Lingua italiana insieme
In quanto tempo si raggiunge un livello avanzato di lingua italiana
/
RSS Feed
In quanto tempo si raggiunge un livello avanzato di lingua italiana? In questo episodio cercherò di rispondere a questa domanda parlando di “sindrome da film” e di “decomposizione del cibo”.
In quanto tempo si raggiunge un livello avanzato di lingua italiana?
Prima di rispondere a questa domanda nel video di questa settimana vorrei fare un passo indietro e parlare con te di quella che mi piace chiamare “sindrome da film”. Sicuramente su questo argomento sono stati fatti degli studi, delle ricerche, ci sono degli articoli di approfondimento, dei saggi che io non conosco, quindi chiedo scusa se non citerò queste fonti, quanto sto per dire viene da riflessioni personali stimolate da un articolo che ho letto un po’ di tempo fa, non ricordo dove, né ricordo quando, dunque se tu che ascolti farai una ricerca su questo argomento e condividerai con me qualche fonte in più te ne sarò molto grata. Detto ciò, vediamo un po’ che cosa intendo quando parlo di “sindrome da film”.
Sicuramente hai guardato un film in cui c’è un personaggio principale, il protagonista o la protagonista, che deve raggiungere un obiettivo importante, deve fare una maratona, deve vincere lo scontro, il duello della sua vita, deve laurearsi, deve dimostrare qualcosa a qualcuno, sicuramente hai guardato questo film perché è una trama molto comune, quindi in questo tipo di film c’è sempre quella parte che dura circa dai 15 ai 30 minuti in cui il nostro protagonista inizia a lavorare sodo per raggiungere questo obiettivo, di solito questa parte è una parte con musica, non ci sono dialoghi, ma c’è solo il protagonista o la protagonista che si allena, okay, che all’inizio è distrutto e distrutta perché è faticoso, non ce la posso fare, ma poi dopo un po’, dopo tanti allenamenti inizia a aumentare la sua prestazione. Questa parte Insomma con musica e con scene del protagonista o della protagonista che lavora sodo ci vuole mostrare proprio lo sforzo, e quindi il lavoro che c’è dietro che porterà poi il protagonista, ovviamente nei film a lieto fine, a raggiungere il suo obiettivo. L’obiettivo è la maratona? Quindi si fa vedere il protagonista che corre, prima un po’, poi tanto, prima 1 km, poi 10 km, prima è stanco, si scoraggia, non ce la farò mai ma poi riesce e incomincia a diventare più forte, incomincia a diventare più veloce, il film finisce, il protagonista vince la maratona.
Bene, che cos’è dunque la “sindrome da film” e cosa c’entra con i tempi di apprendimento, cioè il tema del video di questa settimana?
Questo tipo di film secondo me può portarci sulla strada sbagliata per quanto riguarda l’apprendimento. Questo tipo di film da un lato ci può far perdere il senso del tempo, e ci può far credere erroneamente che le cose succedano nell’arco di 30 minuti; dall’altro lato invece questo tipo di film secondo me ci può far perdere il senso del processo, perché vedendo lo sforzo del protagonista limitato a scene della durata di massimo 30 minuti possiamo essere portati e portate a pensare che l’apprendimento sia un evento, cioè una cosa che succede nell’arco, in un arco di tempo limitato, quando in realtà l’apprendimento non è un evento ma è un processo.
Quindi, la sindrome da film ci porta ad abbandonare per esempio qualcosa se non vediamo risultati immediati, è passato un mese, com’è possibile che ancora non suono la chitarra? È passato un mese, com’è possibile che ancora non riesco a parlare della Trinità in italiano? La sindrome da film è quella che secondo me ci porta a ricercare la cosa perfetta da fare, l’esercizio perfetto, e quindi perdiamo molto più tempo a trovare l’attività giusta, il metodo giusto, il corso giusto, il percorso giusto piuttosto che sederci alla scrivania e iniziare a lavorare per esempio, perché se non ottengo un risultato nel primo mese c’è qualcosa che non va, devo cambiare, quindi la sindrome da film è legata alla fretta, perché noi guardando un film e vedendo che le cose succedono così in fretta senza accorgercene, perché è qualcosa che agisce all’interno di noi e plasma il nostro approccio alle cose, senza accorgercene pensiamo che le cose si ottengano in poco tempo, perdendo il senso del tempo, perdendo il senso del processo e pensando che tutto sia proprio come un film, ma non è così, il processo di apprendimento più che a un film può essere secondo me paragonato al processo di decomposizione del materiale organico.
Ho già fatto questa metafora in un video che ho pubblicato un po’ di tempo fa intitolato “Come raggiungere un livello avanzato di lingua italiana” che puoi guardare cliccando su questo link che appare in alto. In questo video voglio approfondirlo.
Prima di andare avanti, se questo video ti piace e ti è utile ti invito a lasciare un piccolo like, di venire sul mio canale @linguaitalianainsieme, di iscriverti e attivare la campanella, sono piccoli gesti ma che supportano in modo incredibile il mio lavoro.
