In questa lezione ti spiegherò il significato dell’espressione PARTIRE IN QUARTA.
Ma buongiorno, buongiorno caro studiante e cara studiante, ma che bellissima giornata è oggi, e non soltanto perché il caldo ci sta finalmente dando una tregua. Ci avviamo verso settembre, che è il mese, secondo me, dal punto di vista, più bello dell’anno. Non soltanto è una bellissima giornata perché questo maledetto caldo ci sta dando una tregua, ma è una bellissima giornata perché mancano due giorni, anzi un giorno, oggi mercoledì e domani giovedì, alla mia partenza per la Grecia.
Finalmente anche io quest’anno vado in vacanza. Preferisco fare sempre le vacanze a settembre perché i prezzi sono più bassi e ci sono meno persone, quindi è possibile vedere i luoghi senza avere troppa gente attorno, perché appunto a settembre sono pochissime le persone che viaggiano. Quindi anche io finalmente vado in ferie e vado in vacanza per una settimana. Visiteremo la Grecia, andremo ad Atene, finalmente realizzo questo mio sogno che ho da quando, non so, frequentavo il liceo, da quando al liceo ho iniziato a studiare l’antica Grecia e dunque l’archeologia greca, la letteratura greca, la filosofia greca. Da allora è sempre stato un mio sogno andare ad Atene e vedere l’Acropoli, il Partenone…mamma mia, mi viene la pelle d’oca solo a nominare questi posti! Quindi andremo in Grecia, andremo ad Atene per qualche giorno, 3-4 giorni per fare un po’ di turismo culturale, e poi ci sposteremo verso il nord, verso il golfo di Corinto, per fare due-tre giorni di mare e di trekking, esplorazioni. Prenderemo una piccola barca a remi per andare in mare, insomma saranno dieci giorni di cultura e relax. Sono molto contenta di questo, finalmente anche io in vacanza! Ma non preoccuparti, abbiamo già fatto una pausa di tre settimane con i nostri contenuti, quindi la prossima settimana non ci sarà una pausa. Ho già preparato tutto per la prossima settimana, è tutto pronto: ci saranno dei video su Instagram, dei video su YouTube, ci sarà la newsletter a tema, lo scoprirai la prossima settimana. Quindi non preoccuparti, anche se partirò, ho comunque creato e già caricato sul computer, online, i contenuti per la prossima settimana perché, ripeto, abbiamo già fatto tre settimane di pausa, quindi basta, adesso si continua a studiare l’italiano senza pause.
E dunque, di cosa parlerà secondo te la newsletter di questa settimana? Riesco a sentire le risposte: Grecia, viaggi, partenze… Esatto! Il tema di questa settimana è proprio “partire”. La parola, il verbo “partire”, proprio perché tra un giorno io partirò in vacanza, e quindi tutti i contenuti che ti ho consigliato nella newsletter, la canzone e il film, contengono il verbo “partire”. Il libro, non ho trovato granché per quanto riguarda la lettura, ma ho trovato una bellissima favola di Calvino che avevo dimenticato perché è una delle favole meno raccontate di Calvino, ma una tra le più belle. È una piccola favola di Calvino che contiene non il verbo “partire” ma la parola “viaggiatore”, quindi è connessa in qualche modo al viaggio, alla partenza, eccetera eccetera. Ma l’espressione colloquiale, mi raccomando, lo dico adesso, sì sì sì, sono ripetitiva, lo so, ma è importante. Lo sai che preferisco ripetere le cose invece che magari creare dei dubbi. In queste video-lezioni della newsletter noi vediamo insieme le espressioni colloquiali e informali della lingua italiana, quindi tutte quelle espressioni, quelle parole, quei verbi che utilizziamo nell’italiano parlato, nell’italiano colloquiale. Un italiano che, qui ci tengo a fare una precisazione, non deve necessariamente essere parlato, può essere anche scritto, ma comunque scritto in contesti molto informali, quindi in una chat di WhatsApp, per esempio, in una conversazione scritta con degli amici, con dei familiari o comunque con persone con cui abbiamo confidenza. Tutte queste espressioni che vediamo nella nostra newsletter non vanno bene in contesti formali e più alti della lingua, mi raccomando a questa cosa, tienila sempre a mente.
