Le bugie hanno le gambe corte: significato in italiano

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LERNILANGO

In questa lezione ti spiegherò il significato dell’espressione LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE.

Trascrizione

Buongiorno, buonasera e buon pomeriggio, caro studiante e cara studiante, da una nuova location, come si dice in quei programmi televisivi che mi piace guardare tantissimo, tipo MasterChef o 4 Ristoranti, ti parlo oggi da una nuova location, appunto, nuova location che è la casa della mia amichetta del cuore, perché in questo momento non sono a Bari, ma sono in Emilia Romagna. Sono a Imola, nello specifico, dove abita la mia amichetta e questo, lo scorso fine settimana, sono stata a Bologna. Sarò qui per una settimana per fare delle cose di lavoro, ma anche per passare del tempo con queste due mie carissime amiche, cioè le mie amichette del cuore praticamente, con cui ho frequentato la scuola superiore e che hanno deciso entrambe di andare a vivere lontano da me. Non le perdonerò mai per questo, scherzo. Comunque, hanno deciso di andare a vivere lontano dalla Puglia e adesso vivono entrambe una a Bologna e una a Imola. Quindi sono venuta qui per fare queste cose di lavoro e per passare del tempo con loro.

Questo fine settimana, infatti, sono stata a Bologna e avrei voluto tantissimo registrare un vlog della città di Bologna da condividere con te in questo video della newsletter della settimana, ma era da tanto tempo che non vedevo le mie amichette e ho preferito spendere del tempo di qualità con loro piuttosto che mettermi a filmare ogni cosa, cioè quando devo registrare un vlog devo essere da sola e non in compagnia di altre persone perché altrimenti non sono presente nel momento. Quindi, caro studiante e cara studiante, mi perdonerai, ma ho scelto di passare del tempo di qualità con le mie amichette del cuore, ma, non ho fatto il vlog, non c’è il vlog, ma come presto vedrai, voglio condividere con te la foto di quello che ho mangiato questo fine settimana. Sabato sera, infatti, siamo andati a mangiare in questo posto buonissimissimissimissimo, un’osteria bolognese, dove ho mangiato della pasta favolosa, perché come sai, se non lo sai, adesso te lo dico, Bologna è come regione molto popolare, l’Emilia Romagna, scusami, come regione è molto popolare per la pasta fresca. Quindi, per esempio, i tortellini, le tagliatelle, i ravioloni ripieni e un’altra cosa che adesso ti farò vedere. Quindi ogni volta che vengo a Bologna faccio un po’ di scorta di pasta fresca, ne mangio tantissima ogni volta.

Ecco, infatti, adesso io la aprirò sul mio computer. Ah, eccola qua, guarda che belli! Guarda che belli questi piatti di pasta! Ecco infatti la foto dei piatti di pasta che ho mangiato questo fine settimana. Allora, in alto iniziamo da questi ravioloni di pasta fresca all’uovo con ripieno di funghi porcini… no, no, col ripieno di ricotta e spinaci e conditi all’esterno con funghi porcini, carciofi e scorza di limone, una cosa celestiale, davvero buonissimi. Poi in basso troviamo le crespelle, le crepes italiane, con ripieno, come vedi sopra, c’è una spruzzata di prezzemolo e il ripieno dentro di funghi porcini, una cosa meravigliosa. E arriviamo infine a questi bellissimi ravioloni ripieni verdi che vedi sulla destra, sulla mia destra, forse tu li vedi sulla sinistra. Comunque, i ravioloni verdi. Allora, questi ravioloni sono tipici di Bologna e si chiamano balanzoni. Sono sempre fatti di pasta all’uovo, pasta fresca all’uovo agli spinaci, per questo sono verdi, con ripieno di solito di ricotta, spinaci e a volte ci può essere anche la mortadella. Sopra, invece, c’era questa crema di Parmigiano Reggiano. Mamma mia, solo a dirlo mi viene un brivido, crema di Parmigiano Reggiano, buonissima, estremamente buona. Ora, ora, ora, ora, vediamo insieme, che poi non è l’espressione idiomatica che vedremo oggi di questa settimana, ma è un’informazione culturale e parliamo proprio del nome balanzoni.

