se stesso ma ha appunto l’obiettivo di farti conoscere la cultura e la storia italiane nella vita di uno specifico personaggio, perché è appunto nella vita delle persone che la cultura, la storia di un paese si manifesta maggiormente perché altrimenti rimane sempre una conoscenza teorica presente nei libri, quindi invece che prendere un libro di storia e cultura italiana è molto meglio secondo me 1. sentir parlare le persone, 2. conoscere la loro storia di vita, perché nella loro storia di vita oltre ad eventi personali si può vedere riflessa la lingua, la cultura, la storia eccetera eccetera. Quindi, questa settimana dedicata a Vittorio Gassman, padre di un attore italiano molto famoso contemporaneo che sicuramente avrai visto in qualche film, il figlio di Vittorio Gassman e Alessandro Gassman. Ho deciso di dedicare la newsletter di questa settimana a Vittorio Gassman perché appunto il 29 giugno è stato l’anniversario della sua morte, quindi nel testo della newsletter troverai dei contenuti interessanti che ti aiuteranno ad approfondire la conoscenza di questo personaggio, e ripeto come specchio, okay, a specchio, la conoscenza di questo personaggio ti introdurrà, ti aiuterà a comprendere meglio la cultura, la storia, la mentalità italiana.
Vittorio Gassman ha, diciamo, mi ha diciamo fatto compagnia per gli ultimi tre anni del liceo, della scuola superiore, perché la mia professoressa di lingua e letteratura italiana amava Vittorio Gassman e ci faceva ascoltare, perché in Italia al liceo principalmente le ore di letteratura e lingua italiana sono divise in lingua e letteratura italiana e studio di Dante, della Divina Commedia, quindi ci sono delle ore specifiche dedicate allo studio della Divina Commedia, non sono incluse nelle ore di letteratura ma hanno proprio un nome a parte, c’è “letteratura e lingua italiana” e poi “Dante”, si chiama così, una materia, e quindi in queste ore dedicate a Dante, allo studio della Divina Commedia in queste ore la nostra professoressa ci faceva ascoltare i canti della divina commedia letti da Vittorio Gassmann. Devo ammettere che era molto emozionante sentirlo recitare i canti della Divina Commedia, non posso negare questo, però ecco ero un adolescente e se tu ad un adolescente fai ascoltare Vittorio Gassman che recita la Divina Commedia per troppo tempo, insomma, questo adolescente o questa adolescente dopo un po’ si annoia, quindi diciamo che non ero proprio una fan di Vittorio Gassman quando ero al liceo. L’ho però riscoperto più tardi all’università, quando appunto ho iniziato a studiare non perché dovevo avere un buon voto ma ho iniziato a studiare perché mi piaceva studiare, e devo dire che ho rivalutato molto queste letture di Gassman della Divina Commedia, in aggiunta, e mi viene la pelle d’oca ora che ci penso, adoro Gassman come attore teatrale ed infatti la sua interpretazione di Otello, nell’Otello di Shakespeare è stata incredibile, quindi se ti capita di trovare l’Otello di Shakespeare interpretato da Vittorio Gassman guardalo perché quella secondo me è stata una delle sue migliori interpretazioni, mi viene la pelle d’oca se ci ripenso. Anyway, comunque, comunque, comunque, quale, nel testo della newsletter ripeto troverai dei bei contenuti che ti aiuteranno a capire questo personaggio e oggi in questa nostra video-lezioncina della newsletter, cosa ti spiegherò, quale espressione ho scelto per te?
Non ho scelto un’espressione che riguardasse Vittorio Gassmann nello specifico che si riferisse a lui, ma ho scelto un’espressione che riguarda la recitazione, non ho trovato qualcosa che fosse effettivamente inerente alla figura di Gassman ma ho deciso di scegliere un’espressione legata alla recitazione perché appunto Vittorio Gassman era un attore, quindi ho scelto un’espressione che mi piace molto e che utilizzo spesso, e l’espressione legata alla recitazione è: recitare per le sedie vuote (è molto chiara figurativamente questa espressione, recitare per le sedie vuote, cioè recitare di fronte a sedie vuote). Quindi se io sto recitando, sto mettendo in atto una commedia, una tragedia, un’opera teatrale, di fronte a sedie vuote, cioè di fronte a sedie senza persone, cosa sto facendo, sto facendo qualcosa di utile o sto facendo qualcosa di inutile, senza senso? L’intero punto del teatro è, l’intero punto delle opere teatrali è di essere guardate da qualcuno, quindi se non c’è qualcuno che guarda queste opere teatrali, queste opere teatrali sono inutili. Quindi “recitare per le sedie vuote” significa fare qualcosa di inutile o semplicemente non essere ascoltati, quindi se qualcuno, se noi diciamo qualcosa e qualcuno non ci sta ascoltando in quel contesto possiamo dire “sto recitando per le sedie vuote”, cioè “sto parlando e nessuno mi ascolta o comunque sto parlando e questo mio parlare è inutile”. Ti è mai capitato di recitare per le sedie vuote? Esiste un’espressione simile nella tua cultura?

Come sempre nei commenti qui sotto al video fammi sapere, sono molto curiosa, e io ho finito, ti ringrazio per l’ascolto e ci vediamo la prossima settimana, spero che questo caldo mi dia un po’ di tregua, ci dia a tutti un po’ di tregua, così io la prossima settimana posso prendere la mia bicicletta e andare a filmare la cosa che avevo in programma per oggi, dita incrociate, speriamo. Intanto di saluto, ti ringrazio di nuovo per il tuo ascolto, ti auguro una buona settimana e ci sentiamo alla prossima, grazie e ciao!

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