E dunque, anche oggi vedremo insieme un’espressione colloquiale e informale della lingua italiana, espressione che contiene il verbo “partire”, protagonista della newsletter di questa settimana. L’espressione di questa settimana è “partire in quarta”. Su internet troverai delle idee molto fantasiose sull’origine di questa espressione, ma ti dico fin da subito che ce n’è una sola corretta in merito sempre all’origine di questa espressione. Questa espressione, l’origine di questa espressione, è legata al mondo automobilistico e non ad altri mondi, okay? Molto importante. “Partire in quarta”, di solito, quando guidiamo la macchina, partiamo in prima, giusto? Mettiamo la prima alla macchina, okay? Così, se il cambio, ovviamente, se la macchina ha un cambio manuale, inseriamo la prima, mettiamo la prima e partiamo. Ovviamente si può partire in seconda, in terza, in quarta, ma per partire in seconda, in terza, in quarta o in quinta addirittura, dobbiamo premere di più l’acceleratore e dunque dare più potenza alla macchina, giusto? Io non riuscirei a partire in quarta, per esempio. Forse riuscirei a partire in seconda, ma già in terza spengo la macchina, la macchina si spegne così. Quindi “partire in quarta” è proprio legato a questo concetto di mettere maggiore potenza, questo letteralmente ovviamente, per far partire una macchina in quarta bisogna premere tantissimo sull’acceleratore, bisogna dare più potenza alla macchina per farla partire.
Ora concentriamoci su questa maggiore potenza e vediamo figurativamente che cosa significa questa espressione. “Partire in quarta” significa fare qualcosa con grande energia, con grande entusiasmo. Quindi immaginiamo un contesto: io e una mia amica. Io dico a una mia amica: “Dovremmo andare in Asia il prossimo anno, dovremmo fare un viaggio in Asia.” La mia amica, piena di emozione, piena di felicità , comincia a dire: “Sì sì, okay, vai, prenoto qui, vado qui, vedo questo albergo, okay, ho trovato i biglietti dell’aereo, sì sì sì, c’è questo hotel che fa per noi.” Piena di entusiasmo, io dico: “Okay, amica mia, calmati, non partire in quarta. Prima di organizzare il viaggio dobbiamo vedere se possiamo partire per il lavoro, per esempio, se possiamo prendere dei giorni dal lavoro o altre cose.” Quindi, vedi, io le dico “non partire in quarta”, cioè non essere troppo entusiasta per questa cosa, non mettere troppa energia nel pianificare questo viaggio, perché prima dobbiamo vedere se possiamo effettivamente fare questo viaggio. Quindi, vedi, “partire in quarta” significa proprio approcciarsi a qualcosa con tantissima energia e tantissimo entusiasmo.
Ovviamente può essere utilizzato anche con una sfumatura un po’ negativa, per esempio è di solito utilizzato in italiano per descrivere le persone che si arrabbiano molto facilmente. Ad esempio: “Non dirgli niente di questo problema perché altrimenti parte in quarta.” Vedi, anche questo gesto, il gesto che significa arrabbiarsi, perdere la pazienza. Quindi una persona che parte in quarta è anche una persona che si arrabbia facilmente. Il significato di questa espressione, dunque, è duplice. Da un lato significa avere tanto entusiasmo, tanta energia, mostrare e manifestare tanto entusiasmo, tanta energia per qualcosa (ricorda l’esempio del viaggio), ma dall’altro significa anche perdere facilmente la pazienza. “Partire in quarta” è un’espressione che, ad esempio, mia madre utilizzava molto per me quando ero adolescente, perché quando ero adolescente, molto più di adesso, mi facevo prendere dall’entusiasmo quando volevo fare qualcosa. Quindi, se mi veniva in mente un’idea, subito volevo realizzarla e mettere in pratica questa idea. Dunque dicevo una cosa e subito mi affaccendavo perché questa cosa si realizzasse. Come una volta, mi venne in mente che volevo fare volontariato in Africa. Mi venne questa cosa in mente, questo grande desiderio, allora iniziai, partii in quarta appunto, sono partita in quarta e iniziai con entusiasmo a informarmi, a parlare con persone che l’avevano fatto, a contattare, a scrivere. Mia madre mi vide con tutto questo entusiasmo e fece: “Eccola là , è partita in quarta,” diceva mia madre. E in quel caso inoltre mi disse: “È inutile che stai partendo in quarta, tanto tu in Africa non ci vai perché sei troppo piccola.” Avevo infatti 14 o 15 anni, ero molto piccola. Quindi vedi quest’altro esempio per dirti cosa significa “partire in quarta”. “Partire in quarta” significa proprio questo: manifestare e mettere anche tantissimo entusiasmo, tantissima energia per fare qualcosa.
Bene, spiegazione della lezioncina di oggi finita, dell’espressione colloquiali di oggi finita. Ci vediamo la prossima settimana perché, ripeto, ho già fatto il video della newsletter per la prossima settimana, non preoccuparti. Ma ci vediamo fisicamente… ma fisicamente non possiamo mai vederci, ci rivediamo su Instagram o su YouTube tra due settimane. Grazie per il tuo ascolto e alla prossima!
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