Ritorniamo a noi. In Italia facciamo la raccolta differenziata e nelle isole ecologiche c’è sempre questo cassonetto marrone in cui buttiamo il materiale organico, in una bustina apposita mettiamo per esempio le bucce della frutta, della verdura, mettiamo il resto del cibo, i fazzoletti di carta, questo materiale organico poi si trasformerà in compost che viene utilizzato per concimare la terra. Perché dico che l’apprendimento è come la decomposizione di questo materiale organico: all’interno del materiale organico, e dunque di questi resti di cibo, agiscono delle forze invisibili che noi non vediamo, ma delle forze potentissime e invisibili che in un arco di tempo molto lungo, e quindi non in 30 minuti come nelle scene dei film, in un arco di tempo molto lungo decompongono il cibo rendendolo compost per concimare la terra. Questa metafora secondo me è molto migliore per parlare dell’apprendimento perché questa metafora ci restituisce due cose importantissime: ci restituisce il senso del tempo, le cose avvengono in tempi lunghi e non in 30 minuti, ma soprattutto ci restituisce il senso del processo che quando si parla di compost, quando si parla di materiale organico, a me piace rappresentare così, all’interno di questo cibo ci sono queste forze sempre in movimento, secondo me, io le rappresenterei così, che agiscono, lavorano, lavorano, lavorano, e creano, in questo processo senza sosta, creano una trasformazione, una trasformazione che non è prevedibile, una trasformazione che arriva all’improvviso, perché all’improvviso da questi residui di cibo, mentre queste forze agiscono in un processo, all’improvviso nasce un fiore, nasce una pianta.
Detto ciò, dopo aver riflettuto sulla sindrome da film, e dopo aver visto che l’apprendimento assomiglia a questo processo di decomposizione e non ha niente a che vedere con i film, torniamo alla domanda del video di questa settimana e cioè: in quanto tempo si raggiunge un livello avanzato di lingua italiana? Io ho sempre difficoltà a rispondere a questa domanda proprio perché come il processo di decomposizione non ha tempi prevedibili, dipende da tantissimi fattori, ma comunque voglio cercare di rispondere a questa domanda in quattro punti per me fondamentali.
Il primo punto riguarda la relatività, appunto, perché ognuno di noi è diverso, impara in modo diverso, ha una vita diversa dagli altri, priorità diverse, tempo diverso da poter dedicare allo studio, i fattori sono tantissimi, quindi il primo punto riguarda la relatività, in quanto tempo si raggiunge un livello avanzato? Dipende: quanto tempo puoi dedicare all’italiano? Quanto sei disposto o disposta a sforzarti? Hai l’atteggiamento giusto, non hai l’atteggiamento giusto nei confronti dello studio? Dipende, dunque. Tuttavia, e qui passiamo al secondo punto, io credo che le cose, soprattutto per quanto riguarda l’apprendimento di qualcosa, a prescindere se una persona è dotata o non è dotata, se ha un’inclinazione naturale per questa cosa eccetera eccetera, e tutti i vari fattori, le cose, l’apprendimento ha bisogno di tempi lunghi, per questo il mio corso di grammatica avanzata online, anche se adesso si dice che su internet bisogna riassumere, e fare le cose per catturare l’attenzione perché l’attenzione cala, e perché bisogna dire tanto in poco tempo, perché su internet, online la gente impara in modo veloce, benissimo, io però a questo ci credo poco onestamente e il mio corso di grammatica avanzata online io l’ho creato pensando ai tempi lunghi, perché per imparare bene e veramente qualcosa secondo me bisogna passare tanto tempo con questa cosa in modo quanto più costante possibile, non credo nei tempi brevi, ma ripeto questa è una mia idea. Quindi, quanto tempo ci vuole? Dipende, comunque io credo nei tempi lunghi e il mio corso ad esempio l’ho pensato per un lavoro costante di almeno 8-9 mesi, quindi io credo nei tempi lunghi e credo che bisogna passare tanto tempo con la cosa che si sta imparando, ma, passare tanto tempo sì, ma con una una premessa importantissima, e qui passiamo al terzo punto di cui voglio parlare, per poter stare, per poter passare così tanto tempo con qualcosa bisogna avere fiducia nel processo, se si perde questa fiducia è impossibile passare tanto tempo con la cosa che si sta imparando perché devi avere fiducia che facendo gli esercizi, facendo quello che ti dice l’insegnante, lavorando e continuando, lasciando il bisogno di vedere risultati immediati, ad un certo punto arriverà il fiore, nascerà questo fiore, come dico sempre ti ritroverai in una conversazione a usare una certa struttura grammaticale e dirai “Accidenti, l’ho usata senza pensarci”, ma affinché questo avvenga c’è bisogno di fiducia nel processo, nell’insegnante con cui lavori anche, sicuramente, ma principalmente fiducia nel processo. Quindi, in quanto tempo si raggiunge un livello avanzato? Dipende, io credo nei tempi lunghi, ma i tempi lunghi funzionano se c’è fiducia nel processo, ma soprattutto i tempi lunghi funzionano e qui arrivo al quarto punto che non ti dico qui ma ti racconto nella pagina del mio diario di questa settimana.
Per poter leggere la pagina del mio diario devi iscriverti alla mia newsletter, ogni settimana condivido con te una pagina del mio diario di insegnante in cui cerco di riflettere sull’aspetto più psicologico e emotivo dell’apprendimento linguistico. Quindi se vuoi sentire questo quarto punto importantissimo ti aspetto nella mia newsletter.
Detto ciò, io ti ringrazio per il tuo ascolto, ti aspetto nei commenti e ci sentiamo la prossima settimana con un nuovo argomento che ci aiuterà in questo viaggio di apprendimento della lingua italiana.
Puoi aumentare o diminuire la velocità dell’audio:
Puoi cliccare sulle parole (1) per aprire la loro definizione (2):