Che cosa vuol dire balanzoni, che cosa vuol dire Balanzone? Dobbiamo riformulare la domanda, perchĂ© piĂą che dire, piĂą che chiederci “cosa significa Balanzone?”, dobbiamo chiederci “chi era Balanzone?” Balanzone, il dottor Balanzone… Adesso cercherò una foto che poi condividerò con te, giusto per averlo davanti agli occhi. Eccolo qua, il dottor Balanzone è innanzitutto un personaggio della commedia dell’arte, ok? Come Arlecchino, come Pulcinella, come Colombina… boh, non mi ricordo gli altri, comunque è un personaggio della commedia dell’arte. Questi personaggi della commedia dell’arte sono sempre degli stereotipi, diciamo, no, di essere umani, dei personaggi che racchiudono certe caratteristiche anche umane e sono appunto delle macchiette, sono degli stereotipi. Ora, il dottor Balanzone, con la “s” bolognese romagnola, che è così, “sz”, non è “z” come in italiano “balanzone” ma è “balanzone”, ok? Quindi nella pronuncia regionale è così. Il dottor Balanzone, eccolo qui, molto carino, mi fa ridere, è un dottore, un personaggio, rappresenta un personaggio un po’ saccente, no, un personaggio che ha studiato e quindi si considera un gran dottore e che quindi utilizza paroloni, parole altolocate, che unisce un po’ di latino all’italiano ma che in realtĂ  poi tanto intelligente non è, è soltanto un pavone. Diciamo che si pavoneggia di questa sua istruzione ed educazione e, come vedi nell’immagine, è vestito sempre con questo abito nero, questa maschera nera che sembra la maschera di Pulcinella e questo gran cappello. Quindi si veste da gran signore, da gran letterato, si crede, crede di essere chissĂ  chi, ma in realtĂ  non è poi così intelligente questo signor Balanzone. E, tratto molto importante, come puoi vedere, Balanzone ha una grande pancia, quindi è molto grosso. Per questo i nostri ravioli che puoi vedere di nuovo ora nella foto vengono chiamati balanzoni proprio perchĂ© richiamano la pancia di Balanzone, perchĂ© sono ripieni e sono belli cicciotti, belli corposi, pastosi, proprio come la pancia di Balanzone.

Dunque, non ti ho portato e portata in giro con me per Bologna nel vlog, ma ti ho fatto questo piccolo racconto, ti ho raccontato questa piccola storia per entrare anche un po’ di più nella cultura bolognese. Quindi, in qualche modo ti ho portato a Bologna, ma con una bella storia, col racconto di una storia.

Adesso, detto questo, passiamo all’espressione idiomatica di questa settimana. Il tema della newsletter della settimana continua ad essere quello della vita bugiarda degli adulti, okay, i ricordi la scorsa settimana ti ho consigliato il romanzo, la serie tv e delle conferenze fatte da Elena Ferrante, legate appunto a questa nuova serie Netflix che è uscita recentemente, che è appunto la trasposizione cinematografica del romanzo, dell’ultimo romanzo di Elena Ferrante, “La vita bugiarda degli adulti”. Quindi il tema di questa settimana è appunto menzogna, bugia.

I contenuti che ti ho consigliato sono sempre legati ad Elena Ferrante, vedrai, e l’espressione idiomatica di questa settimana è legata alla parola bugia. L’espressione molto carina, molto divertente, è “le bugie hanno le gambe corte”. Che cosa significa “le bugie hanno le gambe corte”? Partiamo innanzitutto dall’analisi di questo elemento “gambe corte”, perché c’è questo pregiudizio, diciamo, che io, in quanto madre di bassotto, posso smentire, esiste questo pregiudizio che chi ha le gambe corte non possa correre veloce rispetto appunto a chi ha le gambe lunghe, le gambe un po’ più lunghe, che è parzialmente vero come cosa, ma, ripeto, da madre di bassotto io posso smentire assolutamente questo stereotipo, perché il mio bassotto, che ha le gambe cortissime, corre velocissima come un leone nella savana. Quindi posso smentire lo stereotipo, ma in qualche modo deve essere vera questa cosa, okay? In modi che non riesco a spiegare.

Dunque, ripetiamo: avere le gambe corte significa non poter andare lontano, non poter correre velocemente e andare lontano. Legato appunto alle bugie, che cosa significa “le bugie hanno le gambe corte”? Dunque, le bugie non possono andare lontano, non possono correre velocemente. Cosa significa questa espressione figurata? Significa che le bugie non vanno lontano, cioè vengono subito scoperte e quindi, prima o poi, quando diciamo una bugia, questa bugia viene a galla.

Ed ecco spiegata, dunque, l’espressione idiomatica di questa settimana.

Come sempre, fammi sapere se esiste un’espressione simile nella tua lingua madre. Ti aspetto nei commenti di questo video. Vai a vedere i contenuti che ho consigliato per te nel testo della newsletter e niente, ci sentiamo la prossima settimana o fra due settimane, forse, con un nuovo argomento e nuove espressioni idiomatiche della lingua italiana. Intanto, se riesco, tornerò a Bologna in questi giorni, magari da sola, cerco di fare un vlog per farti fare un giretto in questa bella città dell’Emilia Romagna. Grazie per l’ascolto e alla prossima!

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